Questa sezione presenta quotidianamente il Vangelo del Giorno accompagnato da una riflessione, insieme all'antifona e al Salmo corrispondente, che in alcuni particolari periodi dell’anno liturgico potranno essere musicati e cantati. Ogni giorno potrai vivere la Parola, leggerne il commento e scaricare tutto in formato PDF dalla sezione sinistra del sito.

Giovedì 8 Agosto 2019

18a settimana del Tempo Ordinario

Parola del giorno
Numeri 20,1-13; Salmo 94,1-2.6-9; Vangelo di Matteo 16,13-23

Ascoltate oggi la voce del Signore

Salmo 94,1-2.6-9

Ascoltate oggi la voce del Signore: non indurite il vostro cuore.

1 Venite, cantiamo al Signore,
acclamiamo la roccia della nostra salvezza.
2 Accostiamoci a lui per rendergli grazie,
a lui acclamiamo con canti di gioia.

6 Entrate: prostràti, adoriamo,
in ginocchio davanti al Signore che ci ha fatti.
7 È lui il nostro Dio
e noi il popolo del suo pascolo,
il gregge che egli conduce.

Se ascoltaste oggi la sua voce!
8 «Non indurite il cuore come a Merìba,
come nel giorno di Massa nel deserto,
9 dove mi tentarono i vostri padri:
mi misero alla prova
pur avendo visto le mie opere».

Vangelo di Matteo 16,13-23

In quel tempo, 13 Gesù, giunto nella regione di Cesarèa di Filippo, domandò ai suoi discepoli: «La gente, chi dice che sia il Figlio dell'uomo?» 14 Risposero: «Alcuni dicono Giovanni il Battista, altri Elia, altri Geremia o qualcuno dei profeti».
15
Disse loro: «Ma voi, chi dite che io sia?» 16 Rispose Simon Pietro: «Tu sei il Cristo, il Figlio del Dio vivente». 17 E Gesù gli disse: «Beato sei tu, Simone, figlio di Giona, perché né carne né sangue te lo hanno rivelato, ma il Padre mio che è nei cieli. 18 E io a te dico: tu sei Pietro e su questa pietra edificherò la mia Chiesa e le potenze degli inferi non prevarranno su di essa. 19 A te darò le chiavi del regno dei cieli: tutto ciò che legherai sulla terra sarà legato nei cieli, e tutto ciò che scioglierai sulla terra sarà sciolto nei cieli». 20 Allora ordinò ai discepoli di non dire ad alcuno che egli era il Cristo.
21
Da allora Gesù cominciò a spiegare ai suoi discepoli che doveva andare a Gerusalemme e soffrire molto da parte degli anziani, dei capi dei sacerdoti e degli scribi, e venire ucciso e risorgere il terzo giorno. 22 Pietro lo prese in disparte e si mise a rimproverarlo dicendo: «Dio non voglia, Signore; questo non ti accadrà mai». 23 Ma egli, voltandosi, disse a Pietro: «Va’ dietro a me, Satana! Tu mi sei di scandalo, perché non pensi secondo Dio, ma secondo gli uomini!

