Questa sezione presenta quotidianamente il Vangelo del Giorno accompagnato da una riflessione, insieme all'antifona e al Salmo corrispondente, che in alcuni particolari periodi dell’anno liturgico potranno essere musicati e cantati. Ogni giorno potrai vivere la Parola, leggerne il commento e scaricare tutto in formato PDF dalla sezione sinistra del sito.

Martedì 16 Aprile 2019

Della Settimana Santa

Parola del giorno
Isaìa 49,1-6; Salmo 70,1-4a.5-6b.15.17; Vangelo di Giovanni 13,21-33.36-38

La mia bocca Signore racconterà

Salmo 70,1-4a.5-6b.15ab.17

La mia bocca, Signore, racconterà la tua salvezza.

1 In te, Signore, mi sono rifugiato,
mai sarò deluso.
2 Per la tua giustizia, liberami e difendimi,
tendi a me il tuo orecchio e salvami.

3 Sii tu la mia roccia,
una dimora sempre accessibile;
hai deciso di darmi salvezza:
davvero mia rupe e mia fortezza tu sei!
4 Mio Dio, liberami dalle mani del malvagio.

5 Sei tu, mio Signore, la mia speranza,
la mia fiducia, Signore, fin dalla mia giovinezza.
6 Su di te mi appoggiai fin dal grembo materno,
dal seno di mia madre sei tu il mio sostegno.

15 La mia bocca racconterà la tua giustizia,
ogni giorno la tua salvezza
17 Fin dalla giovinezza, o Dio, mi hai istruito
e oggi ancora proclamo le tue meraviglie.

Vangelo di Giovanni 13,21-33.36-38

In quel tempo, mentre era a mensa con i suoi discepoli, 21 Gesù fu profondamente turbato e dichiarò: «In verità, in verità io vi dico: uno di voi mi tradirà». 22 I discepoli si guardavano l’un l’altro, non sapendo bene di chi parlasse. 23 Ora uno dei discepoli, quello che Gesù amava, si trovava a tavola al fianco di Gesù. 24 Simon Pietro gli fece cenno di informarsi chi fosse quello di cui parlava. 25 Ed egli, chinandosi sul petto di Gesù, gli disse: «Signore, chi è?» 26 Rispose Gesù: «È colui per il quale intingerò il boccone e glielo darò». E, intinto il boccone, lo prese e lo diede a Giuda, figlio di Simone Iscariota. 27 Allora, dopo il boccone, Satana entrò in lui. Gli disse dunque Gesù: «Quello che vuoi fare, fallo presto».
28
Nessuno dei commensali capì perché gli avesse detto questo; 29 alcuni infatti pensavano che, poiché Giuda teneva la cassa, Gesù gli avesse detto: «Compra quello che ci occorre per la festa», oppure che dovesse dare qualche cosa ai poveri. 30 Egli, preso il boccone, subito uscì. Ed era notte. 31 Quando fu uscito, Gesù disse: «Ora il Figlio dell’uomo è stato glorificato, e Dio è stato glorificato in lui. 32 Se Dio è stato glorificato in lui, anche Dio lo glorificherà da parte sua e lo glorificherà subito. 33 Figlioli, ancora per poco sono con voi; voi mi cercherete ma, come ho detto ai Giudei, ora lo dico anche a voi: dove vado io, voi non potete venire».
36
Simon Pietro gli disse: «Signore, dove vai?» Gli rispose Gesù: «Dove io vado, tu per ora non puoi seguirmi; mi seguirai più tardi». 37 Pietro disse: «Signore, perché non posso seguirti ora? Darò la mia vita per te!» 38 Rispose Gesù: «Darai la tua vita per me? In verità, in verità io ti dico: non canterà il gallo, prima che tu non m’abbia rinnegato tre volte».

