Questa sezione presenta quotidianamente il Vangelo del Giorno accompagnato da una riflessione, insieme all'antifona e al Salmo corrispondente, che in alcuni particolari periodi dell’anno liturgico potranno essere musicati e cantati. Ogni giorno potrai vivere la Parola, leggerne il commento e scaricare tutto in formato PDF dalla sezione sinistra del sito.

Venerdì 9 Dicembre 2016

2a settimana di Avvento

Parola del giorno
Isaìa 48,17-19; Salmo 1,1-4.6; Vangelo di Matteo 11,16-19

Salmo 1,1-4.6

Chi ti segue, Signore, avrà la luce della vita.

1 Beato l’uomo che non entra nel consiglio dei malvagi,
non resta nella via dei peccatori
e non siede in compagnia degli arroganti,
2
ma nella legge del Signore trova la sua gioia,
la sua legge medita giorno e notte.

3 È come albero piantato lungo corsi d’acqua,
che dà frutto a suo tempo:
le sue foglie non appassiscono
e tutto quello che fa, riesce bene.

4 Non così, non così i malvagi,
ma come pula che il vento disperde;
6
poiché il Signore veglia sul cammino dei giusti,
mentre la via dei malvagi va in rovina.

Vangelo di Matteo 11,16-19

In quel tempo, Gesù disse alle folle: 16 «A chi posso paragonare questa generazione? È simile a bambini che stanno seduti in piazza e, rivolti ai compagni, gridano: 17 “Vi abbiamo suonato il flauto e non avete ballato, abbiamo cantato un lamento e non vi siete battuti il petto!” 18 È venuto Giovanni, che non mangia e non beve, e dicono: “È indemoniato”. 19 È venuto il Figlio dell’uomo, che mangia e beve, e dicono: “Ecco, è un mangione e un beone, un amico di pubblicani e di peccatori”. Ma la sapienza è stata riconosciuta giusta per le opere che essa compie».

Non so chi siete

Ma che generazione è questa?
Come ragiona la gente di questa generazione? È una generazione strana, nemmeno più in grado di usare le proprie capacità intellettuali e fisiologiche.
Ha reazioni e comportamenti che non sono più del genere umano. A che genere appartiene questa generazione?
Questa generazione ha potuto conoscere Giovanni l’Immergitore, il più grande, evoluto illuminato di questa terra; ha potuto vedere e ascoltare l’uomo più santo, giusto, puro, coerente, non violento, distaccato da ogni potere umano, compromesso e vanagloria. Questa generazione ha risposto alla voce di Giovanni, voce di Dio che grida nel deserto, ha risposto al dono di Giovanni l’Immergitore, tacciandolo da indemoniato, facendolo mettere ai ferri in prigione e poi decapitare.
Questa generazione ha potuto conoscere e incontrare Gesù il Figlio di Dio, il Figlio dell’Altissimo, ha potuto ascoltare la sua voce e incrociare negli occhi lo sguardo stesso di Dio. Questa generazione ha potuto gustare la sua affabilità, l’affabilità di Dio che si siede a tavola con i suoi figli, che beve il loro vino e canta con loro le canzoni della festa. Questa generazione ha potuto vedere gli occhi di Gesù carichi di lacrime, di compassione infinita, di dolcezza per tutti; ha potuto gustare la sua familiarità, la sua potenza liberatrice contro ogni male, la sua assoluta non-violenza, la sua sapienza senza precedenti.
Questa generazione ha risposto alla voce e alla visita di Dio Gesù festoso e dolcissimo, tacciandolo come uomo da prostitute, mangione e ubriacone, un indemoniato; l’ha messo in prigione, torturato, condannato a morire inchiodato in croce da una violenza atroce.
Ma che generazione è questa? È assurdo, semplicemente assurdo, è una colossale presa in giro pensare e raccontarci che il problema di questa generazione sia la mancanza di fede e di spiritualità. A questa generazione manca l’intelligenza, non ce la fa nemmeno nell’uso fisiologico dei processi naturali del cervello.
Dio non riesce più a riconoscerci, non sa chi siamo diventati.
Chi però avrà gentilmente lasciato scorrere nel cuore sapienza e misericordia, evitando diligentemente violenza e stupidità, potrà riconoscere in Gesù l’Amore e la Luce che vengono dall’alto.