Questa sezione presenta quotidianamente il Vangelo del Giorno accompagnato da una riflessione, insieme all'antifona e al Salmo corrispondente, che in alcuni particolari periodi dell’anno liturgico potranno essere musicati e cantati. Ogni giorno potrai vivere la Parola, leggerne il commento e scaricare tutto in formato PDF dalla sezione sinistra del sito.

Domenica 6 Ottobre 2019

27a del Tempo Ordinario – Anno C

Parola del giorno
Abacuc 1,2-3; 2,2-4; Salmo 94,1-2.6-9; Seconda lettera a Timòteo 1,6-8.13-14; Vangelo di Luca 17,5-10

Ascoltate oggi la voce del Signore

Salmo 94,1-2.6-9

Ascoltate oggi la voce del Signore: non indurite il vostro cuore.

1 Venite, cantiamo al Signore,
acclamiamo la roccia della nostra salvezza.
2 Accostiamoci a lui per rendergli grazie,
a lui acclamiamo con canti di gioia.

6 Entrate: prostràti, adoriamo,
in ginocchio davanti al Signore che ci ha fatti.
7 È lui il nostro Dio
e noi il popolo del suo pascolo,
il gregge che egli conduce.

Se ascoltaste oggi la sua voce!
8 «Non indurite il cuore come a Merìba,
come nel giorno di Massa nel deserto,
9 dove mi tentarono i vostri padri:
mi misero alla prova
pur avendo visto le mie opere».

Vangelo di Luca 17,5-10

In quel tempo, 5 gli apostoli dissero al Signore: 6 «Accresci in noi la fede!» Il Signore rispose: «Se aveste fede quanto un granello di senape, potreste dire a questo gelso: “Sràdicati e vai a piantarti nel mare”, ed esso vi obbedirebbe.
7 Chi di voi, se ha un servo ad arare o a pascolare il gregge, gli dirà, quando rientra dal campo: “Vieni subito e mettiti a tavola”? 8 Non gli dirà piuttosto: “Prepara da mangiare, stringiti le vesti ai fianchi e servimi, finché avrò mangiato e bevuto, e dopo mangerai e berrai tu”? 9 Avrà forse gratitudine verso quel servo, perché ha eseguito gli ordini ricevuti?
10 Così anche voi, quando avrete fatto tutto quello che vi è stato ordinato, dite: “Siamo servi inutili. Abbiamo fatto quanto dovevamo fare”».

Fede

La fede non è credere in Dio,
ma è smettere per sempre di dubitare di lui, di sospettare di lui.
La fede non è credere in Dio,
ma è crescere nell’intelligenza fino a smettere per sempre di pensare male di Dio.
La fede non è credere in Dio,
ma è crescere nella sapienza fino a smettere anche solo di immaginare
che la volontà di Dio possa in qualche modo prevedere per l’uomo il sacrificio,
la malattia, la miseria, la paura, la schiavitù, il dominio, la sottomissione.
La fede non è credere in Dio,
ma è fidarsi totalmente di Dio,
fidarsi talmente di Dio da non avere più paura dei calcoli della propria mente,
dei calcoli e delle aspettative della mente altrui,
degli eventi che possono accadere nella vita,
degli imprevisti, delle difficoltà, delle persecuzioni.
Fede non è credere in Dio ma è sapere e sentire
che Dio è sempre con te, è in te, è per te.
Fede non è credere in Dio
ma è sapere e sentire che Dio ti ama, sempre e comunque,
e che non ti ama per ciò che fai, per ciò che non fai,
per la tua reputazione, per i tuoi meriti, per le tue virtù, i tuoi pregi.
Fede non è credere in Dio,
è sapere che il suo più grande desiderio
è che tu sia felice e possa vivere in pace e nel benessere.
Fede non è credere in Dio,
ma è abbandonarsi ogni secondo, ogni istante in lui, per tutto e ogni cosa.
Fede non è credere in Dio,
ma è restare costantemente immersi in lui
fino a sentire che da lui si è avvolti
come da un oceano indicibile di gioia, pace e gentilezza.
Fede non è credere in Dio,
ma è crescere nella fede in lui.