Questa sezione presenta quotidianamente il Vangelo del Giorno accompagnato da una riflessione, insieme all'antifona e al Salmo corrispondente, che in alcuni particolari periodi dell’anno liturgico potranno essere musicati e cantati. Ogni giorno potrai vivere la Parola, leggerne il commento e scaricare tutto in formato PDF dalla sezione sinistra del sito.

Venerdì 1 Febbraio 2019

3a settimana del Tempo Ordinario

Parola del giorno
Lettera agli Ebrei 10,32-39; Salmo 36,3-6.23-24.39-40; Vangelo di Marco 4,26-34

Salmo 36,3-6.23-24.39-40

La salvezza dei giusti viene dal Signore.

3 Confida nel Signore e fa’ il bene:
abiterai la terra e vi pascolerai con sicurezza.
4
Cerca la gioia nel Signore:
esaudirà i desideri del tuo cuore.

5 Affida al Signore la tua via,
confida in lui ed egli agirà:
6
farà brillare come luce la tua giustizia,
il tuo diritto come il mezzogiorno.

23 Il Signore rende sicuri i passi dell’uomo
e si compiace della sua via.
24
Se egli cade, non rimane a terra,
perché il Signore sostiene la sua mano.

39 La salvezza dei giusti viene dal Signore:
nel tempo dell’angoscia è loro fortezza.
40
Il Signore li aiuta e li libera,
li libera dai malvagi e li salva,
perché in lui si sono rifugiati.

Vangelo di Marco 4,26-34

In quel tempo, Gesù diceva alla folla: 26 «Così è il regno di Dio: come un uomo che getta il seme sul terreno; 27 dorma o vegli, di notte o di giorno, il seme germoglia e cresce. Come, egli stesso non lo sa. 28 Il terreno produce spontaneamente prima lo stelo, poi la spiga, poi il chicco pieno nella spiga; 29 e quando il frutto è maturo, subito egli manda la falce, perché è arrivata la mietitura».
30
Diceva: «A che cosa possiamo paragonare il regno di Dio o con quale parabola possiamo descriverlo? 31 È come un granello di senape che, quando viene seminato sul terreno, è il più piccolo di tutti i semi che sono sul terreno; 32 ma, quando viene seminato, cresce e diventa più grande di tutte le piante dell’orto e fa rami così grandi che gli uccelli del cielo possono fare il nido alla sua ombra».
33
Con molte parabole dello stesso genere annunciava loro la Parola, come potevano intendere. 34 Senza parabole non parlava loro ma, in privato, ai suoi discepoli spiegava ogni cosa.

Funziona sempre

Un seme gettato nel terreno contiene in sé tutte le informazioni per ciò che deve diventare e insieme anche l’energia per farlo. L’uomo che getta un seme nel terreno può essere consapevole o no di quello che fa, può conoscere come cresce il seme oppure no, comunque il seme farà quello che deve fare, userà le informazioni e l’energia che possiede per diventare quello che deve diventare. Il seme cresce e diventa quello che deve diventare secondo una procedura precisa, prestabilita, graduale. Il seme nel terreno produce prima lo stelo, la struttura, poi il chicco pieno nella spiga, il frutto, la realizzazione piena del seme. Così funziona per tutti i semi. Così funziona per tutti i semi e non solo per quelli che può accogliere la terra, ma per tutti i semi che contengono informazioni ed energia.
Per esempio, che cos’è il pensiero? Che cos’è il pensiero se non un seme che contiene informazioni ed energia, un seme che un uomo attraverso la propria mente semina nel cervello, e attraverso il cervello nel terreno del proprio corpo? Ogni pensiero è un seme, e ogni seme ha informazioni ed energia per diventare ciò che deve diventare. Con una particolarità che l’uomo spesso dimentica. Il cervello di un uomo è elettrochimicamente collegato solo ed esclusivamente al corpo di quell’uomo e non a quello di qualcun altro, perciò il pensiero di una mente si semina esclusivamente nel terreno del corpo cui è collegato. Il cervello può muovere solamente il braccio del corpo cui è collegato. Quando la mente di Mario genera un pensiero nei riguardi di Carlo, e dice: Carlo è stupido, il seme di questo pensiero, con le sue informazioni di energia, non viene seminato nel terreno-corpo di Carlo, ma nel terreno-corpo di Mario. Un uomo che con la propria mente semina con continuità, nei circuiti del proprio cervello, pensieri di ira, di invidia, di rabbia, di condanna per se stesso e per gli altri, getta nel terreno del proprio corpo semi con informazioni ed energia ben precisi, e quei semi funzioneranno a dovere, faranno la loro parte senza dubbio ed errore, generando frutti di dolore, sofferenza, malattia, tristezza in quel terreno. Un uomo che con la propria mente semina con continuità, nei circuiti del proprio cervello, pensieri di gratitudine, di perdono, di accettazione, di amore per se stesso e per gli altri, getta nel terreno del proprio corpo semi con informazioni ed energia ben precisi, e quei semi funzioneranno a dovere, faranno la loro parte senza dubbio ed errore, generando in quel terreno frutti di gioia, energia vitale, salute, felicità. Così si semina e cresce anche il regno di Dio, piccoli semi fatti di pensieri d’amore e azioni di pace, piccoli semi fatti di pensieri di gratitudine e azioni di gratuità, piccoli semi fatti di pensieri di compassione e azioni di misericordia e perdono. L’uomo che ama il bene non può combattere il regno del male nel terreno del conflitto e della battaglia, ma può seminare nel terreno della vita innumerevoli piccoli semi del regno di Dio e coprire d’amore il mondo come la neve che scende lieve in piccolissimi cristalli, ricopre montagne, valli, campagne.