Sabato 30 Giugno 2018

Questa sezione presenta quotidianamente il Vangelo del Giorno accompagnato da una riflessione, insieme all'antifona e al Salmo corrispondente, che in alcuni particolari periodi dell’anno liturgico potranno essere musicati e cantati. Ogni giorno potrai vivere la Parola, leggerne il commento e scaricare tutto in formato PDF dalla sezione sinistra del sito.

Parola del giorno
Lamentazioni 2,2.10-14.18-19; Salmo 73,1-7.20-21; Vangelo di Matteo 8,5-17

Vangelo di Matteo 8,5-17

In quel tempo 5 entrato Gesù in Cafàrnao, gli venne incontro un centurione che lo scongiurava e diceva: 6 «Signore, il mio servo è in casa, a letto, paralizzato e soffre terribilmente». 7 Gli disse: «Verrò e lo guarirò». 8 Ma il centurione rispose: «Signore, io non sono degno che tu entri sotto il mio tetto, ma di’ soltanto una parola e il mio servo sarà guarito. 9 Pur essendo anch’io un subalterno, ho dei soldati sotto di me e dico a uno: “Va’!”, ed egli va; e a un altro: “Vieni!”, ed egli viene; e al mio servo: “Fa’ questo!”, ed egli lo fa».
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Ascoltandolo, Gesù si meravigliò e disse a quelli che lo seguivano: «In verità io vi dico, in Israele non ho trovato nessuno con una fede così grande! 11 Ora io vi dico che molti verranno dall’oriente e dall’occidente e siederanno a mensa con Abramo, Isacco e Giacobbe nel regno dei cieli, 12 mentre i figli del regno saranno cacciati fuori, nelle tenebre, dove sarà pianto e stridore di denti». 13 E Gesù disse al centurione: «Va’, avvenga per te come hai creduto». In quell’istante il suo servo fu guarito. 14 Entrato nella casa di Pietro, Gesù vide la suocera di lui che era a letto con la febbre.
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Le toccò la mano e la febbre la lasciò; poi ella si alzò e lo serviva. 16 Venuta la sera, gli portarono molti indemoniati ed egli scacciò gli spiriti con la parola e guarì tutti i malati, 17 perché si compisse ciò che era stato detto per mezzo del profeta Isaìa: “Egli ha preso le nostre infermità
e si è caricato delle malattie”.

Come hai creduto

Letteralmente: va’, come hai creduto avvenga a te. Così potente, così semplice, così antico, così nuovo. Secondo le parole di Gesù, non si deve usare la fede per creare la comprensione, una certa comprensione della realtà, ma per creare la realtà stessa. Come hai creduto avvenga a te significa che nella vita tutto si muove e accade esattamente nella misura di ciò che crediamo, di come crediamo, di quanto crediamo. Nelle parole di Gesù credere non è vedere le cose in un certo modo, ma creare, generare la realtà in un certo modo. Come hai creduto avvenga a te significa che se il centurione avesse creduto alla guarigione del servo con una possibilità del dieci per cento, il servo sarebbe guarito per il dieci per cento della sua malattia. Se il servo guarì al cento per cento è stato possibile grazie alla fede al cento per cento del centurione. Come hai creduto avvenga a te significa che i nostri pensieri di fede o di incertezza, di amore o di paura creano la realtà di tutti i giorni perfettamente ed esattamente nella misura in cui li carichiamo dentro di noi. Come hai creduto avvenga a te significa che, della barca con cui attraversiamo il mare della vita, noi siamo vento, vela e timone, e in Gesù e con Gesù tutto è possibile, sempre.

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