Questa sezione presenta quotidianamente il Vangelo del Giorno accompagnato da una riflessione, insieme all'antifona e al Salmo corrispondente, che in alcuni particolari periodi dell’anno liturgico potranno essere musicati e cantati. Ogni giorno potrai vivere la Parola, leggerne il commento e scaricare tutto in formato PDF dalla sezione sinistra del sito.

Giovedì 7 Febbraio 2019

4a settimana del Tempo Ordinario

Parola del giorno
Lettera agli Ebrei 12,18-19.21-24; Salmo 47,2-4.9-11; Vangelo di Marco 6,7-13

Salmo 47,2-4.9-11

Abbiamo conosciuto, Signore, il tuo amore.

2 Grande è il Signore e degno di ogni lode
nella città del nostro Dio.
La tua santa montagna, 3 altura stupenda,
è la gioia di tutta la terra.

Il monte Sion, vera dimora divina,
è la capitale del grande re.
4
Dio nei suoi palazzi
un baluardo si è dimostrato.

9 Come avevamo udito, così abbiamo visto
nella città del Signore degli eserciti,
nella città del nostro Dio;
Dio l’ha fondata per sempre.

10 O Dio, meditiamo il tuo amore
dentro il tuo tempio.
11
Come il tuo nome, o Dio,
così la tua lode si estende
sino all’estremità della terra;
di giustizia è piena la tua destra.

Vangelo di Marco 6,7-13

In quel tempo, Gesù 7 chiamò a sé i Dodici e prese a mandarli a due a due e dava loro potere sugli spiriti impuri. 8 E ordinò loro di non prendere per il viaggio nient’altro che un bastone: né pane, né sacca, né denaro nella cintura; 9 ma di calzare sandali e di non portare due tuniche.
10 E diceva loro: «Dovunque entriate in una casa, rimanetevi finché non sarete partiti di lì. 11 Se in qualche luogo non vi accogliessero e non vi ascoltassero, andatevene e scuotete la polvere sotto i vostri piedi come testimonianza per loro».
12 Ed essi, partiti, proclamarono che la gente si convertisse, 13 scacciavano molti demòni, ungevano con olio molti infermi e li guarivano.

Desostanziare

La più efficace e gigantesca barriera tra i popoli e coloro che scelgono di ispirare i popoli con la conoscenza liberante e innovativa del vangelo è l’istituzione gerarchica. La miglior prigione al mondo, quella di massima sicurezza, dove poter ingabbiare e incatenare a morte i passi di coloro che scelgono di ispirare i popoli alla conoscenza liberante e innovativa del vangelo, è l’avidità, il possesso delle cose, delle proprietà, delle ricchezze. Niente è così paralizzante per i passi di coloro che scelgono di ispirare le persone alla conoscenza e alla sapienza liberanti e innovative del vangelo come la ricerca del potere e del prestigio umano. Il miglior sistema per far deviare il cammino di coloro che scelgono di ispirare le persone alla conoscenza e alla sapienza liberanti e innovative del vangelo è creare in loro l’esigenza di appoggiarsi all’autorità umana. Il sistema migliore per intralciargli il passo è generare in loro la necessità di essere sostenuti da legami umani, per sfiancarli nell’abituarli a cercare protezioni e sicurezze umane. Il metodo più funzionale per decentrarli e squilibrarli, renderli invalidi e distruttivi, è indurli inconsciamente a non poter fare a meno del riconoscimento, dell’approvazione, del consenso umano. Istituzioni gerarchiche, avidità, possesso, potere e prestigio, appoggio dell’autorità, legami umani, sicurezze umane, ricerca dell’approvazione e del consenso, esigenza di appoggiarsi all’uomo hanno il potere di desostanziare il messaggero.
La più efficace e gigantesca barriera tra i popoli e la conoscenza liberante e innovativa del vangelo è qualsiasi forma di imposizione e prepotenza. La miglior prigione al mondo, quella di massima sicurezza, dove poter ingabbiare e incatenare a morte la potenza e l’efficacia delle procedure evangeliche, è il farle conoscere all’uomo attraverso una qualsiasi forma di obbligo e doverizzazione. Niente paralizza i passi della conoscenza verso il cuore della gente come la legge, la restrizione, l’intimidazione, la minaccia. Il miglior sistema per far deviare il cammino di coloro che scelgono di essere ispirati dalla luce e dalla forza della conoscenza e dalla sapienza liberante e innovativa del vangelo è far loro paura, caricarli di sensi di colpa, strattonarli con il ricatto. Il sistema migliore per intralciargli il passo è insinuare in loro il senso del dovere, qualsiasi forma di coercizione. Il metodo più funzionale per impedire all’uomo di accostarsi alla conoscenza del vangelo è usare una qualsiasi forma di costrizione, oppressione, aggressività per avvicinarlo alla conoscenza. Imposizioni, prepotenze, obblighi, doverizzazioni, leggi, restrizioni, intimidazioni, minacce, sensi di colpa, ricatti, coercizioni, oppressioni, aggressività hanno il potere di desostanziare il messaggio.