Questa sezione presenta quotidianamente il Vangelo del Giorno accompagnato da una riflessione, insieme all'antifona e al Salmo corrispondente, che in alcuni particolari periodi dell’anno liturgico potranno essere musicati e cantati. Ogni giorno potrai vivere la Parola, leggerne il commento e scaricare tutto in formato PDF dalla sezione sinistra del sito.

Mercoledì 1 Maggio 2019

2a settimana di Pasqua

Parola del giorno
Atti degli Apostoli 5,17-26; Salmo 33,2-9; Vangelo di Giovanni 3,16-21

Salmo 33,2-9

Gustate e vedete com’è buono il Signore.

2 Benedirò il Signore in ogni tempo,
sulla mia bocca sempre la sua lode.
3 Io mi glorio nel Signore:
i poveri ascoltino e si rallegrino.

4 Magnificate con me il Signore,
esaltiamo insieme il suo nome.
5 Ho cercato il Signore: mi ha risposto
e da ogni mia paura mi ha liberato.

6 Guardate a lui e sarete raggianti,
i vostri volti non dovranno arrossire.
7 Questo povero grida e il Signore lo ascolta,
lo salva da tutte le sue angosce.

8 L’angelo del Signore si accampa
attorno a quelli che lo temono, e li libera.
9 Gustate e vedete com’è buono il Signore;
beato l’uomo che in lui si rifugia.

Vangelo di Giovanni 3,16-21

In quel tempo Gesù disse a Nicodèmo: 16 «Dio infatti ha tanto amato il mondo da dare il Figlio unigenito, perché chiunque crede in lui non vada perduto, ma abbia la vita eterna. 17 Dio, infatti, non ha mandato il Figlio nel mondo per condannare il mondo, ma perché il mondo sia salvato per mezzo di lui. 18 Chi crede in lui non è condannato; ma chi non crede è già stato condannato, perché non ha creduto nel nome dell’unigenito Figlio di Dio. 
19 E il giudizio è questo: la luce è venuta nel mondo, ma gli uomini hanno amato più le tenebre che la luce, perché le loro opere erano malvagie. 20 Chiunque infatti fa il male, odia la luce, e non viene alla luce perché le sue opere non vengano riprovate. 21 Invece chi fa la verità viene verso la luce, perché appaia chiaramente che le sue opere sono state fatte in Dio».

Ama

Dio ama tanto l’uomo, lo ama in modo inconcepibile per la psiche umana. Dio ama tanto l’uomo e mai lo giudica, mai lo accusa, mai lo condanna, perché chi ama non giudica, non accusa, non condanna, mai. Solo chi non ama giudica, accusa, condanna. Chi giudica non ama, chi accusa non ama, chi condanna non ama. Dio ama così tanto l’uomo, che il suo più grande e potente desiderio è che nessuno dei suoi figli vada perduto, ma abbia la vita eterna nella luce e nella pace del cielo. Per questo motivo, nella pienezza del tempo, Dio Padre ha donato all’umanità suo Figlio Yeshua, colui che sana e salva, chiedendogli di accettare con amore e compassione anche una possibile risposta violenta dell’uomo. Ma perché l’umanità ha risposto così violentemente alla luce della persona e alla luminosità della proposta di Yeshua? Semplicemente perché l’umanità è cattiva e malvagia? In verità no. Il testo dice: la luce è venuta nel mondo, ma gli uomini hanno amato più le tenebre che la luce, perché le loro opere erano malvagie. L’umanità ha risposto così violentemente a Yeshua perché ha smesso di amare la luce e ha iniziato ad amare le tenebre. Ma perché amare le tenebre? Cosa offre all’uomo la tenebra che la luce non può dare?
Tutte le creature create da Dio in tutti i multiversi sanno perfettamente come muoversi in ogni momento e occasione, conoscono esattamente le regole della vita, e vivono in perfetta armonia ed equilibrio con tutto ciò che le circonda. Tutta la vita, dalle molecole alle forme più complesse, è intelligente, perfettamente intelligente, e manifesta in ogni istante intelligenza. Ogni forma di vita si muove e vive in modo intelligente, economico, preciso, determinato, potente. A modo loro tutte le creature rispettano la vita, amano la vita, onorano la vita e il Creatore, per questo sono intelligenti. Chi ama è intelligente, chi è intelligente ama. Ecco cosa offre all’uomo la tenebra che la luce non può dare: un nascondiglio, una copertura. L’uomo ama più le tenebre che la luce perché la luce non offre nascondigli e rivela immediatamente se un uomo è intelligente, vive nell’intelligenza, fa fruttare l’intelligenza. Quando l’uomo si è incamminato sulla via del non amore e del non amare, persuaso da Satana che fosse la via più vantaggiosa, facile, soddisfacente, utile, gloriosa, vincente, ha perso l’uso dell’intelligenza, è diventato stupido. Per quanto astuto si senta un uomo malvagio, la malvagità, la cattiveria, la malignità, la malevolenza, la crudeltà, la violenza, la spietatezza del cuore sono sinonimi di stupidità, di stoltezza, di idiozia, semplicemente perché nessuna forma di malvagità avvantaggia la vita. L’umanità ha preferito le tenebre alla luce di Yeshua, semplicemente perché voleva coprire con le tenebre la propria, evidente assenza di intelligenza, la propria stupidità, che si realizza nella malvagità.
Due sono i motivi per cui l’uomo può desiderare di essere coperto dalle tenebre e per questo ama le tenebre. Primo, per orgoglio. L’orgoglio di un uomo cresce a dismisura in proporzione alla determinazione e alla potenza della sua scelta di non amare. Spesso l’uomo malvagio, tanto più è malvagio e spietato, tanto più ha la necessità, per i propri scopi legati al controllo dell’opinione pubblica, di mantenere per orgoglio una facciata pulita, di creare attorno a sé un’aura di ineccepibile impeccabilità. Secondo, per calcolo. Il calcolo perverso e astuto di mantenere nascosto il più possibile agli occhi della gente quanto sia ingannata, depredata, schiavizzata, sottomessa, devastata, e così non rivelare apertamente il gigantesco intreccio del progetto del male.
L’uomo malvagio preferisce le tenebre alla luce perché le tenebre lo coprono, lo nascondono, anche a se stesso. L’umanità ha reagito così violentemente alla luce che veniva nel mondo nella persona e nella Parola di Yeshua, perché Yeshua poteva rivelare al mondo l’origine inintelligente della malvagità e della cattiveria. Il mondo ha odiato Yeshua e amato le tenebre, perché le tenebre si offrono volentieri a coprire e a nascondere la stupidità del male.
Chi non ama perde l’uso dell’intelligenza. Chi non ama perde l’uso dell’intelligenza e diventa malvagio. Chi diventa malvagio odia la luce e ama le tenebre, perché le tenebre diventano la sua casa e il suo nascondiglio sicuro.