Questa sezione presenta quotidianamente il Vangelo del Giorno accompagnato da una riflessione, insieme all'antifona e al Salmo corrispondente, che in alcuni particolari periodi dell’anno liturgico potranno essere musicati e cantati. Ogni giorno potrai vivere la Parola, leggerne il commento e scaricare tutto in formato PDF dalla sezione sinistra del sito.

Venerdì 20 Settembre 2019

24a settimana del Tempo Ordinario

Parola del giorno
Prima lettera a Timòteo 6,2c-12; Salmo 48,6-10.17-20; Vangelo di Luca 8,1-3

Salmo 48,6-10.17-20

Beati i poveri in spirito, perché di essi è il regno dei cieli.

6 Perché dovrò temere nei giorni del male,
quando mi circonda la malizia
di quelli che mi fanno inciampare?
7
Essi confidano nella loro forza,
si vantano della loro grande ricchezza.

8 Certo, l’uomo non può riscattare se stesso
né pagare a Dio il proprio prezzo.
9
Troppo caro sarebbe il riscatto di una vita:
non sarà mai sufficiente
10
per vivere senza fine
e non vedere la fossa.

17 Non temere se un uomo arricchisce,
se aumenta la gloria della sua casa.
18
Quando muore, infatti, con sé non porta nulla
né scende con lui la sua gloria.

19 Anche se da vivo benediceva se stesso:
«Si congratuleranno, perché ti è andata bene»,
20
andrà con la generazione dei suoi padri,
che non vedranno mai più la luce.

Vangelo di Luca 8,1-3

In quel tempo, Gesù 1 se ne andava per città e villaggi, predicando e annunciando la buona notizia del regno di Dio. C’erano con lui i Dodici 2 e alcune donne che erano state guarite da spiriti cattivi e da infermità: Maria, chiamata Maddalena, dalla quale erano usciti sette demòni; 3 Giovanna, moglie di Cuza, amministratore di Erode; Susanna e molte altre, che li servivano con i loro beni.

Comunità

La comunità terrena di Gesù è una comunità di uomini e di donne. Uomini e donne che in Gesù hanno scoperto e conosciuto colui che sana e salva. Uomini e donne che hanno sperimentato sulla loro pelle, nella loro psiche, nel loro spirito, nel loro cuore che Gesù è colui che libera da ogni schiavitù e catena, malattia, paura, inganno. La comunità terrena di Gesù è una comunità di uomini e di donne guarita, sanata, ripristinata, riarmonizzata da Gesù. Gli uomini e le donne che entrano a far parte della comunità terrena di Gesù, della chiesa, senza aver sperimentato, sentito, provato di essere stati guariti, risanati, liberati da Gesù, in realtà non riescono a vivere appieno la comunità di Gesù.
Pietro ha iniziato a seguire Gesù, per far parte della sua comunità terrena, prima di essere stato guarito e liberato, ma solo Pietro potrebbe raccontare come non gli sarebbe stato possibile compiere un solo passo, per rispondere al mandato richiestogli da Gesù, se in seguito Gesù non lo avesse guarito e liberato dentro, e se non avesse sperimentato sulla propria pelle cosa volesse dire essere guarito e liberato dentro da Gesù. Maria, chiamata Maddalena, ha iniziato a seguire Gesù, e a far parte della sua comunità terrena, solo dopo essere stata guarita e liberata da Gesù. In ogni caso la comunità terrena di Gesù, la sua chiesa, è una comunità di uomini e donne che hanno sperimentato cosa significhi essere guariti e sanati dentro da Gesù, altrimenti il loro annuncio sarebbe vuoto, la loro predicazione spenta, la loro testimonianza una forma di opportunismo. Gli uomini e le donne della terra non fanno parte della comunità terrena di Gesù quando credono in Gesù, celebrano, predicano, cantano Gesù, ma ne fanno parte solo quando, rimanendo in Gesù e nella sua Parola, iniziano a sentire che Gesù li vuole inesorabilmente guarire dentro, sanare, liberare. Nessun uomo e nessuna donna della terra può far parte della comunità terrena di Gesù se non desidera con tutto il cuore e con tutto se stesso di essere da Gesù guarito e liberato integralmente. Gli uomini e le donne della terra fanno parte della comunità terrena di Gesù solo ed esclusivamente se sono disposti a farsi guarire e liberare, se sono disposti a essere felici, felici veramente.
I dodici, che da Gesù hanno avuto il compito e il mandato di guarire i malati e cacciare i demòni dalla gente, non avrebbero potuto guarire e liberare dal male gli altri, nemmeno per potenza dello Spirito Paraclito, se a loro volta non avessero accettato con gioia di essere da Gesù integralmente guariti e liberati. La comunità terrena di Gesù non è costituita da santi ma da sanati, non da uomini e donne liberi, ma da uomini e donne liberati, non da perfetti amanti ma da amanti perdonati. L’uomo e la donna, che ritengono di non aver bisogno di esser guariti e liberati integralmente da Gesù e dalla sua Parola, anche se sono nella chiesa, non fanno parte della chiesa, perché vivono in un gigantesco inganno, e non possono essere utilizzati da Gesù come semi di bene e di luce per l’umanità.

Nella comunità terrena di Gesù,
chi guarisce, deve essere stato malato,
chi spezza e moltiplica il pane, deve essere stato affamato.
Chi annuncia la Parola con efficacia,
deve aver provato cosa significhi essere muto e dislessico.
Nella comunità terrena di Gesù,
chi offre luce ai fratelli, deve essere stato al buio,
chi libera da catene, deve essere stato incatenato,
chi offre misericordia, deve aver conosciuto peccato e perdono.
Nella comunità terrena di Gesù,
chi dona consolazione, deve aver pianto e gridato,
chi raccoglie i fratelli dispersi, deve essere stato allontanato, profugo e solo,
chi dona gioia e pace, deve essere stato umiliato e calunniato.
Nella comunità terrena di Gesù,
chi desidera guarigione e liberazione da Gesù,
è già pronto per far parte, e questo per sempre, della comunità celeste di Gesù,
dove la gioia è piena e la felicità è senza fine.