Questa sezione presenta quotidianamente il Vangelo del Giorno accompagnato da una riflessione, insieme all'antifona e al Salmo corrispondente, che in alcuni particolari periodi dell’anno liturgico potranno essere musicati e cantati. Ogni giorno potrai vivere la Parola, leggerne il commento e scaricare tutto in formato PDF dalla sezione sinistra del sito.

Giovedì 1 Novembre 2018

Tutti i Santi

Parola del giorno
Apocalisse 7,2-4.9-14; Salmo 23,1-4b.5-6; Prima lettera di Giovanni 3,1-3; Vangelo di Matteo 5,1-12a

Salmo 23,1-4b.5-6

Ecco la generazione che cerca il tuo volto, Signore.

1 Del Signore è la terra e quanto contiene:
il mondo, con i suoi abitanti.
2 È lui che l’ha fondato sui mari
e sui fiumi l’ha stabilito.

3 Chi potrà salire il monte del Signore?
Chi potrà stare nel suo luogo santo?
4 Chi ha mani innocenti e cuore puro,
chi non si rivolge agli idoli.

5 Egli otterrà benedizione dal Signore,
giustizia da Dio sua salvezza.
6 Ecco la generazione che lo cerca,
che cerca il tuo volto, Dio di Giacobbe.

Vangelo di Matteo 5,1-12a

In quel tempo, 1 vedendo le folle, Gesù salì sul monte: si pose a sedere e si avvicinarono a lui i suoi discepoli. 2 Si mise a parlare e insegnava loro dicendo:
3
«Beati i poveri in spirito,
perché di essi è il regno dei cieli.
4
Beati quelli che sono nel pianto,
perché saranno consolati.
5
Beati i miti,
perché avranno in eredità la terra.
6
Beati quelli che hanno fame e sete della giustizia,
perché saranno saziati.
7
Beati i misericordiosi,
perché troveranno misericordia.
8
Beati i puri di cuore,
perché vedranno Dio.
9
Beati gli operatori di pace,
perché saranno chiamati figli di Dio.
10
Beati i perseguitati per la giustizia,
perché di essi è il regno dei cieli.

11
Beati voi quando vi insulteranno, vi perseguiteranno e, mentendo, diranno ogni sorta di male contro di voi per causa mia. 12 Rallegratevi ed esultate, perché grande è la vostra ricompensa nei cieli».

La Via

Tutti gli uomini e le donne del pianeta Terra desiderano la pace, ma non sanno come arrivarci. Tutti gli uomini e le donne del pianeta Terra desiderano la felicità, l’amore, la salute, il benessere, ma non sanno come arrivarci. Sapere dove voler andare non significa sapere come arrivarci.
Nell’istante in cui l’umanità si è messa in rivolta contro Dio, a tutti gli uomini Dio ha regalato la vita su questo pianeta per offrire ai suoi figli la possibilità di risvegliarsi dall’inganno satanico in cui sono caduti e poter scegliere di ritornare con amore e gratitudine tra le braccia del Padre. Ora, avrebbe mai potuto l’Eterno Padre regalarci questa vita in questo mondo immenso e meraviglioso, senza donarci tutte le conoscenze, le procedure, le tecnologie spirituali, psichiche e fisiche per vivere felici, in pace, sereni e sani? Ai suoi figli, che stanno cercando di tornare a casa tra le sue braccia, il Padre potrebbe mai nascondere le conoscenze indispensabili per vivere questa vita secondo la luce e lo splendore del suo amore?
Ma dove il Padre Creatore ha scritto le procedure per raggiungere l’amore, la pace, la felicità, il benessere? Le ha scritte dentro lo spirito dell’uomo, nel posto più sicuro, dove l’uomo non potrà mai perderle. Infatti l’uomo non ha perduto le procedure, non può perderle, ma, ingannato da Satana, ha solo smesso di ascoltarle e di seguirle. Non ha smesso di ascoltarle perché non era più capace di farlo, ma perché ha scelto volontariamente di non ascoltarle più e di non seguirle, per non sentirsi emarginato dal sistema dell’addestramento del mondo. Non ascoltare più e non seguire più le procedure di Dio, scritte nello spirito e nel cuore, ha condotto l’uomo nella terra della paura e dell’ignoranza, nel deserto della miseria, della schiavitù, della violenza e della morte. Da quel momento l’uomo confonde il vitale con il mortale e non conosce più la via della vita, e, pur desiderando amore, bellezza, salute, benessere, libertà, pace, felicità, non sa più come raggiungerle.
Nella pienezza del tempo, Gesù è venuto a visitare la terra per risvegliare nell’uomo il sapere di Dio, le procedure divine dell’amore e aiutarlo a metterle in pratica, per una vita felice e piena di bellezza. Gesù stesso, con le sue parole, afferma che questo è lo scopo della sua incarnazione terrena: Vi ho detto questo perché la mia gioia sia in voi e la vostra gioia sia piena (Giovanni 15,11). Ed è così che ci ha lasciato il suo messaggio felice, il suo gioioso annuncio che ha sintetizzato nel canto delle sue Beatitudini. È stato un peccato gravissimo trasformare le Beatitudini di Gesù, le procedure per essere felici su questa terra, in un apparato religioso, in un complesso di credenze e tradizioni devozionali, in un sistema gerarchico glaciale, in leggi moralistiche, fredde, impraticabili per l’uomo e lontane dalla vita della gente. Ma le Beatitudini sono ancora lì, scritte nello spirito e nel cuore dell’uomo e poi nel libro della gioia, il vangelo; sono ancora lì, e non per essere lette, ma per essere ascoltate con amore e intelligenza, con gratitudine e sapienza, e per essere realizzate per il benessere e la felicità di tutta l’umanità.
Quando l’uomo s’incamminerà sulla via delle Beatitudini, si sgombreranno i campi di battaglia, si chiuderanno i campi di concentramento, si svuoteranno le carceri, gli ospedali, i manicomi, i parlamenti che servono il potere, le banche che stritolano i popoli. Quando l’uomo accoglierà con amore la tecnologia spirituale inscritta nelle Beatitudini, la scienza, la medicina, la tecnologia faranno passi giganteschi in breve tempo e solo indirizzati al vero benessere di tutta l’umanità.
Servendo le Beatitudini, l’uomo non sarà mai più schiavo di un altro uomo, non conoscerà mai più le fauci insaziabili dei lupi rapaci del potere. Le Beatitudini sono la via indispensabile, perché sapere dove andare non significa sapere come arrivarci. Le Beatitudini sanno come si arriva alla felicità perché sono la Via della felicità. Possiamo essere certi che funzionano perfettamente, Gesù ci ha dato la sua parola, e oltre alla sua parola ci ha dato anche la sua vita per questo.