Questa sezione presenta quotidianamente il Vangelo del Giorno accompagnato da una riflessione, insieme all'antifona e al Salmo corrispondente, che in alcuni particolari periodi dell’anno liturgico potranno essere musicati e cantati. Ogni giorno potrai vivere la Parola, leggerne il commento e scaricare tutto in formato PDF dalla sezione sinistra del sito.

Martedì 16 Luglio 2019

15a settimana del Tempo Ordinario

Parola del giorno
Èsodo 2,1-15; Salmo 68,3.14.30-31.33-34; Vangelo di Matteo 11,20-24

Salmo 68,3.14.30-31.33-34

Voi che cercate Dio, fatevi coraggio.
Oppure: Non nascondere il tuo volto al tuo servo, Signore.

3 Affondo in un abisso di fango,
non ho nessun sostegno;
sono caduto in acque profonde
e la corrente mi travolge.

14 Ma io rivolgo a te la mia preghiera,
Signore, nel tempo della benevolenza.
O Dio, nella tua grande bontà, rispondimi,
nella fedeltà della tua salvezza.

30 Io sono povero e sofferente:
la tua salvezza, Dio, mi ponga al sicuro.
31
Loderò il nome di Dio con un canto,
lo magnificherò con un ringraziamento.

33 Vedano i poveri e si rallegrino;
voi che cercate Dio, fatevi coraggio,
34
perché il Signore ascolta i miseri
e non disprezza i suoi che sono prigionieri.

Vangelo di Matteo 11,20-24

In quel tempo, Gesù 20 si mise a rimproverare le città nelle quali era avvenuta la maggior parte dei suoi prodigi, perché non si erano convertite: 21 «Guai a te, Corazìn! Guai a te, Betsàida! Perché, se a Tiro e a Sidone fossero avvenuti i prodigi che ci sono stati in mezzo a voi, già da tempo esse, vestite di sacco e cosparse di cenere, si sarebbero convertite. 22 Ebbene, io vi dico: nel giorno del giudizio, Tiro e Sidone saranno trattate meno duramente di voi.
23 E tu, Cafàrnao, sarai forse innalzata fino al cielo? Fino agli inferi precipiterai! Perché, se a Sòdoma fossero avvenuti i prodigi che ci sono stati in mezzo a te, oggi essa esisterebbe ancora! 24 Ebbene, io vi dico: nel giorno del giudizio, la terra di Sòdoma sarà trattata meno duramente di te!»