Secondo

La chiesa di Gesù ha inizio nel giorno in cui Pietro afferma e proclama che Gesù è il Cristo, il Figlio del Dio vivente. La chiesa di Gesù ha inizio in questo giorno, il giorno in cui Pietro, per ispirazione del Padre che è nei cieli, percepisce chi è veramente Gesù e, con la forza del Santo Paraclito, rivela, proclama, annuncia, conferma ai suoi amici e al mondo: tu sei il Cristo, il Figlio del Dio vivente. In questo preciso istante nasce la chiesa di Gesù, nell’istante in cui Gesù rivela a Pietro la sua precisa intenzione: tu sei Pietro e su questa pietra edificherò la mia Chiesa e le potenze degli inferi non prevarranno su di essa. L’intenzione di Gesù di far nascere sulla terra la sua chiesa, la comunità di coloro che credono in lui, è tanto chiara quanto è inequivocabile la modalità in cui la chiesa dovrà vivere nella storia e nel mondo. Gesù precisa immediatamente a Pietro che la chiesa, la comunità che dovrà edificare, sarà la chiesa di Gesù e non sarà la chiesa di Pietro, che dovrà essere la chiesa secondo il modo di pensare di Dio e non la chiesa secondo il modo di pensare degli uomini.
L’occasione, perché Gesù possa spiegare a Pietro la differenza tra chiesa di Gesù e chiesa di Pietro, chiesa secondo il modo di pensare di Dio, e chiesa secondo il modo di pensare degli uomini, si presenta poco dopo quando Gesù comincia a spiegare ai suoi discepoli che doveva andare a Gerusalemme e soffrire molto da parte degli anziani, dei capi dei sacerdoti e degli scribi, e venire ucciso e risorgere il terzo giorno. Di fronte alla rivelazione di Gesù, Pietro, forte del mandato ricevuto e della predilezione accordatagli, prende in disparte Gesù e si mette a rimproverarlo, dicendo: Dio non voglia, Signore; questo non ti accadrà mai. Pietro rimprovera Gesù e si pone in contrasto con le sue parole certamente in buona fede, per un ovvio senso di protezione dettato da amore e affetto sinceri, ma questo non impedisce a Pietro di scivolare con il suo comportamento, mettendosi contro Gesù, in rivolta con lui e con il modo di pensare di Dio. Se Pietro si mette contro Gesù, in buona fede, in questo caso addirittura per difendere Gesù, Pietro fa danno alla chiesa di Gesù, non costruisce più la chiesa di Gesù, ma la chiesa di qualcun altro. Se Pietro si mette contro Gesù, per scelta consapevole, per intenzione malvagia, per sconfiggere Gesù, Pietro fa danno alla chiesa di Gesù, non costruisce più la chiesa di Gesù, ma la chiesa di qualcun altro. Evidentemente Pietro dovrà rispondere a Dio in modo diverso, se avrà tradito il suo mandato in buona fede o per malvagia scelta consapevole, ma quando Pietro opera secondo il modo di pensare degli uomini e non secondo il modo di pensare di Dio fa danno alla chiesa di Gesù, e non è più al servizio di Dio, è al servizio di qualcun altro. La risposta di Gesù a Pietro non lascia dubbi in proposito, il testo dice: Ma egli, voltandosi, disse a Pietro: Va’ dietro a me, Satana! Tu mi sei di scandalo, perché non pensi secondo Dio, ma secondo gli uomini!
Gesù conosce la sincerità e la bontà del cuore di Pietro, non l’avrebbe mai scelto altrimenti, ma vuole mostrare a Pietro come sia facile rinnegare i desideri di Dio per seguire i desideri dell’uomo, come sia immediato seguire il modo di pensare dell’uomo invece che quello di Dio, come sia fulmineo mettersi in rivolta con i desideri di Dio, come sia istantaneo tradire le intenzioni di Dio per seguire quelle dell’uomo, come sia semplice ingannarsi e ingannare il popolo di Dio. Gesù conosce il cuore del primo Pietro e, pur indicandogli il suo grave errore, non lo vuole cacciare via da sé, lo vuole ammonire per risvegliarlo, desidera illuminarlo per farlo crescere nell’intelligenza, nella percezione spirituale e nella consapevolezza di ciò che è secondo il modo di pensare dell’uomo e di quello che è secondo il modo di pensare di Dio. Gesù conosce il cuore di Pietro, conosce la sua buona fede e sincerità e lo rassicura che, nonostante i molti errori di Pietro e della comunità dei credenti, la chiesa di Gesù non sarà mai distrutta da Satana e afferma: E io a te dico: