Questa sezione presenta quotidianamente il Vangelo del Giorno accompagnato da una riflessione, insieme all'antifona e al Salmo corrispondente, che in alcuni particolari periodi dell’anno liturgico potranno essere musicati e cantati. Ogni giorno potrai vivere la Parola, leggerne il commento e scaricare tutto in formato PDF dalla sezione sinistra del sito.

Lunedì 13 Maggio 2019

4a settimana di Pasqua – Anno C

Parola del giorno
Atti degli Apostoli 11,1-18; Salmo 41,2-3; 42,3-4; Vangelo di Giovanni 10,1-10

Salmo 41,2-3; 42,3-4

L’anima mia ha sete di Dio, del Dio vivente.

2 Come la cerva anela ai corsi d’acqua,
così l’anima mia anela a te, o Dio.
3 L’anima mia ha sete di Dio, del Dio vivente:
quando verrò e vedrò il volto di Dio?

42,3 Manda la tua luce e la tua verità:
siano esse a guidarmi,
mi conducano alla tua santa montagna,
alla tua dimora.

4 Verrò all’altare di Dio,
a Dio, mia gioiosa esultanza.
A te canterò sulla cetra,
Dio, Dio mio.

Vangelo di Giovanni 10,1-10

In quel tempo Gesù disse: 1 «In verità, in verità io vi dico: chi non entra nel recinto delle pecore dalla porta, ma vi sale da un’altra parte, è un ladro e un brigante. 2 Chi invece entra dalla porta, è pastore delle pecore. 3 Il guardiano gli apre e le pecore ascoltano la sua voce: egli chiama le sue pecore, ciascuna per nome, e le conduce fuori. 4 E quando ha spinto fuori tutte le sue pecore, cammina davanti a esse, e le pecore lo seguono perché conoscono la sua voce. 5 Un estraneo invece non lo seguiranno, ma fuggiranno via da lui, perché non conoscono la voce degli estranei».
6
Gesù disse loro questa similitudine, ma essi non capirono di che cosa parlava loro.
7
Allora Gesù disse loro di nuovo: «In verità, in verità io vi dico: io sono la porta delle pecore. 8 Tutti coloro che sono venuti prima di me, sono ladri e briganti; ma le pecore non li hanno ascoltati. 9 Io sono la porta: se uno entra attraverso di me, sarà salvato; entrerà e uscirà e troverà pascolo.
10
Il ladro non viene se non per rubare, uccidere e distruggere; io sono venuto perché abbiano la vita e l’abbiano in abbondanza».

