Questa sezione presenta quotidianamente il Vangelo del Giorno accompagnato da una riflessione, insieme all'antifona e al Salmo corrispondente, che in alcuni particolari periodi dell’anno liturgico potranno essere musicati e cantati. Ogni giorno potrai vivere la Parola, leggerne il commento e scaricare tutto in formato PDF dalla sezione sinistra del sito.

Domenica 27 Gennaio 2019

3a del Tempo Ordinario – Anno C

Parola del giorno
Neemìa 8,2-4a.5-6.8-10; Salmo 18,8-10.15; Prima lettera ai Corìnzi 12,12-30; Vangelo di Luca 1,1-4; 4,14-21

Salmo 18,8-10.15

Le tue parole, Signore, sono spirito e vita.

8 La legge del Signore è perfetta,
rinfranca l’anima;
la testimonianza del Signore è stabile,
rende saggio il semplice.

9 I precetti del Signore sono retti,
fanno gioire il cuore;
il comando del Signore è limpido,
illumina gli occhi.

10 Il timore del Signore è puro,
rimane per sempre;
i giudizi del Signore sono fedeli,
sono tutti giusti.

15 Ti siano gradite le parole della mia bocca;
davanti a te i pensieri del mio cuore,
Signore, mia roccia e mio redentore.

Vangelo di Luca 1,1-4; 4,14-21

1 Poiché molti hanno cercato di raccontare con ordine gli avvenimenti che si sono compiuti in mezzo a noi, 2 come ce li hanno trasmessi coloro che ne furono testimoni oculari fin da principio e divennero ministri della Parola, 3 così anch’io ho deciso di fare ricerche accurate su ogni circostanza, fin dagli inizi, e di scriverne un resoconto ordinato per te, illustre Teòfilo, 4 in modo che tu possa renderti conto della solidità degli insegnamenti che hai ricevuto.
In quel tempo, 4,14 Gesù ritornò in Galilea con la potenza dello Spirito e la sua fama si diffuse in tutta la regione. 15 Insegnava nelle loro sinagoghe e gli rendevano lode.
16 Venne a Nàzaret, dove era cresciuto, e secondo il suo solito, di sabato, entrò nella sinagoga e si alzò a leggere. 17 Gli fu dato il rotolo del profeta Isaìa; aprì il rotolo e trovò il passo dove era scritto: 18 “Lo Spirito del Signore è sopra di me;
per questo mi ha consacrato con l’unzione
 e mi ha mandato a portare ai poveri il lieto annuncio,
a proclamare ai prigionieri la liberazione
 e ai ciechi la vista;
a rimettere in libertà gli oppressi,
19 a proclamare l’anno di grazia del Signore”.
20 Riavvolse il rotolo, lo riconsegnò all’inserviente e sedette. Nella sinagoga, gli occhi di tutti erano fissi su di lui. 21 Allora cominciò a dire loro: «Oggi si è compiuta questa Scrittura che voi avete ascoltato».

Verità

Dio Padre ha mandato suo Figlio Gesù sulla terra con il compito di portare ai poveri il lieto annuncio, a proclamare ai prigionieri la liberazione e ai ciechi la vista; a rimettere in libertà gli oppressi, a proclamare l’anno di grazia del Signore. Una cosa è certa. Il mandato che il Padre celeste ha dato a suo Figlio Gesù ci fa conoscere chiaramente che Dio Padre non ama, non desidera la miseria, la povertà, l’indigenza, qualsiasi forma di carenza, penuria, scarsità, scarsezza: non fanno parte della sua essenza divina né della sua volontà. Dio Padre non ama e non desidera la prigionia, l’assenza di libertà, la limitazione della libertà, qualsiasi forma di carcerazione, segregazione, isolamento, schiavitù, asservimento: non fanno parte della sua essenza divina né della sua volontà. Dio Padre non ama e non desidera la cecità degli occhi, la cecità dell’intelligenza, l’ottusità dell’intelletto, l’oscurità dell’anima, l’ignoranza, la mancanza di conoscenza, di sapienza, di saggezza, di visione, di percezione, di comprensione: non fanno parte della sua essenza divina né della sua volontà. Dio Padre non ama e non desidera nessuna forma di oppressione, dominio, pressione, sopraffazione, prevaricazione, vessazione, dominazione, angheria, tirannia, violenza, coercizione, imposizione, ingiunzione, prepotenza: non fanno parte della sua essenza divina né della sua volontà. Questa è la verità che afferma Gesù. Ogni forma di miseria, indigenza, povertà, ogni forma di carcerazione, coercizione, limitazione della libertà, ogni forma di cecità intellettuale, ignoranza e mancanza di sapienza, ogni forma di oppressione, dominio, schiavitù, non è mai di Dio, non viene mai da Dio, non è mai nei desideri e nella volontà di Dio, ma nei desideri e nella volontà di qualcun altro, del nemico Malvagio, il nemico Satanico. Non si possono raggiungere il vero benessere per tutti attraverso la miseria, la conoscenza attraverso l’ignoranza, la libertà attraverso la coercizione. Il vero benessere per tutti, la conoscenza, la liberazione, l’evoluzione dell’umanità si possono raggiungere solo ed esclusivamente con l’energia e la forza dell’amore. Solo l’amore potrà liberare l’uomo dalla paura e lo potrà far uscire dall’abisso della paura in cui si è rintanato solo, tremante, cieco e terrorizzato. L’energia con cui Dio ha creato tutte le cose è l’amore, è tutto amore, è sempre amore. Dio non desidera altro che amore e gioia, pienezza di felicità, benessere e pace. Prima di conoscere l’amore, gli uomini e le donne di questa generazione dovranno provare dentro il loro cuore e nelle fibre della loro carne tutto il dolore, tutto il senso di scollegamento e di separazione che hanno fatto provare a tutte le creature. Solo poi potranno provare a sentire e a percepire la propria bellezza sconfinata, la propria bellezza divina, sconvolgente, gentile e immersa nella luce di Dio, fino a risentire come tutto è collegato e unito nell’unica energia dell’amore.
Allora l’amore raggiungerà il cuore di tutti gli uomini e di tutte le donne e non avrà più senso per loro nascondersi dietro le apparenze, le bugie, la reputazione, il possesso, la paura, l’approvazione, il successo, l’ambizione, la competizione, il conflitto. Quando l’amore raggiungerà gli uomini e le donne che desiderano essere raggiunti dall’amore, allora quegli uomini e quelle donne conosceranno cosa significhi vivere nell’anno di grazia del Signore, nel tempo della liberazione e dell’unione con Dio.