Questa sezione presenta quotidianamente il Vangelo del Giorno accompagnato da una riflessione, insieme all'antifona e al Salmo corrispondente, che in alcuni particolari periodi dell’anno liturgico potranno essere musicati e cantati. Ogni giorno potrai vivere la Parola, leggerne il commento e scaricare tutto in formato PDF dalla sezione sinistra del sito.

Domenica 18 Agosto 2019

20a del Tempo Ordinario – Anno C

Parola del giorno
Geremìa 38,4-6.8-10; Salmo 39,2-4.18; Lettera agli Ebrei 12,1-4; Vangelo di Luca 12,49-53

Signore vieni presto in mio aiuto

Salmo 39,2-4.18

Signore, vieni presto in mio aiuto.

2 Ho confidato, ho confidato nel Signore,
ed egli su di me si è chinato,
ha dato ascolto al mio grido,
ha dato ascolto al mio grido.

3 Mi ha tratto da un pozzo di acque tumultuose,
dal fango della palude;
ha stabilito i miei piedi sulla roccia,
ha reso sicuri i miei passi.

4 Mi ha messo sulla bocca un canto nuovo,
una lode al nostro Dio.
Molti vedranno e avranno timore
e confideranno nel Signore.

18 Ma io sono povero e bisognoso:
di me ha cura il Signore.
Tu sei mio aiuto e mio liberatore:
mio Dio, non tardare.

Vangelo di Luca 12,49-53

In quel tempo, Gesù disse ai suoi discepoli: 49 «Sono venuto a gettare fuoco sulla terra, e quanto vorrei che fosse già acceso! 50 Ho un battesimo nel quale sarò battezzato, e come sono angosciato finché non sia compiuto!
51
Pensate che io sia venuto a portare pace sulla terra? No, io vi dico, ma divisione. 52 D’ora innanzi, se in una famiglia vi sono cinque persone, saranno divisi tre contro due e due contro tre; 53 si divideranno padre contro figlio e figlio contro padre, madre contro figlia e figlia contro madre, suocera contro nuora e nuora contro suocera».