Prosciugatori

Questa generazione umana ha messo in gabbia Dio e ha messo in libertà il Nemico Maligno. Questa generazione ha messo in croce Gesù, l’Innocente, e ha lasciato mano libera al diavolo. Questa generazione ha torturato e flagellato il Pastore Bello e ha offerto ogni comodità e agio al Nemico. Questa generazione ha calunniato e ingiuriato e continua a calunniare e ingiuriare il nome del Pastore dell’umanità e onora, serve, riverisce il nome del Nemico satanico. Questo gregge chiude le porte in faccia al Pastore supremo e apre le porte al ladro per eccellenza. Questo gregge ha aperto le porte al Ladro ed è stato derubato di tutto e di ogni bene, ma soprattutto del bene che poteva renderlo capace di distinguere e riconoscere il Ladro. Che cosa ha rubato a questa generazione il Ladro satanico? Ha rubato il bene più prezioso, l’intelligenza, e, con l’intelligenza, la conoscenza. A questa generazione Satana ha rubato l’uso dell’intelligenza. Questa generazione non solo non riesce più nemmeno a riconoscere i ladri che la stanno derubando di tutto ma li tratta come amici, li onora come salvatori, li accoglie come servitori del bene comune.
Questa generazione si è lasciata derubare dell’intelligenza e ha riempito la mente di orgoglio, ignoranza, pregiudizi, fanatismo, arroganza, al punto che ora è convinta che la schiavitù, la miseria, la malattia, la sofferenza in cui vive sia una combinazione di eventi, frutto degli accidenti o di una malevola, imperscrutabile volontà divina. Agevolati dal fatto che gli uomini di questa generazione non utilizzano il bene dell’intelligenza, i lupi rapaci, gli spietati aguzzini, figli di Satana, i suoi schiavi e segugi, entrano nel recinto del gregge da ogni parte, per depredare, inaridire, dissanguare, derubare, spogliare, svuotare, spolpare, mandare in rovina. I lupi rapaci entrano nel recinto del gregge non attraverso la porta maestra dell’amore e della sapienza, ma attraverso i cunicoli e i pertugi che si sono appositamente costruiti per scivolare nel recinto. Sono cunicoli e pertugi dai nomi altisonanti, come democrazia, sicurezza nazionale, moralità, giustizia, legalità, uguaglianza, e servono ai segugi di Satana per far entrare le loro orde di predatori spietati.
La più grande stoltezza di questa generazione, la sua più evidente follia, la sua devastante stupidità sta nel fatto che essa crede che le banche curino gli interessi della gente, il sistema di mercato abbia cura della prosperità delle nazioni, gli eserciti abbiano il compito di difendere i deboli, la politica di donare benessere ai popoli. Questa generazione vive in un tale sonnambulismo spirituale e intellettuale, che crede che l’educazione e l’addestramento costituiti siano vitali, i sistemi di comunicazione di massa rivelino verità e informazioni reali, che le gerarchie religiose abbiano sollecitudine per l’umanità, che le case farmaceutiche e la medicina ufficiale abbiano a cuore la salute dei popoli. Questa generazione ha rifiutato Gesù, il Pastore supremo e si è affidata agli artigli dei lupi rapaci, si è sottomessa ai capricci perversi e crudeli di un piccolo gruppo di finanzieri, politici, militari, rappresentanti religiosi, i quali non perseguono altro progetto che non sia il dominio dell’umanità. Questa generazione ha rifiutato Gesù e l’ha accusato perfino di servire il regno di Satana, ha deriso la sapienza radiosa della sua Parola, ha infangato la luce delle sue procedure evangeliche e ha abbracciato senza discutere le tradizioni del passato, le superstizioni della magia, i devozionismi isterici di divinità inesistenti. Questa generazione non ha voluto lasciarsi guidare dal Pastore sui prati erbosi di una vita felice, nel pieno benessere e nella pace, e si fa trascinare dal Lupo rapace nella polvere della miseria e della disperazione, in una vita schiacciata dall’inerzia delle convenzioni e delle convinzioni cristallizzate. Questa generazione non ha ancora capito che i lupi rapaci non possono risolvere i problemi dell’umanità, non solo perché non conoscono il bene, non sanno cos’è amare e onorare la vita, ma soprattutto perché sono la causa prima dei problemi dell’umanità. Questa generazione umana è così priva di intelligenza, che chiede ancora salvezza ai suoi aguzzini, luce ai figli delle tenebre, giustizia alle leggi che calpestano gli uomini come una mandria infuriata, pace a un’orda di briganti assassini che tutto devastano e depredano. Questa generazione umana è così priva di intelligenza da credere ancora che il potere costituito abbia a cuore l’umanità e i problemi della gente, e non ha capito che il potere costituito ha un solo, terrificante obiettivo, prosciugare l’umanità di ogni risorsa, bene, dignità e onore. I poteri umani, per quanto si dipingano il volto da agnelli benefici, sono i prosciugatori dell’umanità. Questa generazione umana è così priva di intelligenza da credere che il ladro non venga per rubare, uccidere e distruggere, e così resta a guardare, guardare, guardare.
Gesù lo ripete e desidera risvegliare l’umanità almeno al riconoscimento della più elementare evidenza: Il ladro non viene se non per rubare, uccidere e distruggere; io sono venuto perché abbiano la vita e l’abbiano in abbondanza. Gesù non chiede ai suoi figli di opporsi ai lupi rapaci, non chiede conflitti, violenza, lotta di classe, rivoluzioni, chiede semplicemente di ascoltare la sua dolcissima voce, di seguire la sapienza e la potenza delle sue procedure evangeliche, di rimanere uniti a lui e in lui, perché solo lui, esclusivamente lui è venuto perché gli uomini abbiano la vita e l’abbiano in abbondanza.