Questa sezione presenta quotidianamente il Vangelo del Giorno accompagnato da una riflessione, insieme all'antifona e al Salmo corrispondente, che in alcuni particolari periodi dell’anno liturgico potranno essere musicati e cantati. Ogni giorno potrai vivere la Parola, leggerne il commento e scaricare tutto in formato PDF dalla sezione sinistra del sito.

Lunedì 9 Settembre 2019

23a settimana del Tempo Ordinario

Parola del giorno
Lettera ai Colossèsi 1,24 - 2,3; Salmo 61,6-9; Vangelo di Luca 6,6-11

Salmo 61,6-9

In Dio è la mia salvezza e la mia gloria.

6 Solo in Dio riposa l’anima mia:
da lui la mia speranza.
7
Lui solo è mia roccia e mia salvezza,
mia difesa: non potrò vacillare.

9 Confida in lui, o popolo, in ogni tempo;
davanti a lui aprite il vostro cuore:
nostro rifugio è Dio.

Vangelo di Luca 6,6-11

6 Un sabato Gesù entrò nella sinagoga e si mise a insegnare. C’era là un uomo che aveva la mano destra paralizzata. 7 Gli scribi e i farisei lo osservavano per vedere se lo guariva in giorno di sabato, per trovare di che accusarlo. 8 Ma Gesù conosceva i loro pensieri e disse all’uomo che aveva la mano paralizzata: «Àlzati e mettiti qui in mezzo!» Si alzò e si mise in mezzo.
9
Poi Gesù disse loro: «Domando a voi: in giorno di sabato, è lecito fare del bene o fare del male, salvare una vita o sopprimerla?» 10 E guardandoli tutti intorno, disse all’uomo: «Tendi la tua mano!» Egli lo fece e la sua mano fu guarita. 11 Ma essi, fuori di sé dalla collera, si misero a discutere tra loro su quello che avrebbero potuto fare a Gesù.

Impiegati

La legge non ha cuore, non può provare misericordia, non si commuove, non ha buon senso, non è minimamente collegata alla realtà, non ha intelligenza, non ha fede, non crede in nulla, non ha sapienza. La legge, visto il nome che porta, dovrebbe avere il compito di aiutare l’umanità a “leggere” ciò che la vita ha già scritto, ciò che l’esistenza ha già definito, e invece si mette al posto di Dio, a riscrivere la vita e a decidere in modo arbitrario ciò che è giusto e ciò che è sbagliato, ciò che è bene e ciò che è male, ciò che avvantaggia la vita e ciò che non avvantaggia la vita. La legge si vanta di essere capace di tutto, aspira a essere superiore a tutto, sopra di tutti, perché vuole diventare ed essere la divinità delle società, desidera essere onnipotente come Dio, onorata e riverita come Dio. La legge è capace di trasformare un’azione violenta, ignobile, brutale, in un’azione nobile, eroica, legittima, di cui andare fieri, e viceversa. La legge ha reso legittimo, regolare, autorizzato, auspicabile che una razza umana potesse prevaricare su un’altra, che un popolo potesse colonizzarne un altro. La legge ha legittimato la schiavitù, l’oppressione, la sopraffazione e ogni forma di ingiustizia. La legge ha reso legittimo il rogo per i sacrileghi, l’inquisizione per gli eretici, la tortura per gli infedeli. La legge stabilisce le morali, ordina i sistemi economici, regola le strutture politiche, genera le istituzioni. La legge è figlia di Satana, perché è attraverso la legge che Satana vuole costituire nel mondo un nuovo ordine mondiale, il suo nuovo, mortale ordine mondiale. Satana sa perfettamente che la legge ha il potere di trasformare la vita dell’uomo in una sentenza continua, dentro un tribunale grande come il mondo, in un controllo inquisitorio devastante e completamente al servizio del potere e del male. Satana usa la legge per raggiungere i suoi scopi, perché la legge non sente ragioni, perché la legge si identifica con la verità e ritiene sempre e inevitabilmente di essere nella ragione e di essere dalla parte del giusto. Satana usa la legge per opprimere i popoli, perché alla legge non interessa comprendere, capire, aiutare, soccorrere, agevolare l’uomo e la vita dell’uomo. Satana usa la legge perché la legge non deve rispettare nulla e nessuno, ma vuole essere rispettata da tutti come una divinità. È attraverso la legge che Satana trasforma un uomo in un esattore glaciale, che trasforma un religioso in un inquisitore spietato, che trasforma un popolo in un esercito. La legge proclama al mondo di essere stata generata per difendere i deboli, i diritti dell’uomo, la sua dignità e la sua libertà, in realtà è il mezzo più efficace in mano ai lupi rapaci dell’umanità, ai servi del male, per generare terrore, sospetto, ambiguità, parzialità, diffidenza, separazione e compiere indisturbati i loro progetti.
Secondo il racconto evangelico, la legge si è messa all’opera, attraverso i suoi servi e impiegati, perfino contro Gesù, per vietargli e impedirgli di agire, sanare, salvare, amare, soccorrere i figli di Dio, in nome del precetto del riposo sabbatico. La legge, attraverso i suoi servi e impiegati, si è messa all’opera perfino contro Gesù, il Figlio di Dio, con l’intenzione di non far fluire la sua compassione e misericordia verso l’umanità. La legge, attraverso i suoi servi e impiegati, si mette perfino contro Dio per impedire a Dio di realizzare per l’umanità i suoi desideri di amore e di pace, di armonia e benessere. La legge, attraverso i suoi servi e impiegati, è costituzionalmente contro lo Spirito Paraclito, contro l’evidenza dell’amore di Dio, contro la perfezione della vita, contro la dignità e la libertà dell’uomo. Questo è il tempo in cui ogni uomo di questa generazione deve assolutamente scegliere se essere servo e impiegato della legge, per essere strumento di oppressione dei potenti, o essere servo e impiegato dell’amore di Dio, per essere strumento di liberazione e di evoluzione intellettuale e spirituale della vita, nelle mani di Dio. Questo è il tempo in cui ogni uomo e donna del pianeta deve decidere se essere impiegato dalla legge e impiegato della legge o impiegato da Dio, dall’amore di Dio. Questo è il tempo in cui chi vorrà servire Dio non potrà servire la legge, e chi vorrà servire la legge, non potrà servire Dio.