Questa sezione presenta quotidianamente il Vangelo del Giorno accompagnato da una riflessione, insieme all'antifona e al Salmo corrispondente, che in alcuni particolari periodi dell’anno liturgico potranno essere musicati e cantati. Ogni giorno potrai vivere la Parola, leggerne il commento e scaricare tutto in formato PDF dalla sezione sinistra del sito.

Domenica 21 Aprile 2019

Pasqua nella Risurrezione del Signore

Parola del giorno
Atti degli Apostoli 10,34a.37-43; Salmo 117,1-2.16-17.22-23; Lettera ai Colossési 3,1-4; Oppure: Prima Lettera ai Corìnzi 5,6-8; Vangelo di Giovanni 20,1-9

Salmo 117,1-2.16-17.22-23

Questo è il giorno che ha fatto il Signore: rallegriamoci ed esultiamo.
Oppure: Alleluia, alleluia, alleluia.

1 Rendete grazie al Signore perché è buono,
perché il suo amore è per sempre.
2 Dica Israele:
«Il suo amore è per sempre».

16 La destra del Signore si è innalzata,
la destra del Signore ha fatto prodezze.
17 Non morirò, ma resterò in vita
e annuncerò le opere del Signore.

22 La pietra scartata dai costruttori
è divenuta la pietra d'angolo.
23 Questo è stato fatto dal Signore:
una meraviglia ai nostri occhi.

Vangelo di Giovanni 20,1-9

1 Il primo giorno della settimana, Maria di Màgdala si recò al sepolcro di mattino, quando era ancora buio, e vide che la pietra era stata tolta dal sepolcro.
2
Corse allora e andò da Simon Pietro e dall’altro discepolo, quello che Gesù amava, e disse loro: «Hanno portato via il Signore dal sepolcro e non sappiamo dove l’hanno posto!»
3
Pietro allora uscì insieme all’altro discepolo e si recarono al sepolcro. 4 Correvano insieme tutti e due, ma l’altro discepolo corse più veloce di Pietro e giunse per primo al sepolcro. 5 Si chinò, vide i teli posati là, ma non entrò.
6
Giunse intanto anche Simon Pietro, che lo seguiva, ed entrò nel sepolcro e osservò i teli posati là, 7 e il sudario - che era stato sul suo capo - non posato là con i teli, ma avvolto in un luogo a parte.
8
Allora entrò anche l’altro discepolo, che era giunto per primo al sepolcro, e vide e credette. 9 Infatti non avevano ancora compreso la Scrittura, che cioè egli doveva risorgere dai morti.

La pietra

Chi può avere avuto tanta forza e pazienza di scolpire l’enorme pietra che poi è stata rotolata sulla bocca del sepolcro che aveva inghiottito il corpo di Gesù?
Chi ha avuto la forza di spingerla per farla rotolare fino alla sua sede per chiudere definitivamente la tomba?
Chi sa lavorare così bene la pietra, tanto da trasformare tutta la vita dell’uomo in pietra?
Chi ha trasformato il cuore dell’uomo in pietra? La sua mente in un massiccio roccioso? Il suo spirito in uno scoglio?
Chi ha trasformato i sentimenti dell’uomo in macigni, i pensieri in sassi, le emozioni in massi?
Chi ha trasformato l’intelligenza dell’uomo in una cava di pietra, i suoi sogni in blocchi di marmo, i desideri in ghiaia, la fantasia in sabbia?
Chi ha trasformato le convinzioni in monoliti, le idee in granito, le parole in lastroni, la fede in lapide?
Chi ha interesse a trasformare le vite degli uomini in ammassi di pietre?
L’ego. L’ego, quell’illusoria costruzione mentale con cui l’uomo sostituisce il proprio vero io divino, il vero sé spirituale, l’ego che l’uomo costruisce, sotto la spinta e l’istigazione di Satana. L’ego che serve a rinnegare se stessi, a porre l’uomo in sfida con gli altri e in rivolta contro Dio. L’ego è ciò che trasforma tutto in pietra.
Ma perché? Perché la pietra ha alcune caratteristiche fondamentali, che sono tra le caratteristiche preferite dall’ego, e che sono le caratteristiche che Satana desidera diventino le caratteristiche peculiari e distintive dell’uomo.  
La pietra è inerte, insensibile, dura, impermeabile, rigida, fredda, inflessibile. L’ego che l’uomo costruisce nella propria mente è ciò che trasforma tutto in pietra.
L’ego è capace di trasformare tutto in pietra: abitazioni, strade, rapporti, relazioni, amori, affetti. L’ego è capace di trasformare gli uomini in monumenti, le guerre in mausolei, i profeti in statue, la spiritualità in altari, Dio in un tempio.
Riuscire a far rotolare quella pietra sulla bocca del sepolcro di Gesù è stato per l’ego una vittoria senza pari e per Satana una soddisfazione incalcolabile.
All’ego dell’uomo e a Satana è sembrato veramente, per qualche istante, di essere riusciti a schiacciare Gesù tra pietra e pietra.
Perfino dopo la risurrezione di Gesù l’ego di pietra ha continuato a provocare danni e inganni. La mente di pietra ha continuato a vedere il buio della notte e non il mattino che sorge. La mente di pietra continua a ripetersi che hanno portato via il Signore, dove l’intelligenza dello spirito ha compreso che il Signore è risorto, e nessuno può portarlo via dal cuore della gente.
Laddove la mente di pietra continua a perdere l’orientamento, ripetendosi che hanno portato via il Signore, l’intelligenza dello spirito ha compreso che il Signore è risorto, e lui è ovunque e in ogni uomo che ama, benedice, vive in pienezza e in pace.
Dove la mente di pietra è disperata e non sa più dove trovare il Signore, l’intelligenza dello spirito sa sempre dov’è il Signore, e lo sa trovare nella Parola del vangelo, nella condivisione fraterna, nelle azioni di giustizia, nell’intimità amante.
Satana ha fatto di tutto per trasformare il cuore e lo spirito dell’uomo in pietra, di pietra infatti non era solo il masso circolare posizionato per chiudere la bocca del sepolcro di Gesù, ma di pietra era il cuore dell’umanità che ha ucciso e sepolto Gesù, il Signore della vita.
La Pasqua di Gesù è il dono di Dio Padre all’umanità, perché coloro che lo desiderano possano trasformare il proprio cuore e il proprio spirito di pietra in cuore e in spirito come Dio li aveva creati. La Pasqua di Gesù è il passaggio alla vita, perché è il passaggio della trasformazione.