Questa sezione presenta quotidianamente il Vangelo del Giorno accompagnato da una riflessione, insieme all'antifona e al Salmo corrispondente, che in alcuni particolari periodi dell’anno liturgico potranno essere musicati e cantati. Ogni giorno potrai vivere la Parola, leggerne il commento e scaricare tutto in formato PDF dalla sezione sinistra del sito.

Martedì 8 Ottobre 2019

27a settimana del Tempo Ordinario

Parola del giorno
Giona 3,1-10; Salmo 129,1-4.7-8; Vangelo di Luca 10,38-42

Salmo 129,1-4.7-8

Se consideri le colpe, Signore, chi ti può resistere?

1 Dal profondo a te grido, o Signore;
2
Signore, ascolta la mia voce.
Siano i tuoi orecchi attenti
alla voce della mia supplica.

3 Se consideri le colpe, Signore,
Signore, chi ti può resistere?
4
Ma con te è il perdono:
così avremo il tuo timore.

7 Israele attenda il Signore,
perché con il Signore è la misericordia
e grande è con lui la redenzione.
8
Egli redimerà Israele
da tutte le sue colpe.

Vangelo di Luca 10,38-42

In quel tempo, 38 mentre erano in cammino, Gesù entrò in un villaggio e una donna, di nome Marta, lo ospitò.
39
Ella aveva una sorella, di nome Maria, la quale, seduta ai piedi del Signore, ascoltava la sua parola. 40 Marta invece era distolta per i molti servizi.
Allora si fece avanti e disse: «Signore, non t’importa nulla che mia sorella mi abbia lasciata sola a servire? Dille dunque che mi aiuti». 41 Ma il Signore le rispose: «Marta, Marta, tu ti affanni e ti agiti per molte cose, 42 ma di una cosa sola c’è bisogno. Maria ha scelto la parte migliore, che non le sarà tolta».

EgoMarta

Marta ospita Gesù nella propria casa per ingigantire il proprio ego, per proteggere la propria ambizione, per esercitare il proprio presunto diritto di fare il giudice e giudicare e, allo stesso tempo, per fare la vittima e lagnarsi, per generare pressione, ansia, sfiducia, per criticare, disapprovare, rimproverare. Marta ospita Gesù nella propria casa per evolvere il proprio ego fino al punto di renderlo così forte e aggressivo, da arrivare a permettersi di redarguire Gesù e di ragguagliare il Figlio di Dio su come dovrebbe agire per comportarsi correttamente, secondo le circostanze, la tradizione, il perbenismo. Marta ospita Gesù nella propria casa per dimostrare la propria abilità di cuoca, per far vedere come sia capace di preparare da mangiare per tutti, per affermare la propria autorità, per sentirsi indispensabile, per vanità, orgoglio, presunzione, non per incontrare il Signore, il suo Signore.
Maria ospita Gesù nella propria casa per sostituire le parole del proprio ego con la Parola del Signore, per disfarsi della propria ambizione, per esercitare il proprio diritto di crescere nell’intelligenza della fede e della conoscenza, per gustare nell’intimo la bellezza e la grazia innominabili del Figlio di Dio lì presente.
Maria ospita Gesù nella propria casa per abbandonarsi completamente alla gentilezza della sua persona, alla potenza della sua Parola, per evolvere il proprio spirito fino al punto di renderlo così forte e amante da permettersi di scegliere Gesù come il cuore della sua vita, e di unirsi a lui per imparare da lui, dal Figlio di Dio, come si deve agire per comportarsi correttamente, secondo le procedure del vangelo. Maria ospita Gesù nella propria casa per incontrare il Signore, per onorare il suo nome, per sedersi umilmente e piena di gioia ai suoi piedi, per cibarsi e alimentarsi della sua Parola di vita, per scegliere l’essenziale, il meglio, l’indispensabile, la parte migliore di tutto ciò che esiste, e che può essere scelto, la parte migliore che nessuno le potrà mai, in nessun modo, togliere.