tu sei Pietro e su questa pietra edificherò la mia Chiesa e le potenze degli inferi non prevarranno su di essa. Con queste parole Gesù assicura a Pietro che Satana non potrà mai prevalere sulla chiesa di Gesù, ma al tempo stesso avvisa Pietro che Satana non perderà un solo secondo, non tralascerà una sola occasione, non lascerà nulla di intentato per distruggere la chiesa di Gesù e trasformarla nella chiesa di Pietro, la chiesa secondo il modo di pensare dell’uomo e non secondo il modo di pensare di Dio. Con queste parole Gesù desidera avvisare Pietro che Satana e i suoi demòni faranno di tutto per mettersi al posto di Pietro per edificare la chiesa di Pietro, e che ci riusciranno. Sono parole profetiche, quelle di Gesù, che avvisano l’umanità che Satana e i suoi demòni  riusciranno a sedere sul trono di Pietro, ma anche che essi non riusciranno a spegnere la chiesa di Gesù, la comunità degli uomini e delle donne che, su tutta la terra, credono in Gesù come Figlio di Dio. Credono in Gesù e amano il vangelo cercando di realizzarlo come la più eccelsa, intelligente, radiosa, imponente, divina fonte di ispirazioni, di sapienza, e consapevolezza cui l’uomo ha mai potuto accedere. Il testo non dice quando questo accadrà, ma chi conosce il modo di agire di Satana può prevederlo con accuratezza. Satana, che si è messo al posto di Dio, ma non è Dio e non è Creatore, per raggiungere i suoi piani non può fare a meno di imitare Dio e di copiare il suo modo di fare, ovviamente con energia di segno opposto. Satana usa questo suo limite come una leva di incredibile potenza per ingannare l’umanità e depistarla riguardo ai suoi progetti e ai suoi piani.
Quando nasce la chiesa di Gesù? Secondo il testo evangelico la chiesa di Gesù nasce il giorno stesso in cui Gesù rivela a Pietro: E io a te dico: tu sei Pietro e su questa pietra edificherò la mia Chiesa e le potenze degli inferi non prevarranno su di essa. In quale giorno Gesù rivela a Pietro la sua intenzione di edificare la sua chiesa? Nel giorno in cui Pietro, ispirato da Dio Padre, annuncia al mondo che Gesù è il Cristo, l’Unto di Dio, il Messia, il Figlio del Dio vivente. In quale giorno Satana mostrerà al mondo di essere riuscito nel suo intento di far sedere uno dei suoi figli sulla sedia di Pietro? Quando il Pietro satanico proclamerà al mondo la sua professione di fede inversa, persuaderà credenti e non credenti che Gesù non è il Cristo, non è il Figlio del Dio vivente. Pietro delle tenebre, all’inizio, farà questo in modo impercettibile, graduale, motivandolo con la necessità di nuove regole morali e princìpi teologici per una vita di fede più matura, evoluta, ecumenica, rispettosa di tutti gli uomini e di tutte le religioni. Pietro delle tenebre farà di tutto per togliere l’Eucaristia all’umanità, per persuadere l’uomo a leggere il vangelo come uno dei tanti libri di sapienza e filosofia spirituale e non come Parola del Signore, e convincerà il mondo che Gesù non è Dio, non può essere Dio, della sostanza di Dio. Il primo Pietro ha iniziato il suo mandato con la professione di fede, ispirata dal Padre del cielo, e in quel giorno è iniziata la chiesa di Gesù per la salute integrale e la salvezza dell’umanità. L’ultimo Pietro inizierà il suo mandato con una professione di fede inversa, dettata dal padre delle tenebre, e in quel giorno inizierà la chiesa del demonio, che si unirà ai grandi poteri della terra per la distruzione e la dissoluzione dell’umanità, chiesa del male che nulla potrà contro i figli di Dio, che rimarranno fedeli in Gesù Dio, il Figlio del Dio vivente. Quando questo accadrà, i discepoli di Gesù, della chiesa di Gesù, che Satana non riuscirà mai a vincere, avranno la certezza empirica che Satana è salito al vertice della chiesa e che siede sulla sedia di Pietro. In quei giorni i discepoli di Gesù, senza paura e con gioia grande, ricorderanno l’un l’altro le parole di Gesù, le potenze degli inferi non prevarranno su di essa e celebreranno l’Eucaristia con fede e amore rinnovati e apriranno l’intelligenza e il cuore al vangelo come mai nella storia sarà sino ad allora accaduto.