Questa sezione presenta quotidianamente il Vangelo del Giorno accompagnato da una riflessione, insieme all'antifona e al Salmo corrispondente, che in alcuni particolari periodi dell’anno liturgico potranno essere musicati e cantati. Ogni giorno potrai vivere la Parola, leggerne il commento e scaricare tutto in formato PDF dalla sezione sinistra del sito.

Lunedì 6 Maggio 2019

3a settima di Pasqua

Parola del giorno
Atti degli Apostoli 6,8-15; Salmo118,23-24.26-27.29-30; Vangelo di Giovanni 6,22-29

Salmo 118,23-24.26-27.29-30

Beato chi cammina nella legge del Signore.
Oppure: Alleluia, alleluia, alleluia.

23 Anche se i potenti siedono e mi calunniano,
il tuo servo medita i tuoi decreti.
24
I tuoi insegnamenti sono la mia delizia:
sono essi i miei consiglieri.

26 Ti ho manifestato le mie vie e tu mi hai risposto;
insegnami i tuoi decreti.
27
Fammi conoscere la via dei tuoi precetti
e mediterò le tue meraviglie.

29 Tieni lontana da me la via della menzogna,
donami la grazia della tua legge.
30
Ho scelto la via della fedeltà,
mi sono proposto i tuoi giudizi.

Vangelo di Giovanni 6,22-29

22 Il giorno dopo, la folla, rimasta dall’altra parte del mare, vide che c’era soltanto una barca e che Gesù non era salito con i suoi discepoli sulla barca, ma i suoi discepoli erano partiti da soli.
23
Altre barche erano giunte da Tiberìade, vicino al luogo dove avevano mangiato il pane, dopo che il Signore aveva reso grazie.
24
Quando dunque la folla vide che Gesù non era più là e nemmeno i suoi discepoli, salì sulle barche e si diresse alla volta di Cafàrnao alla ricerca di Gesù. 25 Lo trovarono di là dal mare e gli dissero: «Rabbì, quando sei venuto qua?»
26
Gesù rispose loro: «In verità, in verità io vi dico: voi mi cercate non perché avete visto dei segni, ma perché avete mangiato di quei pani e vi siete saziati. 27 Datevi da fare non per il cibo che non dura, ma per il cibo che rimane per la vita eterna e che il Figlio dell’uomo vi darà. Perché su di lui il Padre, Dio, ha messo il suo sigillo».
28
Gli dissero allora: «Che cosa dobbiamo compiere per fare le opere di Dio?» 29 Gesù rispose loro: «Questa è l’opera di Dio: che crediate in colui che egli ha mandato».

In Lui

Se crederai a tuo padre invece che al tuo cuore,
sarai l’orgoglio o l’infamia di tuo padre,
ma non sarai nessuno per te stesso, e sarai inutile per il movimento della vita,
il tuo cuore andrà al ritmo dei sensi di colpa e della frustrazione,
e sarai sempre senza cibo.

Se crederai a tua madre invece che al tuo cuore,
sarai il vanto o la delusione di tua madre,
ma sarai inutile e sterile per te stesso, e toglierai spazio agli altri per tutta la vita,
i tuoi polmoni si atrofizzeranno, respirando controllo e ispezione invece che aria,
e sarai sempre senza cibo.

Se crederai ai consigli degli altri invece che a quelli del tuo cuore,
non farai mai la tua strada,
ma sempre quella degli altri,
le tue articolazioni piangeranno
e sarai sempre senza cibo.

Se crederai alle indicazioni degli altri invece che a quelle del tuo cuore,
non sarai mai felice veramente, perderai l’energia della vita,
non scoprirai mai i tuoi più profondi sogni e desideri,
e il tuo pancreas non produrrà facilmente insulina,
l’ormone necessario all’utilizzo del glucosio,
e sarai sempre senza cibo.

Se crederai di poter esaudire, appagare, soddisfare le attese degli altri,
invece di ascoltare il tuo cuore,
la tua vita non ti apparterrà mai,
vivrai sempre nello stato emotivo dell’ansia e della tensione,
seminando quotidianamente attorno a te tanta intolleranza per gli altri
quanta sfiducia per te stesso,
i tuoi reni si avveleneranno,
e sarai sempre senza cibo.

Se crederai alle direttive dei tuoi sorveglianti,
ai freni inibitori, ai limiti dei tuoi controllori,
ai giudizi e alle valutazioni sulla tua persona dei tuoi esaminatori,
invece di credere al tuo cuore,
vivrai concentrato a coltivare senza sosta l’ambizione e la vanità,
e farai di tutto per sedere sulle sedie del potere e dell’autorità
per sorvegliare, controllare, esaminare,
le tue ossa si spaccheranno e il tuo scheletro si piegherà,
e sarai sempre senza cibo.

Se crederai agli insegnamenti delle culture,
se crederai ai tuoi governanti, alle autorità costituite, ai poteri umani,
invece che al tuo cuore,
la tua ingenuità conoscerà la stupidità,
la demenza accompagnerà la tua vecchiaia,
e sarai sempre senza cibo.

Se crederai ai tuoi insegnanti
invece che al tuo cuore,
la tua curiosità meravigliosa si trasformerà
in ignoranza e inappetenza intellettuale,
e sarai sempre senza cibo.

Se crederai alle regole delle religioni, delle ideologie, delle morali
invece che al tuo cuore,
il fanatismo sarà la tua strada spirituale,
e renderai inutile ogni tua attività intellettuale,
diventerai aggressivo e oppressivo
e distruggerai ogni equilibrio della natura e del tuo corpo
e sarai sempre senza cibo.

Se darai ascolto alla rabbia, al fastidio, al rancore degli altri
invece che al tuo cuore,
non accetterai mai te stesso e quello che sei,
gli altri ti potranno manipolare con estrema facilità
come un manichino, come un automa caricato a molla,
traboccante di sfida, rivolta, ingratitudine.
Il tuo fegato non scarterà più le tossine morte
e sarai sempre senza cibo.

Se crederai di raggiungere la felicità aderendo alle illusioni del mondo
invece che credere al tuo cuore,
il possesso si impadronirà di te in tutte le tue dimensioni,
l’avidità ti scorrerà nelle vene fino a uccidere il cuore,
e la pressione arteriosa crescerà e il sangue scambierà tossine,
e sarai sempre senza cibo.

Se crederai, presterai ascolto, starai a sentire, darai retta, darai credito agli uomini,
ti darai da fare per il cibo che non dura
e non per il cibo che dura per sempre,
e sarai sempre senza cibo.
Ti darai da fare per il cibo che non dura
e non farai mai nulla per compiere le opere di Dio.

Se crederai in Colui che Dio ha mandato, e solo in Colui sul quale il Padre,
Dio, ha messo il suo sigillo, Lui ti darà il cibo che dura per sempre.

Questa è l’opera di Dio: che crediate in colui che egli ha mandato.