Che cosa ti pare, Simone? I re della terra da chi riscuotono le tasse e i tributi? Dai propri figli o dagli estranei? Rispose: Dagli estranei.
I re e i potenti della terra non riscuotono tasse e tributi da coloro che ritengono parte della loro cerchia, dei loro affetti, della loro famiglia, dei loro amici, ma da coloro che ritengono servi, ostili, sudditi, sottomessi, asserviti, separati, estranei. Due persone che si amano non fanno nulla l’una per l’altra per denaro, per interesse economico, per ricevere un compenso. L’amante non chiede tasse e tributi all’amante. Quando gli amanti si obbligano a tasse e tributi non sono più amanti ma separati, estranei, nemici, ostili.
Gesù entra a Cafàrnao con i suoi discepoli e un esattore della tassa del tempio avvicina Pietro per chiedergli perché il loro maestro non paga la tassa. È evidente che i capi dei sacerdoti del tempio, visto che pretendono la tassa dal popolo di Dio, non ritengono certo il popolo dei figli di Dio il loro amante ma l’estraneo, il separato, il lontano. L’esattore della tassa si rivolge a Pietro non come a un fratello ma come a un separato, a un estraneo, e ugualmente tratta Gesù, pur riconoscendolo come Maestro. L’esattore della tassa del tempio, in nome del capo dei sacerdoti del tempio, il capo dei sacerdoti del tempio in nome dei sacerdoti del tempio e della religione, i sacerdoti del tempio e l’istituzione religiosa in nome dell’umanità pretendono da Gesù, il Figlio di Dio, il Creatore, il Signore, il Re dei multiversi, la tassa, il tributo come da un estraneo. Paradossale, ridicolo, patetico, grottesco, imbarazzante, stupido, ignobile. Gesù viene consegnato nelle mani degli uomini, torturato e ucciso a Gerusalemme, ma in realtà Gerusalemme è solo l’ultima tappa del cammino terreno di Gesù che lo ha visto trattato da estraneo, non desiderato, in diversi paesi e città a partire da Betlemme. Ma perché l’umanità tratta da estraneo, da ostile, da indesiderato Gesù, il figlio di Dio? Perché l’umanità, che ha rinnegato il Padre dei cieli, si è allontanata dalla famiglia di Dio e ha affidato il proprio destino ai re e ai potenti della terra, non può riconoscere come appartenente alla propria famiglia Gesù, il Figlio del Padre. Proprio perché l’umanità ha rinnegato il Re dei re, il Signore e ha affidato la propria difesa, sicurezza, benessere, vita, cuore e intelligenza ai re e ai signori terreni, reputa Gesù un estraneo indesiderato, ma al tempo stesso non può che essere considerata da estranea indesiderata dai re e dai signori della terra cui si è imprudentemente affidata.
Per non avere problemi, non creare problemi, non creare scandalo, lui che è il Padrone del tempio, colui che i credenti adorano nel tempio come Signore e Dio, decide di pagare la tassa del tempio, accetta pacificamente di essere trattato da estraneo dall’umanità e con un sorriso manda Pietro a pescare. Pietro getta l’amo e pesca un pesce che dentro la bocca porta una moneta d’argento, perché, se l’umanità purtroppo non riesce a riconoscere in Gesù il Signore della vita, lo sanno fare i pesci, le piante, il mare, il vento, la terra e il creato, che eseguono con amore i sui comandi e desideri perché si sentono la sua famiglia.