Questa sezione presenta quotidianamente il Vangelo del Giorno accompagnato da una riflessione, insieme all'antifona e al Salmo corrispondente, che in alcuni particolari periodi dell’anno liturgico potranno essere musicati e cantati. Ogni giorno potrai vivere la Parola, leggerne il commento e scaricare tutto in formato PDF dalla sezione sinistra del sito.

Giovedì 4 Luglio 2019

13a settimana del Tempo Ordinario

Parola del giorno
Gènesi 22,1-19; Salmo 114,1-6.8-9; Vangelo di Matteo 9,1-8

Salmo 114,1-6.8-9

Camminerò alla presenza del Signore nella terra dei viventi.

1 Amo il Signore, perché ascolta
il grido della mia preghiera.
2
Verso di me ha teso l’orecchio
nel giorno in cui lo invocavo.

3 Mi stringevano funi di morte,
ero preso nei lacci degli inferi,
ero preso da tristezza e angoscia.
4 Allora ho invocato il nome del Signore:
«Ti prego, liberami, Signore».

5 Pietoso e giusto è il Signore,
il nostro Dio è misericordioso.
6 Il Signore protegge i piccoli:
ero misero ed egli mi ha salvato.

8 Sì, hai liberato la mia vita dalla morte,
i miei occhi dalle lacrime,
i miei piedi dalla caduta.
9 Io camminerò alla presenza del Signore
nella terra dei viventi.

Questo salmo può essere cantato utilizzando la melodia di CAMMINERÒ
 

Vangelo di Matteo 9,1-8

In quel tempo, 1 salito su una barca, Gesù passò all’altra riva e giunse nella sua città. 2 Ed ecco, gli portavano un paralitico disteso su un letto. Gesù, vedendo la loro fede, disse al paralitico: «Coraggio, figlio, ti sono perdonati i peccati».
3
Allora alcuni scribi dissero fra sé: «Costui bestemmia». 4 Ma Gesù, conoscendo i loro pensieri, disse: «Perché pensate cose malvagie nel vostro cuore? 5 Che cosa infatti è più facile: dire “Ti sono perdonati i peccati”, oppure dire “Àlzati e cammina”? 6 Ma, perché sappiate che il Figlio dell’uomo ha il potere sulla terra di perdonare i peccati: Àlzati - disse allora al paralitico -, prendi il tuo letto e va’ a casa tua». 7 Ed egli si alzò e andò a casa sua. 8 Le folle, vedendo questo, furono prese da timore e resero gloria a Dio che aveva dato un tale potere agli uomini.

