Questa sezione presenta quotidianamente il Vangelo del Giorno accompagnato da una riflessione, insieme all'antifona e al Salmo corrispondente, che in alcuni particolari periodi dell’anno liturgico potranno essere musicati e cantati. Ogni giorno potrai vivere la Parola, leggerne il commento e scaricare tutto in formato PDF dalla sezione sinistra del sito.

Venerdì 22 Marzo 2019

2a settimana di Quaresima

Parola del giorno
Gènesi 37,3-4.12-13a.17b-28; Salmo 104,16-21; Vangelo di Matteo 21,33-43.45-46

Salmo 104,16-21

Ricordiamo, Signore, le tue meraviglie.

16 Chiamò la carestia su quella terra,
togliendo il sostegno del pane.
17
Davanti a loro mandò un uomo,
Giuseppe, venduto come schiavo.

18 Gli strinsero i piedi con ceppi,
il ferro gli serrò la gola,
19
finché non si avverò la sua parola
e l’oracolo del Signore ne provò l’innocenza.

20 Il re mandò a scioglierlo,
il capo dei popoli lo fece liberare;
21
lo costituì signore del suo palazzo,
capo di tutti i suoi averi.

Vangelo di Matteo 21,33-43.45-46

In quel tempo, Gesù disse ai capi dei sacerdoti e agli anziani del popolo: «33 Ascoltate un’altra parabola: c’era un uomo che possedeva un terreno e vi piantò una vigna. La circondò con una siepe, vi scavò una buca per il torchio e costruì una torre. La diede in affitto a dei contadini e se ne andò lontano.
34
Quando arrivò il tempo di raccogliere i frutti, mandò i suoi servi dai contadini a ritirare il raccolto. 35 Ma i contadini presero i servi e uno lo bastonarono, un altro lo uccisero, un altro lo lapidarono.
36
Mandò di nuovo altri servi, più numerosi dei primi, ma li trattarono allo stesso modo.
37
Da ultimo mandò loro il proprio figlio dicendo: “Avranno rispetto per mio figlio!” 38 Ma i contadini, visto il figlio, dissero tra loro: “Costui è l’erede. Su, uccidiamolo e avremo noi la sua eredità!” 39 Lo presero, lo cacciarono fuori dalla vigna e lo uccisero.
40
Quando verrà dunque il padrone della vigna, che cosa farà a quei contadini?» 41 Gli risposero: «Quei malvagi, li farà morire miseramente e darà in affitto la vigna ad altri contadini, che gli consegneranno i frutti a suo tempo».
42
E Gesù disse loro: «Non avete mai letto nelle Scritture: “La pietra che i costruttori hanno scartato
 è diventata la pietra d’angolo;
questo è stato fatto dal Signore
 ed è una meraviglia ai nostri occhi”? 43 Perciò io vi dico: a voi sarà tolto il regno di Dio e sarà dato a un popolo che ne produca i frutti».
45
Udite queste parabole, i capi dei sacerdoti e i farisei capirono che parlava di loro. 46 Cercavano di catturarlo, ma ebbero paura della folla, perché lo considerava un profeta.

Pensare male

In questa parabola Gesù racconta ai contadini della vigna la storia dei contadini della vigna che pensano male dell’uomo della vigna, pensano male del terreno e della vigna, che pensano male della siepe di difesa, della buca per il torchio e del baluardo della torre, che pensano male perfino dell’opportunità che l’uomo della vigna ha offerto affittando loro la propria vigna. I contadini pensano male anche del fatto che, per lasciarli liberi di gestire a loro piacimento la vigna, l’uomo della vigna se ne va via lontano. I contadini pensano male dei servi che l’uomo della vigna manda per raccogliere i frutti nel tempo del raccolto. Siccome il pensar male si traduce sempre, sempre, immancabilmente, automaticamente, nel far del male, i contadini, oltre a pensare male dei servi dell’uomo della vigna, presero i servi e uno lo bastonarono, un altro lo uccisero, un altro lo lapidarono. I contadini pensano male e fanno del male anche al secondo gruppo di servi che l’uomo della vigna manda per riarmonizzare le cose. I contadini pensano male anche del figlio dell’uomo della vigna, figlio che l’uomo della vigna manda per ultimo presso di loro confidando nella certezza che essi non potranno sicuramente pensare male anche di lui. Ma i contadini pensano così male dell’uomo della vigna e del figlio dell’uomo della vigna che fanno un calcolo del tutto assurdo: calcolano addirittura che, uccidendo il figlio, avranno l’eredità del figlio da parte del padre. I contadini pensano male del figlio dell’uomo della vigna e ovviamente gli fanno del male, un male così grande da arrivare a ucciderlo come un animale dopo averlo cacciato fuori dalla vigna. Per i contadini, l’uomo della vigna, i servi e il figlio dell’uomo della vigna sono avversari, esseri nocivi, pericolosi rivali, nemici, perché i contadini non sanno che pensare male di tutto e di tutti. Pensano così male di tutto e di tutti da pensar male perfino della pietra che è la testata d’angolo della creazione e della vita.
Ma quando verrà dunque il padrone della vigna, che cosa farà a quei contadini? Sono i contadini stessi che rivelano quale sarà la loro stessa fine di contadini che pensano sempre male di tutto e di tutti: quei malvagi, li farà morire miseramente e darà in affitto la vigna ad altri contadini, che gli consegneranno i frutti a suo tempo.