Questa sezione presenta quotidianamente il Vangelo del Giorno accompagnato da una riflessione, insieme all'antifona e al Salmo corrispondente, che in alcuni particolari periodi dell’anno liturgico potranno essere musicati e cantati. Ogni giorno potrai vivere la Parola, leggerne il commento e scaricare tutto in formato PDF dalla sezione sinistra del sito.

Sabato 29 Giugno 2019

Santi Pietro e Paolo, apostoli

Parola del giorno
Atti degli Apostoli 12,1-11; Salmo 33,2-9; Seconda lettera a Timòteo 4,6-8.17-18; Vangelo di Matteo 16,13-19

Salmo 33,2-9

Il povero grida e il Signore lo ascolta.
Oppure: Alleluia, alleluia, alleluia.

2 Benedirò il Signore in ogni tempo,
sulla mia bocca sempre la sua lode.
3 Io mi glorio nel Signore:
i poveri ascoltino e si rallegrino.

4 Magnificate con me il Signore,
esaltiamo insieme il suo nome.
5 Ho cercato il Signore: mi ha risposto
e da ogni mia paura mi ha liberato.

6 Guardate a lui e sarete raggianti,
i vostri volti non dovranno arrossire.
7 Questo povero grida e il Signore lo ascolta,
lo salva da tutte le sue angosce.

8 L’angelo del Signore si accampa
attorno a quelli che lo temono, e li libera.
9 Gustate e vedete com’è buono il Signore;
beato l’uomo che in lui si rifugia.

Vangelo di Matteo 16,13-19

In quel tempo, 13 Gesù, giunto nella regione di Cesarèa di Filippo, domandò ai suoi discepoli: «La gente, chi dice che sia il Figlio dell’uomo?» 14 Risposero: «Alcuni dicono Giovanni il Battista, altri Elia, altri Geremia o qualcuno dei profeti».
15
Disse loro: «Ma voi, chi dite che io sia?» 16 Rispose Simon Pietro: «Tu sei il Cristo, il Figlio del Dio vivente».
17
E Gesù gli disse: «Beato sei tu, Simone, figlio di Giona, perché né carne né sangue te lo hanno rivelato, ma il Padre mio che è nei cieli. 18 E io a te dico: tu sei Pietro e su questa pietra edificherò la mia Chiesa e le potenze degli inferi non prevarranno su di essa. 19 A te darò le chiavi del regno dei cieli: tutto ciò che legherai sulla terra sarà legato nei cieli, e tutto ciò che scioglierai sulla terra sarà sciolto nei cieli».

Chiesa

Gesù afferma: tu sei Pietro e su questa pietra edificherò la mia Chiesa e le potenze degli inferi non prevarranno su di essa. Gesù decide di edificare la sua chiesa, la comunità dei suoi amici, sulla persona di Pietro, e non perché Pietro sia migliore degli altri, o perché sia santo, perfetto, ma perché Pietro si è lasciato ispirare e rapire dalla luce e dalla potenza della rivelazione del Padre celeste. In questo sta la felicità, la beatitudine di Pietro, nell’essersi lasciato ispirare non dalla mente, dalle convenzioni e convinzioni umane, ma dalla rivelazione del Padre celeste: perché né carne né sangue te lo hanno rivelato [greco: apokalýpto], ma il Padre mio che è nei cieli. La chiesa è la chiesa di Gesù solo e unicamente se coloro che la compongono e la guidano si lasciano continuamente riempire e condurre dalla rivelazione del Padre celeste. La chiesa di Gesù, la chiesa che è onorata di essere guidata e illuminata dalla rivelazione del Padre celeste, è una chiesa che a sua volta è sorgente di rivelazione e illuminazione per tutta l’umanità, per il bene e la felicità di tutta l’umanità. Il verbo greco apokalýptoformato da apò, “a partire da, muovere da”, e kalýpto, “nascondo, copro, ricopro, celo, velo” significa “svelo, rivelo, scopro, manifesto, faccio conoscere”. Il significato letterale è “togliere il velo”. Il compito della chiesa di Gesù è togliere il velo, aprire l’umanità alla conoscenza del Padre celeste, così che il Padre celeste possa offrire all’uomo la sua rivelazione. L’uomo che si lascia guidare e illuminare dalla rivelazione del Padre celeste non ha più bisogno di affidare la propria vita all’oracolo di turno, alla stregoneria, alla magia, all’astrologia, alle culture e alle ideologie umane, ai poteri e alle religioni umani.
Quando la chiesa di Gesù non è più sostenuta e guidata dalla rivelazione del Padre celeste, allora non è più la chiesa di Gesù, diventa la chiesa di Pietro, la chiesa unicamente dell’uomo, la chiesa al servizio del nemico di Gesù, di Satana, perché,  perdendo o rifiutando la rivelazione del Padre celeste, alla chiesa di Pietro non resta che affidarsi e farsi guidare dalla carne e dal sangue, cioè da tutto ciò che questi simboli rappresentano: sete di dominio, sistemi di potere, ricchezza, predominio, avidità, amor di supremazia, vanità, ambizione, competizione. Gesù assicura: le potenze degli inferi – letteralmente: le porte del mondo della morte non prevarranno su di essa, sulla chiesa di Gesù. Sono parole tanto inquietanti quanto rasserenanti. Inquietanti, perché con queste parole Gesù afferma che le potenze degli inferi, governate da Satana, non solo proveranno ad aggredire e distruggere la chiesa di Gesù, ma, in parte, anche ci riusciranno. Satana riuscirà nel suo disegno di far sedere uno dei suoi figli prediletti sulla sedia di Pietro, per guidare la chiesa secondo i propri progetti, ingannare i discepoli di Gesù fino a spingerli a cancellare dalla chiesa l’Eucaristia e a desostanziare il messaggio del vangelo, e, attraverso la chiesa, sposata ai poteri forti della terra, governare il mondo intero verso la tenebra e la distruzione. Realmente la chiesa di Pietro sta implodendo velocissimamente e miseramente. Ma Satana non riuscirà a completare la sua opera, le porte del mondo della morte non riusciranno a piegare completamente la chiesa fino a dissolverla. Gesù lo assicura con parole altamente rasserenanti: non prevarranno su di essa. Perché? Perché Satana può distruggere la chiesa di Pietro, può polverizzarla da dentro, ma non può nulla contro la chiesa di Gesù. Il giorno che Gesù ha affidato la sua chiesa a Pietro e ai discepoli, Gesù è stato chiaro, chiarissimo: E io a te dico: tu sei Pietro e su questa pietra edificherò la mia Chiesa. Gesù affida la sua chiesa a Pietro ma la chiesa non è di Pietro, non è mai stata un solo secondo di Pietro, né mai lo sarà. Anzi proprio quando Pietro e compagni, lungo la storia, hanno creduto che la chiesa fosse di loro proprietà e possedimento, quelli sono stati i momenti in cui Satana è potuto entrare, insediarsi e radicarsi facilmente nella chiesa. La chiesa non è di Pietro, è di Gesù, del Santo Paraclito e del Padre celeste, e Satana, se anche può distruggere la chiesa di Pietro, non può certo distruggere la chiesa di Gesù.
Tempi terribili per la chiesa di Pietro, per gli uomini e le donne della chiesa di Pietro. Tempi meravigliosi per i discepoli della chiesa di Gesù, tempi di radiosa evoluzione e appassionato rinnovamento.