Questa sezione presenta quotidianamente il Vangelo del Giorno accompagnato da una riflessione, insieme all'antifona e al Salmo corrispondente, che in alcuni particolari periodi dell’anno liturgico potranno essere musicati e cantati. Ogni giorno potrai vivere la Parola, leggerne il commento e scaricare tutto in formato PDF dalla sezione sinistra del sito.

Sabato 15 Dicembre 2018

2a settimana di Avvento

Parola del giorno
Siràcide 48,1-4.9-11; Salmo 79,2a.2c.3b-3c.15-16.18-19; Vangelo di Matteo 17,10-13

Salmo 79,2a.2c.3bc.15-16.18-19

Fa’ splendere il tuo volto, Signore, e noi saremo salvi.

2 Tu, pastore d’Israele, ascolta.
Seduto sui cherubini, risplendi.
3 Risveglia la tua potenza
e vieni a salvarci.

 15 Dio degli eserciti, ritorna!
Guarda dal cielo e vedi
e visita questa vigna,
16 proteggi quello che la tua destra ha piantato,
il figlio dell’uomo che per te hai reso forte.

 18 Sia la tua mano sull’uomo della tua destra,
sul figlio dell’uomo che per te hai reso forte.
19 Da te mai più ci allontaneremo,
facci rivivere e noi invocheremo il tuo nome.

Vangelo di Matteo 17,10-13

Mentre scendevano dal monte, 10 i discepoli domandarono a Gesù: «Perché dunque gli scribi dicono che prima deve venire Elìa?»
11
Ed egli rispose: «Sì, verrà Elìa e ristabilirà ogni cosa. 12 Ma io vi dico: Elìa è già venuto e non l’hanno riconosciuto; anzi, hanno fatto di lui quello che hanno voluto. Così anche il Figlio dell’uomo dovrà soffrire per opera loro».
13
Allora i discepoli compresero che egli parlava loro di Giovanni il Battista.

Legge della gradualità

Il sole non sorge e non tramonta all’improvviso, nemmeno i fiumi scorrono possenti all’improvviso. Il grano non matura in un istante, le ciliegie non appaiono sul ramo all’improvviso, un ghiacciaio non si forma in un istante, nemmeno la luna sorge piena improvvisamente nel cielo. Non ci si allena, non si cresce, non ci si tempra all’improvviso. L’uomo non si innamora, né prova odio all’improvviso. L’uomo non si ammala né guarisce in modo fulmineo. Perché? Perché il supremo Architetto della vita ha predisposto che la potenza inarrestabile del movimento della vita proceda regolata dalla legge della gradualità. La legge della gradualità è una legge fondamentale della vita in ogni sua manifestazione ed espressione in quanto permette a tutti gli esseri viventi di prepararsi e di predisporsi ai mutamenti, all’evoluzione, al cambiamento, alle trasformazioni. La legge della gradualità stabilisce il ritmo delle cose, ma senza mai diventare fanatica ripetizione; regola le scadenze di tutti gli scambi energetici della vita, senza nevrosi, esasperazione; determina ogni ciclicità dell’esistente in modo perfetto, con tempistiche spesso inimmaginabili e incalcolabili per l’intelligenza umana, senza mai essere artificiosa, astratta, noiosa, futile. La legge della gradualità valuta e inventa al tempo stesso e, in questo modo, concede a ogni forma di vita il tempo utile e indispensabile per adattarsi, per prepararsi, per predisporsi a vivere con equilibrio e in modo efficiente e vantaggioso tutti i movimenti e i mutamenti della vita. La legge della gradualità segna il passo della vita, ne stabilisce cicli, periodi, sequenze, fasi, stadi, intervalli e, dietro a sé lascia la propria orma e il proprio aroma, un’orma e un aroma particolarissimi. La forma dell’orma e l’essenza dell’aroma della legge della gradualità si possono cogliere solo e unicamente con gli occhi e il naso dell’intelligenza illuminata dallo spirito. Ma cosa sono l’orma e l’aroma della legge della gradualità? Sono il segno. La legge di gradualità garantisce che ogni mutamento determinante e fondamentale della vita sia sempre preceduto, accompagnato, seguito da segni, segni che rivelano, indicano, svelano, mostrano cosa sta accadendo, come sta accadendo, perché sta accadendo. L’orma e l’essenza della legge di gradualità possono essere segni premonitori che offrono indizi chiarificatori, segnali anticipatori che predispongono e preparano; possono essere, a seconda della situazione e del momento, indicazioni che spiegano e collegano, segnali di avvertimento, avvisi che svegliano, sintomi che parlano, perfino ammonimenti, spie di pericolo e di emergenza. Come non c’è evoluzione luminosa, crescita armoniosa, realizzazione vitale che non rispetti la legge della gradualità, così non c’è involuzione tenebrosa, regressione devastante, distruzione mortale che non rispetti la legge della gradualità. Nemmeno la storia di Dio con l’uomo si sottrae alla legge della gradualità. Ogni passo di Dio verso l’uomo è sempre immancabilmente preannunciato, accompagnato e seguito da segni, affinché l’umanità possa predisporsi e prepararsi all’incontro con lui nel modo migliore e più efficace, senza scivolare nella paura o nell’indifferenza. Come segni annunciatori e rivelatori della sua presenza e del muoversi verso l’umanità, Dio Padre ha usato ogni tipo di segno sia attraverso le forze della natura, sia attraverso gli eventi della storia, ma i suoi segni prediletti sono sempre stati delle persone, i profeti. I profeti di Dio non hanno altro scopo che preparare, predisporre l’umanità alla magnifica evoluzione che Dio Padre ha in cuore per tutti i suoi figli, ma servono anche come avvisi e monito, come avvertimenti e segnali di pericolo per i momenti storici in cui gli uomini si stanno pericolosamente incamminando verso l’abisso della distruzione e della morte. Elia è stato un segno per quelli della sua generazione, una generazione che stava perdendo completamente il proprio rapporto vitale con Dio e con la vita. Gesù, preannunciato da Giovanni Immergitore, è stato un segno per questa generazione, l’ultimo segno per una generazione che ha interrotto ogni comunicazione con Dio e con la vita.