Presto

Letteralmente è scritto: Allora, dopo il boccone, Satana entrò in lui. Gli disse dunque Gesù: Quello che fai, fallo presto. La notte in cui Gesù si dona ai suoi discepoli attraverso il pane dell’Eucaristia, la notte in cui i discepoli imparano il modo sublime per far entrare Gesù nel loro cuore, in quella stessa notte, con un boccone di pane, Satana entra in Giuda e inizia lo scontro. In tutto il vangelo di Giovanni lo scontro non è tra Dio e gli uomini, tra il Signore Gesù e l’umanità, ma è sempre tra il Signore e Satana, che tiene schiavo l’uomo, che lo inganna e lo pone in conflitto con Dio. Ecco perché Gesù dice a Giuda: ciò che fai, fallo presto. Gesù invita Giuda ad accelerare i tempi del tradimento, perché sì coincidono con i tempi della propria passione e morte, ma coincidono anche con i tempi della salvezza e della liberazione dell’umanità. Gesù dice a Giuda ciò che fai, fallo presto perché Gesù sa che lo scontro è ormai imminente, anzi è già in atto.
Questo è il tempo in cui, per motivi opposti, Gesù e Satana hanno fretta. Gesù ha fretta di liberare l’umanità dalle fauci dei poteri forti del mondo che servono Satana e la morte. Satana ha fretta di compiere il proprio progetto per poter dominare completamente l’umanità, e poi distruggerla tra sofferenze e umiliazioni indicibili. Gesù e Satana hanno fretta per motivi diametralmente opposti, per questo ora tutto si compirà in fretta, molto in fretta. Con una differenza, che la fretta di Satana è una fretta disperata, terrificante, perché sa perfettamente che, per quanto cerchi di dirigere le cose ed essere il principe di questo mondo, non potrà mai essere il Signore, il Signore della vita. Durante i giorni della passione di Gesù, Satana, che pur gestiva e dirigeva tutto contro Gesù attraverso i vertici del potere politico e religioso, non è mai stato il signore delle cose e degli avvenimenti. Il Signore è sempre stato Gesù. In tutta la passione è Gesù che dirige e guida, è Sovrano e Signore. Nessuno arresta Gesù, è Gesù che si lascia arrestare. Nessuno bastona, flagella, crocifigge a morte Gesù, è Gesù che lascia fare. Nessuno può tenere Gesù in una tomba, nessuno. Come mai nella storia dell’umanità e della chiesa, ora Satana è giunto ai vertici del potere politico, economico e religioso, e sferrerà il suo attacco più geniale e terribile. Tanto più Satana persuaderà i popoli del suo potere morale e civile, con parole cariche delle suggestioni della pace, della fratellanza, della giustizia, del dialogo interreligioso ed ecumenico, tanto più a fondo scaverà l’abisso, dove vorrà far precipitare violentemente i figli di Dio. Satana, tanto più si mostrerà amico dei poveri, difensore degli oppressi, collante universale per le divisioni sociali, tanto più dimostrerà apertamente la sua incomprimibile necessità di sentirsi il signore della storia e dell’umanità e per questo di entrare in coloro che glielo concedono per dominare e schiacciare il mondo. Proprio nella notte in cui Gesù è tradito ed è tradita l’umanità dai grandi del mondo, proprio in questi momenti difficili e determinanti della storia dell’umanità, Gesù si offre ad essa in un modo tanto fragrante quanto intelligente, geniale, efficace e potente. Gesù si offre attraverso i segni della mediazione del suo amore e della sua presenza, segni che il potere di Satana, attraverso i suoi servi, cercherà di spazzare via quanto prima dal cuore della gente.

Gesù si offre completamente nella sua persona
come pane di vita nell’Eucaristia,
pane della comunione e della gratuità,
pane del benessere e della prosperità per tutti.

Gesù si offre come vino della festa e della condivisione,
come vino antidoto perfetto per ogni velenoso dialogo interiore satanico,
vino dell’adorazione e della contemplazione
che inebria della potenza e della fantasia dello Spirito Paraclito l’umanità.

Gesù si offre come olio che fa brillare il volto dell’uomo
e lo consacra nella nobiltà di figlio di Dio,
olio che cura ogni ferita, infermità, malessere e tristezza, e ridona onore e regalità divini,
olio che difende, come armatura di luce invisibile, dagli attacchi del male.

Gesù si offre come suono-parola della sapienza suprema,
suono-parola della conoscenza infinita,
suono-parola delle procedure che conducono alla felicità e alla gioia.

Gesù si offre come acqua che purifica dagli errori contro l’amore
nel perdono da chiedere a Dio,
acqua che immerge l’uomo nella Trinità di Dio,
acqua che segna il perdono reciproco tra i fratelli nella lavanda dei piedi.