Paralisi

È quello che ha spinto l’uomo a separarsi da Dio nella terra dell’Eden. È all’origine della separazione dell’uomo dal suo vero io divino, dalla sua essenza spirituale. È all’origine della separazione dell’uomo dagli altri uomini, dalla natura, dalla vita. È all’origine di tutte le separazioni dell’uomo nel mondo, delle sue relazioni, degli affetti, dei rapporti interpersonali. È all’origine di ogni possibile dissociazione dell’uomo da se stesso e da Dio, all’origine di ogni forma di decentramento intellettuale e spirituale. Niente al mondo è così potente ed efficace per disconnettere l’uomo dalla vita, dall’unità, dalla verità, dalla bellezza, dal benessere, dalla gioia. È il principio, la causa, l’origine di ogni forma di schizofrenia mentale e spirituale. È all’origine di tutti i mali e di tutte le sofferenze, della paura e della violenza che devastano l’uomo come individuo e come collettività dall’inizio dei tempi.
È all’origine di ogni guerra, saccheggio, crudeltà, tortura. È all’origine di ogni razzismo, ingiustizia, schiavitù, discriminazione, segregazione. Produce, governa, gestisce, ordina, sostiene e guida ogni forma di intolleranza, fanatismo, faziosità, settarismo, estremismo, esasperazione, intransigenza. È la matrice dell’idolatria, del pregiudizio, dell’ignoranza, della stupidità, della superstizione, dell’idiozia e di ogni sorta di perversione. È la causa di tutte le fissazioni mentali, di ogni psichismo inferiore e compulsivo, di ogni fobia, forma di panico, depressione, delirio, ossessione, mania, paranoia. Avvelena le intenzioni, distorce le idee, rende stupidi i ragionamenti, intossica i desideri, sfibra i propositi, stronca la passione, massacra la gioia, polverizza la felicità. Frantuma la fiducia in se stessi, annienta la fiducia riposta negli altri, esaurisce la fiducia nella vita, cancella la fiducia in Dio. Abbatte l’amore, disintegra la gratitudine, uccide la gratuità. È l’opposto del perdono e rende impossibile la misericordia. È la negazione della comprensione e raggela ogni forma di dialogo e ogni possibile condivisione. È la vera, sola, unica, esclusiva, possibile, reale malattia di cui si può ammalare l’uomo. È l’unico morbo che può colpire l’uomo nella sua essenza, l’unico virus che può appestarlo contemporaneamente nella sua dimensione spirituale, psichica e fisica e paralizzarlo. È la malattia integrale perché conduce alla paralisi integrale dell’uomo. È la malattia globale perché genera la paralisi globale dell’umanità. È capillare quanto contagiosa. È l’unica paralisi che colpisce l’uomo indistintamente e in modo trasversale rispetto alla sua appartenenza alle religioni, alla sua età, al sesso, alla cultura, al tempo storico e alla sua dislocazione geografica. È all’origine di tutte le malattie e di tutte le forme di paralisi fisica, psichica, emotiva. È all’origine di tutte le disarmonie e distorsioni spirituali dell’uomo. È la malattia dell’uomo e, al tempo stesso, la sua droga prediletta. È la droga più ricercata dell’uomo, è in assoluto la più potente e letale che esista, capace di creare una dipendenza psichica ed emotiva devastante. Niente al mondo crea nell’essere umano una dipendenza così invincibile e feroce, dipendenza dal pettegolezzo, dalla calunnia, dal giudizio, dalla chiacchiera maldicente, dalla malignità, dalla maldicenza, dall’indiscrezione, dalla diceria, dalla diffamazione. Inquina l’intelligenza fino a farla ammalare completamente, contamina lo spirito fino a renderlo muto e cieco, infetta il corpo fino a farlo marcire. È una malattia invalidante e paralizzante che non conoscerà cura, fino a quando l’uomo non si renderà  consapevole di esserne stato contagiato e infetto. È il male per eccellenza, perpetrato sotto il sole per difendere la libertà, la giustizia, l’onore, la dignità, la pace, la fratellanza, il progresso. È il male nella sua forma pura e mortale ed è onorato dall’uomo più di Dio, difeso più della vita, amato più della felicità.
Cos’è? Gesù lo esprime così: Perché pensate cose malvagie nel vostro cuore? Pensare male è il male. Pensare male è l’origine del male e di tutti i mali. Pensare male nella mente e nel cuore è il male nella sua forma più potente e funzionale. Istigato da Satana, l’uomo ha iniziato a pensare male di Dio, poi ha pensato male di se stesso, dei propri simili, della natura, della vita, di tutto. Ma perché a Satana interessa così tanto che l’uomo pensi male di Dio, di se stesso, degli altri, della vita? Forse perché così l’uomo arrivi a distruggere tutto e ogni cosa? Sì, certo ma c’è un motivo più infido e sottile. Satana sa che quando l’uomo sarà persuaso che è giusto, sano, morale, santo, segno di intelligenza e maturità pensare male di se stesso, degli altri, di Dio, allora sarà pronto a pensare bene di Satana, sarà pronto ad adorarlo e a celebrarlo. Questo è lo scopo di Satana: essere adorato dall’uomo.
Pensare male è la più grande tentazione dell’uomo. Pensare male nella mente e nel cuore è già adorare e celebrare Satana, anche senza saperlo. Il processo del pensare male può essere un processo impercettibile, inconscio, ma è sempre, sempre, sempre, immancabilmente un processo scelto e voluto. Pensare male è la malattia, è la paralisi, il peccato, lo sbaglio di mira da cui Gesù, Yeshua, è venuto, con amore e dolcezza, a guarire l’umanità.