Vibrazioni

È utilizzabile per viaggiare un’automobile provvista di volante ma senza motore? No. È utilizzabile per viaggiare un’automobile provvista di motore ma senza volante? No. Per utilizzare correttamente un’automobile Per utilizzarla correttamente per viaggiare, l’automobile deve essere fornita di volante e di motore. Il volante fornisce la direzione, il motore fornisce la spinta. Il movimento dell’automobile è determinato dall’equilibrio tra le informazioni del volante e l’energia espressa dal motore. La sicurezza del viaggio e l’equilibrio del movimento dell’automobile sono assolutamente determinati, in ogni istante, dall’equilibrio tra le informazioni gestite dal volante e l’energia sviluppata dal motore. Informazioni ed energia devono sempre muoversi in grande equilibrio per avere un movimento equilibrato. La corretta informazione offerta dal volante all’automobile, nell’impostazione del volante in un tornante in montagna, se si accompagna a una scorretta spinta energetica del motore, cioè a una eccessiva velocità, produce un movimento pericoloso per la sopravvivenza, e il risultato ottenuto è non vitale. Così come non è vantaggiosa una corretta gestione dell’energia del motore, cioè una velocità corretta dell’automobile, se il volante fornisce informazioni che guidano il mezzo verso un burrone. L’energia del motore offre la spinta, le informazioni del volante determinano dove deve indirizzarsi questa spinta.
Tutto nel creato è vibrazione e il movimento della vibrazione è determinato da informazioni ed energia. La quantità e la qualità delle informazioni insieme alla quantità e alla qualità dell’energia definiscono matematicamente il tipo di vibrazione e, dunque, di movimento della vita. Come l’energia senza le informazioni è inutile e controproducente, così sono inutili, senza senso e significato le informazioni senza l’energia. Per perforare una lastra di ferro si può utilizzare con successo un trapano che abbia sufficiente forza e una punta da trapano adatta al materiale da perforare, ma a cosa serve un trapano senza un’adeguata punta da trapano? Oppure, a cosa serve una punta da trapano senza trapano? Allo stesso modo l’arciere, per scagliare la sua freccia, deve tendere con forza il suo arco e far scoccare la freccia, prendendo di mira il bersaglio che desidera colpire. Il risultato che l’arciere ottiene da un tiro con l’arco rispetto a un bersaglio è esattamente l’equilibrio che si crea tra l’energia di spinta espressa dal suo arco e la direzione scelta per la freccia, prendendo la mira. Ma a cosa potrebbe servire un arco senza frecce, oppure le frecce senza un arco? Energia e informazioni fanno la vibrazione e il movimento della vita. Ogni singolo individuo dell’umanità, con i suoi pensieri, scelte, decisioni, azioni, genera un certo tipo di vibrazione, perché ogni pensiero, scelta, decisione, azione comporta energia e informazioni. Ogni dialogo interiore spirituale è vibrazione spirituale, formata da energia e informazioni, che poi si trasforma in vibrazione psicoemotiva-neurologica, formata da energia e informazioni, che a sua volta si trasforma coerentemente in vibrazione fisica, corporea. Ogni individuo sceglie in ogni istante che vibrazione generare in sé e attorno a sé. La vibrazione che un individuo genera dentro sé e attorno a sé non è mai frutto del caso, del fato, degli accidenti, degli eventi, della fortuna o della sfortuna, ma è sempre, consapevolmente o meno, frutto di una scelta. Le vibrazioni di più individui si sommano ed entrano in risonanza generando una vibrazione più potente ed estesa, così potente ed estesa che è capace di elevare un gruppo umano verso un livello superiore di consapevolezza e di armonia, se sono vibrazioni di vita e di amore, o verso un livello inferiore di consapevolezza, se sono vibrazioni di morte e violenza. Gesù afferma una verità che non è ancora stata conosciuta dall’umanità. L’uomo sarà misurato con la misura con cui ha misurato, sia come individuo, sia come appartenente a un gruppo, a un popolo, a una generazione, a una città, a una nazione, a un impero. Sia come individuo, che come collettività, l’uomo genera vibrazioni che sono l’insieme di informazioni e energia, perciò sia come individuo, che come collettività, l’uomo verrà vagliato dalla vita secondo quello che alla vita avrà donato e alla vita avrà tolto. Il testo non concede dubbi: Gesù si mise a rimproverare le città nelle quali era avvenuta la maggior parte dei suoi prodigi, perché non si erano convertite: «Guai a te, Corazìn! Guai a te, Betsàida! Perché, se a Tiro e a Sidone fossero avvenuti i prodigi che ci sono stati in mezzo a voi, già da tempo esse, vestite di sacco e cosparse di cenere, si sarebbero convertite. Ebbene, io vi dico: nel giorno del giudizio, Tiro e Sidone saranno trattate meno duramente di voi. A ogni città, paese, nazione, civiltà, impero, collettività, generazione sarà chiesto conto delle vibrazioni che avrà generato lungo la sua esperienza terrena, sarà chiesto conto del tipo di vibrazioni che avrà sviluppato durante la sua esperienza terrena. Quando una città, un paese, una nazione, una civiltà, un impero, una collettività, una generazione, a causa delle vibrazioni mortali che genera, scende a livelli inferiori energetici, oltre la via di un potenziale ritorno, viene spazzata via dalla faccia della terra, perché, per la legge della risonanza, potrebbe innescare l’estinzione stessa della specie umana e della vita sulla terra. La città di Sodoma e i suoi abitanti avrebbero delle informazioni interessanti da raccontare alle città e alle nazioni di questa generazione riguardo a questa eventualità, l’eventualità di venire spazzati via dalla faccia della terra per aver generato e moltiplicato vibrazioni di morte e di violenza invece che di vita e di amore.