Giovedì 17 Maggio 2018

Questa sezione presenta quotidianamente il Vangelo del Giorno accompagnato da una riflessione, insieme all'antifona e al Salmo corrispondente, che in alcuni particolari periodi dell’anno liturgico potranno essere musicati e cantati. Ogni giorno potrai vivere la Parola, leggerne il commento e scaricare tutto in formato PDF dalla sezione sinistra del sito.

Parola del giorno
Atti degli Apostoli 22,30; 23,6-11; Salmo 15,1-2a.5.7-11; Vangelo di Giovanni 17,20-26

Vangelo di Giovanni 17,20-26

In quel tempo, Gesù, alzàti gli occhi al cielo, pregò dicendo: «20 Non prego solo per questi, ma anche per quelli che crederanno in me mediante la loro parola: 21 perché tutti siano una sola cosa; come tu, Padre, sei in me e io in te, siano anch’essi in noi, perché il mondo creda che tu mi hai mandato.
22
E la gloria che tu hai dato a me, io l’ho data a loro, perché siano una sola cosa come noi siamo una sola cosa. 23 Io in loro e tu in me, perché siano perfetti nell’unità e il mondo conosca che tu mi hai mandato e che li hai amati come hai amato me.
24
Padre, voglio che quelli che mi hai dato siano anch’essi con me dove sono io, perché contemplino la mia gloria, quella che tu mi hai dato; poiché mi hai amato prima della creazione del mondo. 25 Padre giusto, il mondo non ti ha conosciuto, ma io ti ho conosciuto, e questi hanno conosciuto che tu mi hai mandato.
26
E io ho fatto conoscere loro il tuo nome e lo farò conoscere, perché l'amore con il quale mi hai amato sia in essi e io in loro».

Tutto

Gesù vuole donarci tutto, non solo tutto se stesso, ma anche tutto ciò che gli appartiene, tutta la sua vita, il suo amore, la sua gioia. Desidera donarci tutto e solo Lui lo desidera così intensamente e pienamente per noi. Vuole condividere con tutti noi suoi figli lo splendore e la bellezza, la grazia e la gioia che Lui vive nel Padre e nella sua esistenza di Figlio di Dio. Gesù non vuole che ci manchi nulla, assolutamente nulla della sua gioia, della sua conoscenza, del suo benessere, della sua pace, luce e dolcezza.
Gesù desidera che siamo uno come lui è uno con il Padre e il Paraclito. Lui desidera sopra ogni cosa che non ci sentiamo mai, mai separati in noi stessi, distanti da Lui, in conflitto con gli altri, perché desidera sopra ogni cosa la nostra gioia, la nostra totale e divina gioia. Gesù desidera che non viviamo mai un istante, un solo istante senza amore, in quello stato di sospensione, di incertezza, di dubbio, di disgregazione tipico della separazione, e quando lo stato di separazione accade, per qualsiasi motivo, lui ci assicura che è sempre al nostro fianco per accompagnarci, sempre davanti a noi per guidarci, costantemente dietro di noi per accoglierci nelle cadute, sempre dentro di noi per risvegliarci, illuminarci, risanarci. Lui solo può sanare e salvare l’uomo, non solo perché Lui ha la potenza per farlo, ma soprattutto perché Lui solo desidera così potentemente il nostro bene e il nostro benessere pieno e totale. Non ci sono padre, madre, figlio, figlia, marito, moglie, amico, insegnante, maestro di vita, illuminato, santo, istituzione, sistema politico e ideologico al mondo in tutta la storia del globo terrestre che possano desiderare di più e meglio di Gesù la nostra felicità e il nostro benessere e abbiano la sapienza di indicarcene la strada e il potere per guidarci a essi. Gesù desidera che sappiamo con certezza assoluta che il Padre ci ama con la stessa tenerezza, grazia, cura, impeto, predilezione e grandiosità con cui lui ama il Figlio suo e desidera per la nostra vita persino quello che risulta impossibile alla nostra mente e immaginazione e dice al Padre: voglio che quelli che mi hai dato siano anch’essi con me dove sono io, perché contemplino la mia gloria, quella che tu mi hai dato. Gesù per noi desidera il Tutto e l’Uno che lui vive con il Padre e lo Spirito Paraclito, nessun altro ha mai desiderato tanto per l’uomo e nessuno mai ha dato, ha offerto completamente la propria vita per realizzare questo desiderio, nessun altro, nessun altro, mai. Padri, madri, figli, figlie, mariti, mogli, amici, insegnanti, maestri di vita, illuminati, santi, istituzioni, intermediari di ogni tipo, sistemi politici, sistemi economici, sistemi sanitari, culturali, legali, morali, ideologici, militari, religiosi, sportivi, lavorativi, tutti, ma proprio tutti, hanno dei desideri per l’uomo, anzi tutti propongono la realizzazione dei veri desideri dell’uomo. Ma di che desideri si tratta? Da che fonte provengono? A cosa portano? Potranno mai essere desideri pieni, grandiosi, liberanti, colmi di amore e di libertà come quelli di Gesù?
Questo è il tempo in cui ogni uomo, lontano dalla voce degli intermediari, dalle pressioni del sistema del potere e dagli inganni dell’ego, deve decidere nel proprio cuore quali desideri vuole vedere realizzati nella propria vita, se i desideri di Gesù o quelli della propria famiglia di origine, quelli degli affetti umani, del sistema delle aspettative altrui, della politica, dell’economia, della moda, della competizione, delle religioni, delle convenzioni e convinzioni umane. Questo è il tempo in cui ognuno vedrà realizzarsi in pienezza nella sua vita la qualità dei suoi desideri a seconda della fonte dei suoi desideri. Scegliere di vedere realizzati nella propria vita i desideri di Gesù potrebbe essere semplicemente il più sublime atto di furbizia e intelligenza dell’umanità, prima ancora di ogni fede e spiritualità.

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