Non noi abbiamo scelto l’amore ma l’amore ha scelto noi.
Ogni volta che giudichiamo, accusiamo i fratelli, vogliamo possederli, dominarli,
togliere loro spazio e libertà,
è come se dicessimo all’amore di non volere più essere scelti da lui.
Non noi abbiamo scelto la vita, ma la vita ha scelto noi.
Ogni volta che abusiamo della vita, inquiniamo le risorse della terra,
deprediamo i popoli del loro benessere, generiamo ingiustizia e miseria,
è come se dicessimo alla vita di non volere più essere scelti da lei.
Non noi abbiamo scelto la gioia, ma la gioia ha scelto noi.
Ogni volta che manchiamo di gratitudine, di gratuità, facciamo pensieri oscuri,
senza fede, senza compassione e misericordia, e viviamo vanità e avidità,
è come se dicessimo alla gioia di non volere più essere scelti da lei.
Non noi abbiamo scelto il compito, ma il compito ha scelto noi.
Ogni volta che manchiamo di passione, di consapevolezza, viviamo indifferenza,
inerzia, freddezza, pigrizia, ambizione e conflitto,
è come se dicessimo al compito di non volere più essere scelti da lui.
Non noi abbiamo scelto Dio, ma Dio ha scelto noi.
Ogni volta che pensiamo male di Dio, deridiamo lo Spirito,
ridicolizziamo la parola di Gesù, malediciamo la vita,
è come se dicessimo a Dio di non volere più essere scelti da lui.
Siamo stati scelti.
Il fatto di essere stati scelti da Dio
può essere vissuto come il più grande degli onori,
la fonte stessa della gratitudine e della gratuità,
oppure come la più grande ferita all’orgoglio,
la fonte stessa della sfida e della rivolta.
Satana lo sa bene.