Questa sezione presenta quotidianamente il Vangelo del Giorno accompagnato da una riflessione, insieme all'antifona e al Salmo corrispondente, che in alcuni particolari periodi dell’anno liturgico potranno essere musicati e cantati. Ogni giorno potrai vivere la Parola, leggerne il commento e scaricare tutto in formato PDF dalla sezione sinistra del sito.

Giovedì 8 Novembre 2018

31a settimana del Tempo Ordinario

Parola del giorno
Lettera ai Filippési 3,3-8a; Salmo 104,2-7; Vangelo di Luca 15,1-10

Salmo 104,2-7

Gioisca il cuore di chi cerca il Signore.

Cantate al Signore, 2 a lui inneggiate,
meditate tutte le sue meraviglie.
3 Gloriatevi del suo santo nome:
gioisca il cuore di chi cerca il Signore.

4 Cercate il Signore e la sua potenza,
ricercate sempre il suo volto.
5 Ricordate le meraviglie che ha compiuto,
i suoi prodigi e i giudizi della sua bocca.

6 Voi, stirpe di Abramo, suo servo,
figli di Giacobbe, suo eletto.
7 È lui il Signore, nostro Dio:
su tutta la terra i suoi giudizi.

Vangelo di Luca 15,1-10

In quel tempo, 1 si avvicinavano a Gesù tutti i pubblicani e i peccatori per ascoltarlo. 2 I farisei e gli scribi mormoravano dicendo: «Costui accoglie i peccatori e mangia con loro».
3
Ed egli disse loro questa parabola:
4 «Chi di voi, se ha cento pecore e ne perde una, non lascia le novantanove nel deserto e va in cerca di quella perduta, finché non la trova? 5 Quando l’ha trovata, pieno di gioia se la carica sulle spalle, 6 va a casa, chiama gli amici e i vicini, e dice loro: “Rallegratevi con me, perché ho trovato la mia pecora, quella che si era perduta”. 7 Io vi dico: così vi sarà gioia nel cielo per un solo peccatore che si converte, più che per novantanove giusti i quali non hanno bisogno di conversione.
8
Oppure, quale donna, se ha dieci monete e ne perde una, non accende la lampada e spazza la casa e cerca accuratamente finché non la trova? 9 E dopo averla trovata, chiama le amiche e le vicine, e dice: “Rallegratevi con me, perché ho trovato la moneta che avevo perduto”. 10 Così, io vi dico, vi è gioia davanti agli angeli di Dio per un solo peccatore che si converte».

