Questa sezione presenta quotidianamente il Vangelo del Giorno accompagnato da una riflessione, insieme all'antifona e al Salmo corrispondente, che in alcuni particolari periodi dell’anno liturgico potranno essere musicati e cantati. Ogni giorno potrai vivere la Parola, leggerne il commento e scaricare tutto in formato PDF dalla sezione sinistra del sito.

Giovedì 23 Maggio 2019

5a settimana di Pasqua

Parola del giorno
Atti degli Apostoli 15,7-21; Salmo 95,1-3.10; Vangelo di Giovanni 15,9-11

Salmo 95,1-3.10.10-13

Ecco, il nostro Dio viene con potenza.

1 Cantate al Signore un canto nuovo,
cantate al Signore, uomini di tutta la terra.
2
Cantate al Signore, benedite il suo nome,
annunciate di giorno in giorno la sua salvezza.

3 In mezzo alle genti narrate la sua gloria,
a tutti i popoli dite le sue meraviglie.
10
Dite tra le genti: «Il Signore regna!»
Egli giudica i popoli con rettitudine.

11 Gioiscano i cieli, esulti la terra,
risuoni il mare e quanto racchiude;
12
sia in festa la campagna e quanto contiene,
acclamino tutti gli alberi della foresta.

Esultino 13 davanti al Signore che viene:
sì, egli viene a giudicare la terra;
giudicherà il mondo con giustizia
e nella sua fedeltà i popoli.

Vangelo di Giovanni 15,9-11

In quel tempo, disse Gesù ai suoi discepoli: 9 «Come il Padre ha amato me, anche io ho amato voi. Rimanete nel mio amore. 10 Se osserverete i miei comandamenti, rimarrete nel mio amore, come io ho osservato i comandamenti del Padre mio e rimango nel suo amore. 11 Vi ho detto queste cose perché la mia gioia sia in voi e la vostra gioia sia piena».

