Questa sezione presenta quotidianamente il Vangelo del Giorno accompagnato da una riflessione, insieme all'antifona e al Salmo corrispondente, che in alcuni particolari periodi dell’anno liturgico potranno essere musicati e cantati. Ogni giorno potrai vivere la Parola, leggerne il commento e scaricare tutto in formato PDF dalla sezione sinistra del sito.

Venerdì 6 Settembre 2019

22a settimana del Tempo Ordinario

Parola del giorno
Lettera ai Colossési 1,15-20; Salmo 99,2-5; Vangelo di Luca 5,33-39

Salmo 99,2-5

Acclamate il Signore, voi tutti della terra.

2 Acclamate il Signore, voi tutti della terra,
servite il Signore nella gioia,
presentatevi a lui con esultanza.

3 Riconoscete che solo il Signore è Dio:
egli ci ha fatti e noi siamo suoi,
suo popolo e gregge del suo pascolo.

4 Varcate le sue porte con inni di grazie,
i suoi atri con canti di lode,
lodatelo, benedite il suo nome.

5 Perché buono è il Signore,
il suo amore è per sempre,
la sua fedeltà di generazione in generazione.

Vangelo di Luca 5,33-39

In quel tempo, 33 i farisei e i loro scribi dissero a Gesù: «I discepoli di Giovanni digiunano spesso e fanno preghiere, così pure i discepoli dei farisei; i tuoi invece mangiano e bevono!»
34
Gesù rispose loro: «Potete forse far digiunare gli invitati a nozze quando lo sposo è con loro? 35 Ma verranno giorni quando lo sposo sarà loro tolto: allora in quei giorni digiuneranno».
36
Diceva loro anche una parabola: «Nessuno strappa un pezzo da un vestito nuovo per metterlo su un vestito vecchio; altrimenti il nuovo lo strappa e al vecchio non si adatta il pezzo preso dal nuovo. 37 E nessuno versa vino nuovo in otri vecchi; altrimenti il vino nuovo spaccherà gli otri, si spanderà e gli otri andranno perduti. 38 Il vino nuovo bisogna versarlo in otri nuovi. 39 Nessuno poi che beve il vino vecchio desidera il nuovo, perché dice: “Il vecchio è gradevole!”»

Vecchio e nuovo

Nessuno prende un pezzo dal tessuto del vangelo, che è sempre nuovo e innovativo, per metterlo sul tessuto vecchio di una mente cristallizzata in fossilizzate convenzioni e convinzioni, altrimenti l’innovativa intelligenza del vangelo strappa il vecchio di quella mente, perché al vecchio di quella mente non si adatterà mai l’innovativa conoscenza e sapienza del vangelo. Nessuno versa il vino nuovo delle procedure evangeliche negli otri vecchi di vecchi cuori, logorati dalla rabbia, consunti dall’inganno, deteriorati dai pregiudizi, altrimenti il vino nuovo, frizzante ed effervescente delle procedure evangeliche spaccherà gli otri vecchi di quei vecchi cuori, si spanderà disperdendosi, e quei cuori andranno perduti. Il vino nuovo del vangelo bisogna versarlo in otri-cuori nuovi. Nessuno che beve il vino vecchio delle vecchie convenzioni, convinzioni, abitudini, consuetudini desidera il vino nuovo, innovativo del vangelo, perché troverà il vino vecchio delle tradizioni, delle religioni, delle filosofie, degli addestramenti umani più gradevole, e ripeterà a se stesso: non ha senso cambiare. La metanoia evangelica, il cambiamento di mentalità, l’inversione del modo di pensare che Gesù propone all’umanità per liberarla dalla paura, dall’ignoranza, dall’inganno satanico non è per i vecchi, e per vecchio il testo evangelico non intende certo vecchio per età cronologica, ma vecchio perché mentalmente cristallizzato in inamovibili certezze acquisite dall’addestramento sociale, vecchio, perché fissato in immutabili sicurezze morali, scientifiche, religiose, psichiche, culturali. Il vangelo non è per ciò che è vecchio. Il vangelo è per coloro che, indipendentemente dall’età, sono felici di poter rinunciare al proprio addestramento mentale, sono grati di poter cambiare il proprio orientamento mentale, sono onorati di poter mutare il proprio sistema di pensiero alla luce meravigliosa del vangelo, per incamminarsi verso l’evoluzione intellettuale e spirituale che Dio desidera per l’umanità.
Il vangelo è per tutti coloro che ritengono l’opportunità di poter sostituire i propri dialoghi interiori con le Parole di vita del vangelo, la realtà più importante e preziosa della propria vita. Gesù è chiaro: il vangelo è solo per quelli che hanno deciso, con amore, di farlo cantare incessantemente nella mente, nel cuore, nelle mani. Per gli altri, il vangelo è meglio che taccia.