Questa sezione presenta quotidianamente il Vangelo del Giorno accompagnato da una riflessione, insieme all'antifona e al Salmo corrispondente, che in alcuni particolari periodi dell’anno liturgico potranno essere musicati e cantati. Ogni giorno potrai vivere la Parola, leggerne il commento e scaricare tutto in formato PDF dalla sezione sinistra del sito.

Venerdì 19 Luglio 2019

15a settimana del Tempo Ordinario

Parola del giorno
Èsodo 11,10 - 12.14; Salmo 115,12-13.15.16b-18; Vangelo di Matteo 12,1-8

Salmo 115,12-13.15.16b-18

Alzerò il calice della salvezza e invocherò il nome del Signore.

12 Che cosa renderò al Signore
per tutti i benefici che mi ha fatto?
13 Alzerò il calice della salvezza
e invocherò il nome del Signore.

15 Agli occhi del Signore è preziosa
la morte dei suoi fedeli.
16 Io sono tuo servo, figlio della tua schiava:
tu hai spezzato le mie catene.

17 A te offrirò un sacrificio di ringraziamento
e invocherò il nome del Signore.
18 Adempirò i miei voti al Signore
davanti a tutto il suo popolo.

Vangelo di Matteo 12,1-8

1 In quel tempo Gesù passò, in giorno di sabato, fra campi di grano e i suoi discepoli ebbero fame e cominciarono a cogliere delle spighe e a mangiarle. 2 Vedendo ciò, i farisei gli dissero: «Ecco, i tuoi discepoli stanno facendo quello che non è lecito fare di sabato».
3
Ma egli rispose loro: «Non avete letto quello che fece Davide, quando lui e i suoi compagni ebbero fame? 4 Egli entrò nella casa di Dio e mangiarono i pani dell’offerta, che né a lui né ai suoi compagni era lecito mangiare, ma ai soli sacerdoti. 5 O non avete letto nella Legge che nei giorni di sabato i sacerdoti nel tempio vìolano il sabato e tuttavia sono senza colpa? 6 Ora io vi dico che qui vi è uno più grande del tempio. 7 Se aveste compreso che cosa significhi: “Misericordia io voglio e non sacrifici”, non avreste condannato persone senza colpa. 8 Perché il Figlio dell’uomo è signore del sabato».

Intelligenza

I farisei ritengono intelligente usare l’intelligenza per scrivere la realtà.
Gesù rivela che è intelligente usare l’intelligenza per leggere la realtà.
I farisei ritengono intelligente usare l’intelligenza per stabilire arbitrariamente
ciò che è giusto e ciò che è sbagliato.
Gesù rivela che è intelligente usare l’intelligenza per crescere nella consapevolezza
e nella comprensione di ciò che avvantaggia la vita e di ciò che avvantaggia la morte,
guardando e leggendo la realtà.
I farisei ritengono intelligente usare l’intelligenza per emanare leggi,
per sancire il lecito e l’illecito, per decidere chi è colpevole e chi è innocente.
Gesù rivela che è intelligente usare l’intelligenza per comprendere
cosa veramente rende felice o infelice l’uomo.
I farisei ritengono intelligente usare l’intelligenza per sancire doveri,
per costringere a sacrifici, per ordinare repressioni, oppressioni,
per imporre obblighi, costrizioni, limitazioni.
Gesù rivela che è intelligente usare l’intelligenza per crescere nella consapevolezza
di cosa sia la misericordia, la compassione, il perdono.
I farisei ritengono intelligente usare l’intelligenza per attaccarsi
a pretestuosi cavilli legali, per generare oscuri sospetti,
per istigare dubbi pieni di pregiudizio, per mettere alla prova,
per guardare la vita con lo sguardo inquisitore.
Gesù rivela che è intelligente usare l’intelligenza per imparare a riconoscere e ad amare,
in modo grato e gioioso, la realtà della vita e la presenza stessa di Dio nella vita.
Gesù rivela ai suoi ascoltatori che non è per nulla intelligente
usare l’intelligenza per stabilire, con tanta precisione e accuratezza,
ciò che lecito e ciò che non è lecito, ciò che è legale e ciò che non è legale,
e non riuscire a riconoscere, con amore e infinita gratitudine, che colui che hanno davanti
è il Figlio di Dio, Yeshua, il Signore della vita, il Re dei re.