Energia

L’energia necessaria al funzionamento di un essere umano deriva da un adeguato rifornimento energetico, e viene ricavata dalle molecole presenti negli elementi, nell’acqua e nell’aria. Un uomo ricava l’energia che gli è indispensabile per vivere respirando, bevendo, mangiando.
Per vivere, l’uomo deve saper respirare, bere, mangiare. Ma a cosa può servire saper respirare, se non c’è aria, mangiare, se non c’è cibo, bere, se non ci sono acqua né altri liquidi? Se un uomo viene rinchiuso in una stanza priva di aria, acqua e cibo, anche se sa respirare, bere, mangiare, non può sopravvivere. Se un uomo non rimane in contatto con aria, acqua e cibo, è un uomo morto. L’uomo, per vivere, non solo deve respirare, bere, mangiare, ma deve rimanere immerso, deve restare in contatto con gli elementi che gli forniscono energia, la sua energia dedicata. Come è indispensabile per tutti gli esseri viventi restare immersi nell’ambiente energetico a loro dedicato per vivere, così è altrettanto indispensabile che gli esseri viventi, pur alimentandosi e assorbendo energia dal loro ambiente energetico, mantengano questo ambiente energetico sano, integro, pulito, in armonia. Non c’è nulla di più stupido e letale per un uomo che inquinare, deteriorare, danneggiare, degradare, alterare l’ambiente energetico in cui deve indispensabilmente rimanere immerso per sopravvivere. Quando un uomo danneggia, inquina, deteriora l’ambiente energetico da cui deve assorbire energia per il funzionamento di tutta la sua persona e della vita stessa, entra prima in uno stato di squilibrio ipoenergetico, poi in uno stato di alterazione tossica che lo fa degenerare e lo disassa completamente rispetto alla vita, nelle tre dimensioni del pneuma, della psiche e del soma, fino alla totale disconnessione con la vita e alla necrosi. Per l’uomo, per la propria sopravvivenza e vita, è sia indispensabile rimanere immerso nel proprio ambiente energetico, quanto avere massima cura del proprio ambiente vitale, proteggendolo da inquinanti, agenti tossici e velenosi, energie disgreganti e infettanti.  
Quando Gesù parla agli uomini della sua Parola, ne parla esattamente come si può parlare dell’ambiente più energetico, vitale, prezioso per l’umanità. Gesù non parla della sua Parola come di una religione da abbracciare, una morale da seguire, un’ideologia da sposare, ma come dell’ambiente energetico supremo per l’alimentazione più perfetta, corretta, piena, potentemente energetica per l’uomo. Gesù parla della sua Parola come del solo ambiente energetico dedicato che può alimentare l’uomo per il suo funzionamento completo e armonioso. A coloro che tra gli uomini desiderano essere felici, vivere in pace, nel pieno benessere, sani, creativi, liberi, intelligenti, sapienti, amanti, Gesù propone di vivere la Parola del vangelo, di custodire le procedure del vangelo e rimanere completamente e costantemente immersi in esse.
Proprio di questo parla Gesù quando, rispondendo al diavolo durante i giorni della tentazione, risponde citando la Parola di Dio e dice: Non di pane soltanto vivrà l'uomo, ma di ogni parola che proviene dalla bocca di Dio. La parola di Gesù e le procedure di vita inscritte nel vangelo sono il vero ambiente energetico dell’uomo, sono il vero asse vitale ed energetico della vita. Attraverso la Parola di Gesù, Dio Padre ha creato i multiversi e tutte le creature, non ha creato morali, religioni, leggi, dogmi, confessioni devozionali. La Parola di Gesù e le procedure di vita inscritte nel vangelo sono la Via, sono cioè quel modo certo dell’amore, quel certo modo di fare le cose e di essere con amore, che favorisce il benessere e la felicità. La Parola di Gesù e le procedure di vita inscritte nel vangelo sono la Verità, sono cioè la mappa, la fonte della conoscenza, la chiave del funzionamento di tutto ciò che esiste. La Parola di Gesù e le procedure di vita inscritte nel vangelo sono la Vita, sono cioè l’energia stessa che genera e sostiene la vita in tutta la vita, ovunque e per sempre. Per questo, quando l’uomo non si alimenta più della Parola di Gesù e delle procedure di vita inscritte nel vangelo, si assicura una vita nella miseria, nella paura, nel degrado, nell’inedia. Per questo, quando l’uomo non si alimenta più della Parola di Gesù e delle procedure di vita inscritte nel vangelo, si assicura una vita nel totale inquinamento dell’ecosistema, di ipnosi intellettuale e di desostanziamento spirituale.
Ecco perché il testo del vangelo dice letteralmente: se le procedure di me custodite persisterete nel mio amore. Non è scritto “osservate” – come riporta la traduzione ufficiale – nel senso di “rispettate, fate, eseguite, ubbidite”, bensì “proteggete, salvaguardate, fate la guardia, curate”. Il verbo greco usato è terèo, “sorveglio, proteggo, faccio la guardia, mi prendo cura”. Quello che Gesù chiede ai suoi amici è un lavoro di sorveglianza rispetto alle procedure evangeliche, perché qualcuno non le porti via, non le cambi, non le deformi, non le distorca, non le sporchi, non le inquini.
Avere cura, salvaguardare le procedure del vangelo è l’unico modo per rimanere stabilmente immersi nell’ambiente energetico più potente e meraviglioso che esista, l’amore di Gesù. Il verbo del “persistere” usato nel testo greco è mèno, che significa “resistere, restare saldi, rimanere fermi e saldi”. Gesù rivela ai suoi amici che avere cura, salvaguardare, seguire, aderire alle procedure evangeliche è l’unico modo per rimanere centrati energeticamente nell’amore di Dio, nell’ambiente energetico che ha dato origine alla vita e che la vita sostiene. Trattare con cura suprema, salvaguardare e preservare con intelligenza e amore le procedure di vita inscritte nel vangelo, e dunque rimanervi immersi, è il primo e più grande, gioioso compito che Gesù ha dato alla generazione che è venuto a visitare nei giorni della sua incarnazione. Questo il compito della nuova generazione che sta nascendo per opera dello Spirito Paraclito, la generazione dello Spirito Paraclito che dovrà sostituire questa generazione presente, fatta di individui inerti e omicidi. Come nei giorni dell’Incarnazione del Signore sulla terra, così nei giorni della nascita della nuova generazione dello Spirito le comete segneranno il cielo di giorno e di notte.