Questa sezione presenta quotidianamente il Vangelo del Giorno accompagnato da una riflessione, insieme all'antifona e al Salmo corrispondente, che in alcuni particolari periodi dell’anno liturgico potranno essere musicati e cantati. Ogni giorno potrai vivere la Parola, leggerne il commento e scaricare tutto in formato PDF dalla sezione sinistra del sito.

Sabato 2 Marzo 2019

7a settimana del Tempo Ordinario

Parola del giorno
Siràcide 17,1-15; Salmo 102,13-18a; Vangelo di Marco 10,13-16

Salmo 102,13-18

L’amore del Signore è per sempre.

13 Come è tenero un padre verso i figli,
così il Signore è tenero verso quelli che lo temono,
14
perché egli sa bene di che siamo plasmati,
ricorda che noi siamo polvere.

15 L’uomo: come l’erba sono i suoi giorni!
Come un fiore di campo, così egli fiorisce.
16
Se un vento lo investe, non è più,
né più lo riconosce la sua dimora.

17 Ma l’amore del Signore è da sempre,
per sempre su quelli che lo temono,
e la sua giustizia per i figli dei figli,
18
per quelli che custodiscono la sua alleanza.

Vangelo di Marco 10,13-16

In quel tempo, 13 presentavano a Gesù dei bambini perché li toccasse, ma i discepoli li rimproverarono. 14 Gesù, al vedere questo, s’indignò e disse loro: «Lasciate che i bambini vengano a me, non glielo impedite: a chi è come loro infatti appartiene il regno di Dio. 15 In verità io vi dico: chi non accoglie il regno di Dio come lo accoglie un bambino, non entrerà in esso». 16 E, prendendoli tra le braccia, li benediceva, imponendo le mani su di loro.

Come bambini

È scritto letteralmente nel testo greco: Amen dico a voi, chiunque non accoglie il regno di Dio come un bambino, non affatto vi entrerà.
Pensare è dell’adulto, vivere è del bambino.
Pensare al passato e al futuro è dell’adulto, vivere il presente è del bambino.
Essere sospettosi è dell’adulto, fidarsi è del bambino.
Gli adulti, finché vivono una realtà, sono sempre in un’altra con la testa, i bambini sono sempre nell’azione che fanno.
Gli adulti, quando parlano, non si sa mai se esprimono veramente quello che pensano, mentre per i bambini non c’è distanza tra ciò che dicono e ciò che pensano.
Gli adulti sanno già sempre tutto, la loro tazza è sempre piena, i bambini sono pronti a imparare, la loro tazza è sempre entusiasticamente da riempire. L’adulto ti studia, il bambino ti salta al collo.
Dio non si farà conoscere e riconoscere dagli adulti, ma dai bambini e dagli uomini che nella loro “adultità” si sforzano con amore di tornare come i bambini.