Questa sezione presenta quotidianamente il Vangelo del Giorno accompagnato da una riflessione, insieme all'antifona e al Salmo corrispondente, che in alcuni particolari periodi dell’anno liturgico potranno essere musicati e cantati. Ogni giorno potrai vivere la Parola, leggerne il commento e scaricare tutto in formato PDF dalla sezione sinistra del sito.

Martedì 3 Settembre 2019

22a settimana del Tempo Ordinario

Parola del giorno
Prima lettera ai Tessalonicési 5,1-6.9-11; Salmo 26,1.4.13-14; Vangelo di Luca 4,31-37

Salmo 26,1.4.13-14

Il Signore è la mia luce e mia salvezza.

1 Il Signore è mia luce e mia salvezza:
di chi avrò timore?
Il Signore è difesa della mia vita:
di chi avrò paura?

4 Una cosa ho chiesto al Signore,
questa sola io cerco:
abitare nella casa del Signore
tutti i giorni della mia vita,
per contemplare la bellezza del Signore
e ammirare il suo santuario. 

13 Sono certo di contemplare la bontà del Signore
nella terra dei viventi.
14 Spera nel Signore, sii forte,
si rinsaldi il tuo cuore e spera nel Signore.
 

Vangelo di Luca 4,31-37

In quel tempo,Gesù 31 scese a Cafàrnao, città della Galilea, e in giorno di sabato insegnava alla gente. 32 Erano stupiti del suo insegnamento perché la sua parola aveva autorità. 33 Nella sinagoga c’era un uomo che era posseduto da un demonio impuro; cominciò a gridare forte: 34 «Basta! Che vuoi da noi, Gesù Nazareno? Sei venuto a rovinarci? Io so chi tu sei: il santo di Dio!» 35 Gesù gli ordinò severamente: «Taci! Esci da lui!» E il demonio lo gettò a terra in mezzo alla gente e uscì da lui, senza fargli alcun male.
36
Tutti furono presi da timore e si dicevano l’un l’altro: «Che parola è mai questa, che comanda con autorità e potenza agli spiriti impuri ed essi se ne vanno?» 37 E la sua fama si diffondeva in ogni luogo della regione circostante.

Nàzaret e Cafàrnao

Gesù viene a Nàzaret, dove è cresciuto, e secondo il suo solito, di sabato, entra nella sinagoga e si mette a insegnare. La gente lo ascolta dapprima con attenzione e meraviglia, per le parole di grazia che escono dalla sua bocca, ma poi, proprio a causa delle parole dette da lui, tutti nella sinagoga si riempiono di sdegno. Il testo dice: si alzarono e lo cacciarono fuori della città e lo condussero fin sul ciglio del monte, sul quale era costruita la loro città, per gettarlo giù. A Nàzaret, Gesù viene cacciato dalla comunità umana fuori dalla città, per essere eliminato.
In un altro momento del suo pellegrinare, Gesù scende a Cafàrnao, città della Galilea, e anche qui, secondo il suo solito, in giorno di sabato insegna alla gente. Anche qui sono tutti stupiti e meravigliati del suo insegnamento, perché la sua Parola ha autorità. Nella sinagoga c’è un uomo posseduto da uno spirito di demonio immondo e a un certo punto il demonio si rivolge a Gesù e urla letteralmente queste parole: Ah! Cosa a noi e a te, – come a dire: cosa vuoi da noi, cosa centri con noi? Gesù Nazareno? Sei venuto a distruggerci? Io so chi tu sei: il santo di Dio! Anche a Cafàrnao, ma questa volta da una comunità satanica di demoni, a Gesù viene urlato di andarsene via.
Sia uomini che demoni non gradiscono affatto la presenza di Gesù, ma per due motivi paradossalmente opposti.
A Nàzaret gli uomini vogliono eliminare Gesù perché non riescono minimamente a riconoscere e a comprendere che lui è Gesù, Yeshua che sana e salva, il Figlio di Dio, il Santo di Dio. I demoni a Cafàrnao vogliono che Gesù se ne vada perché sanno esattamente chi è Gesù, Yeshua che sana e salva, il Figlio di Dio, il Santo di Dio. In entrambi i casi, sia la società umana che la società dei demoni non vuole avere a che fare con Gesù. L’umanità rigetta Gesù perché è inconsapevole, i demoni rigettano Gesù perché sono consapevoli. L’umanità rifiuta Gesù per ignoranza, i demoni rifiutano Gesù per conoscenza. L’umanità combatte Gesù per stupidità, i demoni combattono Gesù per lucidità. L’umanità respinge Gesù perché non ci crede, i demoni respingono Gesù perché ci credono. L’umanità non vuole aver nulla a che fare con Gesù perché non lo riconosce come il Santo di Dio, i demoni non vogliono aver nulla a che fare con Gesù perché lo riconoscono come il Santo di Dio. L’umanità sconfessa l’essere Figlio di Dio di Gesù e si ritiene intelligente, i demoni confessano l’essere Figlio di Dio di Gesù perché non sono stupidi. L’umanità rinnega Gesù come Figlio di Dio perché è libera nelle sue scelte e decisioni, i demoni dichiarano Gesù Figlio di Dio perché, pur essendo menzogneri nell’essenza, sono obbligati, per il livello di consapevolezza cui appartengono, a riconoscere e ad affermare la verità. 
La comunità umana di Nàzaret, un giorno, si è alzata in piedi per cacciare Gesù fuori della città e per condurlo fin sul ciglio del monte, sul quale era costruita la sua città, per gettarlo giù, ma Gesù è passato in mezzo a loro e se ne è andato. Anche la comunità umana di questa generazione, per ignoranza e stupidità, si è alzata in piedi per cacciare Gesù fuori delle proprie città, e Gesù, con rispetto infinito per le scelte dell’uomo, se ne è andato dalle città degli uomini che l’hanno rifiutato. Gesù non ha potuto illuminare, guidare, risvegliare questa generazione che l’ha rifiutato, e ora le città di questa generazione sono giunte sul ciglio del monte, il monte fatto di illusioni, miserie, schiavitù, violenza, corruzione, inganni sul quale hanno costruito il loro finto progresso, la loro baldanza arrogante e violenta, e quella che chiamano civiltà, e stanno per essere precipitate in un abisso senza fine, fatto di guerra, oscurità e devastazione.
Questa generazione, abilmente guidata dai servi del male, ha rinnegato e cacciato via da sé il Signore della vita e così, senza saperlo, ha aperto le porte al principe delle tenebre, che ora la sta conducendo alla devastazione. Quelli di questa generazione che avranno l’intelligenza e l’umiltà di riconoscere in Gesù il Signore della vita, anche se non potranno far evitare a questa generazione ciò che le dovrà accadere, potranno continuare a seminare ovunque tutto il bene possibile e mantenere accesi nell’amore di Dio i loro cuori, come focolari di vita e di sapienza su tutta la terra per la rinascita.