Fuoco e divisione

Gesù afferma letteralmente: fuoco sono venuto a gettare sulla terra, e quanto desidero che già fosse acceso! Quale fuoco? Il fuoco della distruzione e della devastazione? Il fuoco risolutore? Assolutamente no, ma allora? Fuoco è venuto a gettare Gesù sulla terra, e grande è il suo desiderio che sia acceso al più presto. Il fuoco che Gesù è venuto a gettare sulla terra è il fuoco del Paraclito Spirito. Il fuoco dello Spirito, che illumina e sbaraglia le zone di tenebra dove l’uomo si è abituato a vivere come fossero zone di luce. Il fuoco dello Spirito, capace di illuminare le intelligenze degli uomini così che comprendano come il piano distruttivo di Satana si sta compiendo e realizzando su tutta la terra, con la collaborazione organizzata e operosa dei potenti rapaci della terra, e l’appoggio silenzioso dell’inedia e dell’inerzia dei buoni della terra. Il fuoco dello Spirito, capace di difendere i figli di Dio dalla letale cospirazione, dal crudele complotto, dalla malvagia macchinazione di Satana nei confronti di tutti coloro che sulla terra amano Gesù e cercano di seguire e realizzare con cuore aperto e sincero la sapienza della sua Parola. Il fuoco dello Spirito, che svela quanto calcolo e intrighi protesi all’inganno dell’umanità ci siano dove gli uomini vedono istituzioni impegnate per il rispetto della libertà, in difesa della democrazia, protese alla verità in nome della giustizia, avvolte dal più inviolabile amor di patria, indefessamente occupate a operare la sicurezza nazionale, per la pace e il progresso dei popoli. Il fuoco dello Spirito, che rivela all’umanità come Satana, oltre a essere al lavoro senza sosta per provocare, attraverso la miseria, l’ignoranza, la disperazione, la schiavitù, la guerra, la violenza, un danno incalcolabile all’umanità, stia lavorando perché il gigantesco danno venga arrecato a essa contemporaneamente a una beffa gigantesca. La beffa di aver imbrogliato, ingannato, deriso l’umanità fino al midollo, portandola all’autodistruzione senza che nemmeno potesse accorgersene, come ai tempi di Noè. Il fuoco dello Spirito, che ha la potenza di mostrare come dietro ai volti pacati e alle parole solenni di coloro che si ergono come rappresentanti di Dio in terra, come le guide ufficiali e istituzionali dei popoli, come i paladini della giustizia e della democrazia, i programmatori dei legalizzati sistemi economici, si nascondano i servi crudeli del Maligno, in una rete di comunicazioni, collegamenti, connessioni, legami tanto invisibile quanto radicata su tutta la terra. Il fuoco dello Spirito, che ha la potenza di rivelare al mondo come i discepoli di Gesù saranno considerati nemici della famiglia, dell’ordine, della legalità, della vera fede. Saranno considerati nemici della fraternità universale, dell’unità sociale, della pace e del progresso, perché non vorranno sottostare agli ordinamenti del piano di globalizzazione religioso, morale, economico, politico che verrà presentato al mondo come il piano indispensabile per la salvezza integrale dell’umanità. Il fuoco dello Spirito, che ha la forza di mostrare all’uomo come Gesù-Yeshua, Colui che sana e salva, e il suo messaggio verranno abilmente e in modo sottile sostituiti, resi obsoleti, superati, sorpassati da un piano di salvezza collettivo moderno, progredito, innovativo, efficiente, un piano di salvezza globalizzato. Il fuoco dello Spirito, che mostrerà come questo piano di salvezza universale non verrà proposto all’umanità ma sarà imposto, senza violenza, usando le armi della persuasione e dell’esortazione, e come tutti coloro che lo accetteranno e lo fagociteranno saranno marchiati con il marchio della bestia, perché senza il marchio della bestia, per questioni di sicurezza, non si potrà né vendere, né comprare. È di questo fuoco che parla Gesù, è questo il fuoco che Gesù è venuto a gettare sulla terra e grande è il suo desiderio che sia già acceso. È questo fuoco, il fuoco del Santo Paraclito, che Gesù è venuto a gettare sulla terra, il fuoco purificatore, il fuoco separatore, il fuoco divisore. Il fuoco che separa ciò che viene da Dio da ciò che non viene da Dio, che separa ciò che conduce a Dio da ciò che non conduce a Dio. Fuoco che separa ciò che è da ciò che sembra, ciò che è da ciò che non è, ciò che è verità da ciò che non è verità, ciò che è per la vita e ciò che è per la morte. Il fuoco del Santo Paraclito che divide colui che opera per la giustizia da colui che opera per l’ingiustizia, colui che vive per far crescere il benessere di tutti da colui che vive per la propria vanità, avidità, per il proprio tornaconto. Il fuoco che divide colui che vive per il possesso da colui che vive per l’amore e la gratuità. Il fuoco che divide colui che vive per l’avidità da colui che vive per il dono di se stesso a vantaggio di tutti, che divide colui che vive unicamente per il proprio ego, costruito a immagine e somiglianza degli altri, da colui che cerca umilmente e pazientemente di rinnegare il proprio ego per vivere della propria essenza spirituale a immagine e somiglianza di Dio. Il fuoco che divide chi vive schiavo della paura e della prepotenza da chi vive nella fede e semina il bene e il bello anche in mezzo alle persecuzioni e alle opposizioni. Il fuoco che dissolve nel nulla anche i legami più venerati e intoccabili dell’umanità. Gesù afferma letteralmente: Ritenete che io sia venuto a dare pace sulla terra? No, io vi dico, ma divisione. D’ora innanzi, se in una famiglia vi sono cinque persone, saranno divisi tre contro due e due contro tre; si divideranno padre contro figlio e figlio contro padre, madre contro figlia e figlia contro madre, suocera contro nuora e nuora contro suocera.
Gesù non è venuto a portare la pace finta, irreale, fasulla, fallace, formale, superficiale, apparente, simulata, ingannevole, inesistente, favolistica, immaginaria, che si fregiano di portare le ideologie, le morali umane, i governi della terra, coloro che dicono di rappresentare le chiese nel mondo e i sistemi istituzionali, scientifici, culturali, bancari, economici. Gesù è venuto a portare la pace vera, è venuto a donare all’umanità l’unità reale, divina, non quella umana. Tutto ciò che è pace e unità preconfezionata dalle convenzioni e dalle convinzioni umane, patinata di buona educazione e galateo, fatta di affetti dissimulati, amori benpensanti, relazioni mascherate, legami mimati, rapporti contraffatti, davanti a Gesù e al suo messaggio mostrerà il proprio volto malefico e mostruosamente ingannevole, a partire dai legami più sacri e inviolabili per l’umanità, i legami di sangue, i legami ombelicali, familiari, parentali. Gesù rivela in modo potente, senz’altro provocante per l’umanità, che la sua opera purificatrice inizierà sulla terra proprio dai legami di sangue, dai legami ombelicali, familiari, parentali, perché lui sa, come nessun altro, come in questi rapporti, se non sono purificati da un grande amore per Dio e illuminati dalla luce delle procedure evangeliche, si annidano le forme di possesso più crudeli, le forme di dominio più aggressive, di controllo più feroci che violentano l’umanità. Difficile per la mente accettare le parole di Gesù: pensate che io sia venuto a portare pace sulla terra? No, io vi dico, ma divisione, ma, alla luce dello Spirito, l’intelligenza può sentire in queste parole come Gesù riveli all’umanità qualcosa di meraviglioso che nessuno le aveva mai proposto, la liberazione da ogni male e maleficio di Satana, che si annida in ogni forma d’idolatria. Idolatria che, in senso assoluto, è ritenere, credere, considerare reale ciò che è irreale, e irreale ciò che è reale e in senso specifico è ritenere, credere, considerare Dio ciò che non è dio, e ritenere, credere, considerare Dio un non dio. Nessuno come Gesù sa che annunciare questo messaggio all’umanità è ciò che di più impopolare ci possa essere, ma nessuno più di Gesù, il figlio di Dio, sa che la prima e più capillare, quotidiana forma di idolatria, inizio di tutti i mali, l’uomo la vive proprio nell’ambiente familiare, nei rapporti parentali e attraverso i cordoni ombelicali.