Questa sezione presenta quotidianamente il Vangelo del Giorno accompagnato da una riflessione, insieme all'antifona e al Salmo corrispondente, che in alcuni particolari periodi dell’anno liturgico potranno essere musicati e cantati. Ogni giorno potrai vivere la Parola, leggerne il commento e scaricare tutto in formato PDF dalla sezione sinistra del sito.

Martedì 9 Luglio 2019

14a settimana del Tempo Ordinario

Parola del giorno
Gènesi 32,23-33; Salmo 16,1-3b.6-8.15; Vangelo di Matteo 9,32-38

Salmo 16,1-3b.6-8.15

Nella giustizia, Signore, contemplerò il tuo volto.

1 Ascolta, Signore, la mia giusta causa,
sii attento al mio grido.
Porgi l’orecchio alla mia preghiera:
sulle mie labbra non c’è inganno.

2 Dal tuo volto venga per me il giudizio,
i tuoi occhi vedano la giustizia.
3 Saggia il mio cuore, scrutalo nella notte,
provami al fuoco: non troverai malizia.

6 Io t’invoco poiché tu mi rispondi, o Dio;
tendi a me l’orecchio, ascolta le mie parole,
7 mostrami i prodigi della tua misericordia,
tu che salvi dai nemici chi si affida alla tua destra.

8 Custodiscimi come pupilla degli occhi,
all’ombra delle tue ali nascondimi,
15 Io nella giustizia contemplerò il tuo volto,
al risveglio mi sazierò della tua immagine.

Vangelo di Matteo 9,32-38

In quel tempo, 32 presentarono a Gesù un muto indemoniato. 33 E dopo che il demonio fu scacciato, quel muto cominciò a parlare. E le folle, prese da stupore, dicevano: «Non si è mai vista una cosa simile in Israele!» 34 Ma i farisei dicevano: «Egli scaccia i demòni per opera del principe dei demòni».
35
Gesù percorreva tutte le città e i villaggi, insegnando nelle loro sinagoghe, annunciando il vangelo del Regno e guarendo ogni malattia e ogni infermità. 36 Vedendo le folle, ne sentì compassione, perché erano stanche e sfinite come pecore che non hanno pastore.
37
Allora disse ai suoi discepoli: «La messe è abbondante, ma sono pochi gli operai!
38
Pregate dunque il signore della messe, perché mandi operai nella sua messe!»

Figli

A chi può dar fastidio Gesù che libera l’uomo dal demonio? Ai figli della luce o ai figli della tenebra? A chi può essere d’intralcio Gesù che scaccia i demoni dal cuore della gente? Ai figli della luce o ai figli della tenebra? A chi può recare danno Gesù che scioglie l’uomo dalle catene del diavolo? Ai figli della luce o ai figli della tenebra? A chi può portare rovina Gesù che zittisce e scaccia i demoni? Ai figli della luce o ai figli della tenebra? A chi può essere di ostacolo Gesù che spazza via il demonio dalla terra? Ai figli della luce o ai figli della tenebra? Chi può avere interesse a screditare Gesù? I figli della vita o i figli della morte? A chi può far piacere calunniare, denigrare, infangare, infamare, diffamare Gesù?  Ai figli della vita o ai figli della morte?
Almeno la gente, davanti alle opere meravigliose di Gesù, si lascia invadere dallo stupore e dalla meraviglia. Almeno la gente, nella sua semplicità, si rende conto che nelle azioni e nelle parole di Gesù c’è qualcosa di inaudito, inedito, divino. È consapevole, per quel che può, del fatto che non è mai successo qualcosa del genere prima di Gesù, e afferma: Non si è mai vista una cosa simile in Israele. E i farisei? I farisei, scrupolosi conoscitori della Parola di Dio, integerrimi moralisti, osservanti della legge, diligenti seguaci dei principi della religione, come reagiscono di fronte a Gesù? Reagiscono dicendo: Egli scaccia i demòni per opera del principe dei demòni. A chi appartengono i farisei? A chi appartiene la loro religione? Di chi sono figli i farisei, i dirigenti del popolo, i capi dei sacerdoti che bestemmiano contro Gesù, che lo accusano di essere un demonio, che affamano il popolo, lo tengono nell’ignoranza, lo derubano di dignità e nobiltà, lo riducono come un branco di pecore stanche e sfinite, pecore allo sbando, senza pastore? Sono figli della luce o della tenebra? Per chi stanno lavorando i farisei, i dirigenti del popolo, i capi dei sacerdoti che, invece di guidare con sapienza e amore il popolo di Dio, lo hanno ridotto in miseria, schiavizzandolo in ogni modo? Per il regno di Dio o per il regno di Satana?
Nonostante le calunnie, le diffamazioni, le accuse, le polemiche, Gesù non si è fermato, non ha cambiato strada, non ha lasciato ad altri il suo divino compito, non ha raffreddato il suo amore per l’umanità, e, infatti, anche dopo essere stato colpito da tanto crudele, oscena, stupidità, Gesù vedendo le folle, ne sentì compassione, perché erano stanche e sfinite come pecore che non hanno pastore.