Questa sezione presenta quotidianamente il Vangelo del Giorno accompagnato da una riflessione, insieme all'antifona e al Salmo corrispondente, che in alcuni particolari periodi dell’anno liturgico potranno essere musicati e cantati. Ogni giorno potrai vivere la Parola, leggerne il commento e scaricare tutto in formato PDF dalla sezione sinistra del sito.

Lunedì 17 Giugno 2019

11a settimana del tempo Ordinario

Parola del giorno
Seconda lettera ai Corìnzi 6,1-10; Salmo 97,1-4; Vangelo di Matteo 5,38-42

Il Signore ha rivelato

Salmo 97,1-4

Il Signore ha rivelato ai popoli la sua giustizia.

1 Cantate al Signore un canto nuovo,
perché ha compiuto meraviglie.
Gli ha dato vittoria la sua destra
e il suo braccio santo.

2 Il Signore ha fatto conoscere la sua salvezza,
agli occhi delle genti ha rivelato la sua giustizia.
3
Egli si è ricordato del suo amore,
della sua fedeltà alla casa d'Israele.

Tutti i confini della terra hanno veduto
la vittoria del nostro Dio.
4
Acclami il Signore tutta la terra,
gridate, esultate, cantate inni!

Vangelo di Matteo 5,38-42

In quel tempo, Gesù disse ai suoi discepoli: 38 «Avete inteso che fu detto: “Occhio per occhio” e “dente per dente”. 39 Ma io vi dico di non opporvi al malvagio; anzi, se uno ti dà uno schiaffo sulla guancia destra, tu pórgigli anche l’altra, 40 e a chi vuole portarti in tribunale e toglierti la tunica, tu lascia anche il mantello. 41 E se uno ti costringerà ad accompagnarlo per un miglio, tu con lui fanne due. 42 Da’ a chi ti chiede, e a chi desidera da te un prestito non voltare le spalle».

Poneròs

Il malvagio, poneròs, così lo chiama il testo greco, esiste, c’è, e non si tratta del male in generale, di un concetto astratto di male, ma di un essere ben preciso. Nell’Antico e nel Nuovo Testamento, poneròs indica tutto ciò che si oppone alla volontà di Dio e al vangelo di Gesù, indica l’Avversario, il Nemico per eccellenza, il Maligno, il male, il cattivo, il diavolo, Satana. È quindi un’entità ben precisa e definita verso cui Gesù vieta categoricamente di opporsi, di mettersi in stato di resistenza. Perché?
Il malvagio è servo del Maligno, obbedisce al Maligno, riconosce come suo signore solo il Maligno. Lo scopo finale del Maligno non è usare il malvagio per compiere il male ma, attraverso la pressione e la violenza del malvagio, spingere chi non è malvagio a diventare malvagio per combattere il malvagio. I malvagi hanno un ordine ben preciso da parte del loro signore, il Maligno, usare la loro malvagità per costringere altri a reagire alla loro malvagità con la malvagità, hanno l’ordine di generare altri malvagi attraverso la loro malvagità. Quando una persona non malvagia si oppone al malvagio, è costretta a chiedere aiuto, forza, sostegno ai demoni, a usare la forza del male per diventare malvagia a sua volta e, in un istante, non c’è più solo un malvagio, un solo servitore del Maligno, ma ce ne sono due. Il malvagio si nutre del male, non del male che compie, ma di quello che riesce a far compiere agli altri sotto la pressione e la spinta della sua devastante aggressività ed esasperante violenza. Il malvagio si sfama del male, non del male che riesce a sprigionare dal proprio cuore ma di quello che riesce a far sprigionare dal cuore degli altri. Il vero piacere del malvagio non è compiere il male, ma riuscire a mettere l’uomo sotto una pressione tale da non lasciargli altra via che l’opposizione e dunque la via del male. Il malvagio non è solo colui che serve il male e compie il male, ma è colui che apre agli altri la via del male come l’unica via di fuga e l’unica risoluzione dei problemi. Il Maligno, attraverso i malvagi suoi servi, istiga l’uomo al male, spingendolo a combattere il male, cosicché generi altro male e il male si propaghi.
Il malvagio ti percuote giorno e notte, perché il suo scopo è spingerti a intraprendere la strada dell’opposizione e a rispondere al male con altro male. Il malvagio cerca di toglierti e sottrarti ciò che hai, ciò di cui hai bisogno, ciò che ami, così che ti arrabbi e non vedi altra strada possibile che entrare in opposizione in nome della giustizia, della verità, della legge. È così che le persone non malvagie diventano malvagie in nome della giustizia, della verità, della legge. Il malvagio fa di tutto perché tu ti spaventi, ti impaurisci, ti senti costretto e obbligato e così entri in opposizione, ti ribelli e ti blocchi nella via del male.
Il malvagio più pericoloso è chi ti usa violenza per costringerti al male della violenza. Il malvagio più subdolo è colui che, per impedirti di compiere il male, usa il controllo e il dominio e ti sottopone a una pressione tale da non lasciarti altra via di fuga che rispondere a tanta sottomissione con l’opposizione-male. E così il malvagio più ipocrita, per liberarti dal male, ti stringe in catene e ti rinchiude in carcere, e, per difendere la verità, diventa inquisitore e tortura i suoi simili. Così il malvagio più perverso, per onorare Dio e la religione, sottomette e opprime i suoi fratelli. Così il malvagio più comune educa al dovere e non all’amore, alla disciplina e non alla gioia, al giudizio e non alla comprensione, alla legge e non alla misericordia.
Gesù è chiaro: Ma io vi dico di non opporvi al malvagio. Perché la non-opposizione non genera altro male e altra malvagità, perché la non-opposizione è la via dell’amore, è la via di Dio.