I farisei ritengono intelligente usare l’intelligenza per scrivere la realtà.
Gesù rivela che è intelligente usare l’intelligenza per leggere la realtà.
I farisei ritengono intelligente usare l’intelligenza per stabilire arbitrariamente
ciò che è giusto e ciò che è sbagliato.
Gesù rivela che è intelligente usare l’intelligenza per crescere nella consapevolezza
e nella comprensione di ciò che avvantaggia la vita e di ciò che avvantaggia la morte,
guardando e leggendo la realtà.
I farisei ritengono intelligente usare l’intelligenza per emanare leggi,
per sancire il lecito e l’illecito, per decidere chi è colpevole e chi è innocente.
Gesù rivela che è intelligente usare l’intelligenza per comprendere
cosa veramente rende felice o infelice l’uomo.
I farisei ritengono intelligente usare l’intelligenza per sancire doveri,
per costringere a sacrifici, per ordinare repressioni, oppressioni,
per imporre obblighi, costrizioni, limitazioni.
Gesù rivela che è intelligente usare l’intelligenza per crescere nella consapevolezza
di cosa sia la misericordia, la compassione, il perdono.
I farisei ritengono intelligente usare l’intelligenza per attaccarsi
a pretestuosi cavilli legali, per generare oscuri sospetti,
per istigare dubbi pieni di pregiudizio, per mettere alla prova,
per guardare la vita con lo sguardo inquisitore.
Gesù rivela che è intelligente usare l’intelligenza per imparare a riconoscere e ad amare,
in modo grato e gioioso, la realtà della vita e la presenza stessa di Dio nella vita.
Gesù rivela ai suoi ascoltatori che non è per nulla intelligente
usare l’intelligenza per stabilire, con tanta precisione e accuratezza,
ciò che lecito e ciò che non è lecito, ciò che è legale e ciò che non è legale,
e non riuscire a riconoscere, con amore e infinita gratitudine, che colui che hanno davanti
è il Figlio di Dio, Yeshua, il Signore della vita, il Re dei re.