Mercoledì 2 Maggio 2018

Questa sezione presenta quotidianamente il Vangelo del Giorno accompagnato da una riflessione, insieme all'antifona e al Salmo corrispondente, che in alcuni particolari periodi dell’anno liturgico potranno essere musicati e cantati. Ogni giorno potrai vivere la Parola, leggerne il commento e scaricare tutto in formato PDF dalla sezione sinistra del sito.

Parola del giorno
Atti degli Apostoli 15,1-6; Salmo 121,1-4b.5-6; Vangelo di Giovanni 15,1-8

Vangelo di Giovanni 15,1-8

In quel tempo, disse Gesù ai suoi discepoli: 1 «Io sono la vite vera e il Padre mio è l’agricoltore. 2 Ogni tralcio che in me non porta frutto, lo taglia, e ogni tralcio che porta frutto, lo pota perché porti più frutto. 3 Voi siete già puri, a causa della parola che vi ho annunciato. 4 Rimanete in me e io in voi. Come il tralcio non può portare frutto da se stesso se non rimane nella vite, così neanche voi se non rimanete in me. 5 Io sono la vite, voi i tralci. Chi rimane in me, e io in lui, porta molto frutto, perché senza di me non potete far nulla. 6 Chi non rimane in me viene gettato via come il tralcio e secca; poi lo raccolgono, lo gettano nel fuoco e lo bruciano. 7 Se rimanete in me e le mie parole rimangono in voi, chiedete quello che volete e vi sarà fatto. 8 In questo è glorificato il Padre mio: che portiate molto frutto e diventiate miei discepoli».

Tralcio

È il legame tra il tralcio e la vite che permette al tralcio di portare il suo frutto. Gesù usa con decisione questa simbologia per rivelare l’importanza assoluta di mantenere più forte e saldo possibile il legame con lui. Perché Gesù insiste così tanto sul legame con lui? Perché la vita è fatta di legami e sussiste attraverso i legami. La vita fisica è intessuta di legami, legami chimici, legami di molecole o di cristalli, legami elettromagnetici. Il legame permette la trasmissione dell’energia e delle informazioni. I legami forti hanno un contenuto energetico maggiore e sono più difficili da rompere, i legami deboli hanno un contenuto energetico minore e sono più facili da rompere. Esistono legami di diverso tipo, grado e pregio, utilità e significato. Esistono legami psichici, relazionali, affettivi, lavorativi, di sangue, di appartenenza, culturali, ideologici, spirituali. Il legame permette la trasmissione di energia, i legami vitali trasmettono la vita, i legami mortali trasmettono la morte. Il legame più naturale è quello con la sopravvivenza, mentre quello più innaturale è quello con il dovere. Quello che si crea più velocemente è quello creato dall’imitazione, quello più lento da instaurare è quello con se stessi. Il legame più seducente è quello del potere, quello più velenoso è quello generato dall’invidia. Il più pericoloso è il legame creato dal possesso. Il legame più schiavizzante è quello generato dalla sete di dominio, quello più ignobile è il legame con la sottomissione, quello più sfibrante è il legame con il controllo. Il legame più insano è quello con la vendetta, il più stupido è il legame con il denaro, il più tossico è il legame con il passato, il più perverso è il legame con l’approvazione degli altri. Il legame che crea più dipendenza è quello con l’ambizione, il più deludente è quello con le aspettative degli altri. Il più mortale dei legami è il legame con la separazione, quello che attanaglia di più è quello con l’avidità. Il legame più satanico è il legame che Satana crea tra noi e la distrazione. Il legame più indistruttibile è quello che si crea nel perdono, quello più esaltante è il legame dell’amore che lascia liberi, il legame supremo è il legame dell’amore che rende indipendenti. Il legame più divino è il legame che si genera attraverso la lode e il ringraziamento a Dio, per la gloria di Dio.
Tutto nella vita è gestito da legami perché altrimenti non sarebbe possibile la trasmissione di energia e quindi la vita stessa. Dall’istante della creazione tutto è legato con fili invisibili all’atto creativo di Dio che dona a tutti vita, movimento, energia e significato. Perfino Satana e i suoi angeli, che da Dio si sono separati, sono a Lui ancora in qualche modo collegati altrimenti non potrebbero essere vivi, muoversi ed esprimere energia.
Il contenuto energetico del legame determina la qualità e la forza del legame e, nello stesso tempo, la qualità e la forza del legame determina il contenuto energetico del legame. In pratica lo scambio di molta energia crea un legame forte, ma anche un legame forte permette la trasmissione di molta energia. Un forte legame permette una possente trasmissione di energia. Una possente energia rende un legame fortissimo. Se il legame è debole, questo sta a significare che è a basso contenuto energetico.
Sta a noi scegliere il tipo di legame per determinare il tipo di energia che desideriamo cedere e ricevere. Con l’esempio del tralcio e della vite Gesù ci informa che il suo legame con noi è totale, fedele, indistruttibile in nome dell’amore che ci porta, perché siamo le sue creature, i suoi amatissimi figli, ma ci ispira anche a comprendere che, se noi cresciamo nella consapevolezza di quanto bello e vitale è essere costantemente e amorevolmente legati a lui, lui potrà trasmettere in noi tutta l’energia e la conoscenza necessari per vivere felici e in pace, sani, liberi, indipendenti. Dio è sempre legato a noi e ci trasmette tutti i suoi doni e ogni sua grazia in ogni istante, ma se non cresciamo nel desiderio di essere e vivere anche noi più legati a lui, allora lui non potrà trasmetterci energie e conoscenze per quel tipo di evoluzione che la nostra mente ora non riesce nemmeno a immaginare. Gesù insiste che rimaniamo fortissimamente legati a lui, perché nemmeno lui può trasmettere a noi la sua energia potente, se abbiamo un legame debole con lui. La vita come atto creativo di Dio è intessuta di legami, di innumerevoli e invisibili legami in tutte le sue dimensioni, e si mantiene in vita attraverso i legami, ma solo rimanendo uniti e legati a Gesù e al Paraclito Spirito possiamo ricevere da Dio Padre tutta l’energia della vita e dell’amore, per sempre.

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