Sostanza

Tutto il creato è composto e formato dalla sostanza di Dio. Tutte le cellule, tutte le molecole, gli atomi, gli elettroni, i protoni, i neutroni, i fotoni, tutto è formato dalla sostanza di Dio. L’energia elettrochimica che rende possibile il pensiero e la più piccola particella di cui è composto il corpo umano sono fatti della sostanza di Dio. Di cosa è fatta la sostanza di Dio? La sostanza di Dio è la gioia. Dio è gioia. Perfino l’amore è fatto della sostanza della gioia, perché il fine e lo scopo dell’amore sono senz’altro la gioia, e la gioia non ha scopo, non ha fine, è il fine, per questo durerà per sempre. La fede serve a vedere e comprendere le cose del cielo dalla terra, l’amore serve a trasformare in realtà celesti tutto ciò che è della terra, ma il cielo, il cielo, il cielo di Dio è gioia, gioia totale, senza fine. Dio è gioia. L’uomo è fatto della sostanza di Dio, che è la gioia. Tutto dell’uomo è fatto di gioia e solo nell’istante in cui l’uomo perde la gioia smette di essere forte, carico di energia, sano e bello. Nessun uomo si ammala perché esistono le malattie, ma le malattie esistono perché sono un segno psicofisico della mancanza di gioia. Quando un uomo e una donna, consapevolmente o meno, per molteplici motivi, si allontanano dalla sostanza di Dio che è la gioia, l’uomo e la donna entrano in uno squilibrio energetico con la sostanza di Dio, in uno stato ipoenergetico di necrosi che, nel tempo, si manifesta psichicamente in stati emotivi di tristezza e nel corpo con la malattia. Non esiste malattia, disarmonia sulla terra che non derivi dalla tristezza, sia individuale che collettiva.
Satana è triste, perché ha inventato la tristezza con il suo pensiero di invidia contro Dio, e non ha altro scopo che rendere triste tutto ciò che a lui si vota e si dedica. Anche Satana ama, predilige, sente e desidera, ma ama, predilige, sente e desidera senza gioia, questa è la sua tragedia. Non c’è gioia senza amore, ma l’amore vero, quello che viene da Dio e a Dio conduce, porta alla gioia. Lo scopo di Satana è rendere triste l’uomo. Satana vuole che l’uomo si allontani da Dio, perché, lontano da Dio, l’uomo diventa triste. A Satana non importa nulla che l’uomo sia cattivo, omicida, ladro, violento, avido, invidioso, arrabbiato, vendicativo, spietato, crudele, ingiusto, ma gli interessa che l’uomo sia malvagio, perché l’uomo malvagio è triste e genera tristezza. L’invidia, l’avidità, la sete di potere e di ricchezza, il possesso, l’ambizione, l’ignoranza sono vie di morte, perché nascono dalla tristezza e generano tristezza. Il male è tutto ciò che non viene dalla gioia, non rilascia energia di gioia e non conduce alla gioia. Il vero bene e il vero amore non combattono il male, mai, ma generano gioia. Satana non si sconfigge con la morale e la legge, ma vivendo e generando gioia. La legge è uno dei colpi di genio di Satana, perché la legge è per antonomasia l’assenza di gioia. Satana sa che di tutto ciò che l’uomo compie lontano dalla gioia e senza gioia non resterà nulla, assolutamente nulla. Satana combatte gli uomini di fede, odia gli umili, non sopporta chi ama con amore, disprezza i martiri, ma entra in uno stato di allucinazione letale quando si avvicina a un uomo e a una donna che sono nella gioia. Moralità senza gioia, bontà senza gioia, sacramenti senza gioia, Parola di Dio senza gioia, comunità di fede senza gioia, dovere senza gioia, lodare Dio senza gioia, giustizia senza gioia, essere nel giusto e nella verità senza gioia sono nella direzione di Satana. A un uomo, che tutto il giorno canta nella gioia al suo Signore, Satana non riesce nemmeno ad avvicinarsi. Dio è gioia. Tutto è fatto della sostanza di Dio che è la gioia. Dio compie tutto quello che compie per amore del suo nome, e il nome impronunciabile di Dio è gioia, gioia totale, gioia piena, gioia senza fine. Gesù stesso spiega incessantemente che tutto quello che lui è venuto a portare all’umanità, in potenza e forza, amore e conoscenza, ha come unico scopo che l’uomo abbia la gioia e la gioia piena in misura sovrabbondante: Questo vi ho detto perché la mia gioia sia in voi e la vostra gioia sia piena (Giovanni 15,11). Gesù stesso ha dato nome al suo messaggio, euanghèlion, l’annuncio della gioia. 

Gioia sostanza di Dio

L’umiltà che non viene dalla gioia, e gioia non rilascia,
ha lo stesso senso, direzione, significato dell’invidia e dell’orgoglio.
La povertà che non viene dalla gioia, e gioia non rilascia,
ha lo stesso senso, direzione, significato della miseria e dell’opulenza.
La preghiera che non viene dalla gioia, e gioia non rilascia,
ha lo stesso senso, direzione, significato della bestemmia e del rinnegare Dio.
Il perdono che non viene dalla gioia, e gioia non rilascia,
ha lo stesso senso, direzione, significato della vendetta e della rabbia.
L’amore che non viene dalla gioia, e gioia non rilascia,
ha lo stesso senso, direzione, significato del possesso e dell’indifferenza.
La carità che non viene dalla gioia, e gioia non rilascia,
ha lo stesso senso, direzione, significato dell’avidità e dell’ingiustizia.
Il dono di sé che non viene dalla gioia, e gioia non rilascia,
ha lo stesso senso, direzione, significato della crudeltà, dell’ambizione e dell’egocentrismo.
La libertà che non viene dalla gioia, e gioia non rilascia,
ha lo stesso senso, direzione, significato della schiavitù e dell’oppressione.

NULLA SENZA GIOIA PERCHÉ DIO È GIOIA