Lunedì 16 Aprile 2018

Questa sezione presenta quotidianamente il Vangelo del Giorno accompagnato da una riflessione, insieme all'antifona e al Salmo corrispondente, che in alcuni particolari periodi dell’anno liturgico potranno essere musicati e cantati. Ogni giorno potrai vivere la Parola, leggerne il commento e scaricare tutto in formato PDF dalla sezione sinistra del sito.

Parola del giorno
Atti degli Apostoli 6,8-15; Salmo118,23-24.26-27.29-30; Vangelo di Giovanni 6,22-29

Vangelo di Giovanni 6,22-29

22 Il giorno dopo, la folla, rimasta dall’altra parte del mare, vide che c’era soltanto una barca e che Gesù non era salito con i suoi discepoli sulla barca, ma i suoi discepoli erano partiti da soli.
23
Altre barche erano giunte da Tiberìade, vicino al luogo dove avevano mangiato il pane, dopo che il Signore aveva reso grazie.
24
Quando dunque la folla vide che Gesù non era più là e nemmeno i suoi discepoli, salì sulle barche e si diresse alla volta di Cafàrnao alla ricerca di Gesù. 25 Lo trovarono di là dal mare e gli dissero: «Rabbì, quando sei venuto qua?»
26
Gesù rispose loro: «In verità, in verità io vi dico: voi mi cercate non perché avete visto dei segni, ma perché avete mangiato di quei pani e vi siete saziati. 27 Datevi da fare non per il cibo che non dura, ma per il cibo che rimane per la vita eterna e che il Figlio dell’uomo vi darà. Perché su di lui il Padre, Dio, ha messo il suo sigillo».
28
Gli dissero allora: «Che cosa dobbiamo compiere per fare le opere di Dio?» 29 Gesù rispose loro: «Questa è l’opera di Dio: che crediate in colui che egli ha mandato».

Cibo

Letteralmente è scritto: Operate non per il nutrimento che si annulla/consuma ma per il nutrimento quello rimanente per/nella la vita eterna che il Figlio dell’uomo a voi darà; a questi infatti il Padre il Dio ha messo il sigillo-ha contrassegnato-autenticato [greco: sfraghìzo]. Il sigillo nell’antichità era una sorta di timbro posto su un documento o su una lettera mediante un anello dotato di incisioni particolari, che rivelava l’emittente del messaggio. Nella lingua greca questo anello, che riproduceva il sigillo, si chiamava sfraghìs-autentico ed era fabbricato con gemme e pietre dure e preziose (in accadico infatti il sostantivo shapiru, “scrivano, cancelliere”, contiene la componente linguistica chidu, “sigillo”, propriamente “perla in forma di cilindro per sigillare”). Nel Nuovo Testamento lo sfraghìs è il sigillo dello Spirito Santo posto dal Padre su suo Figlio, Gesù Cristo, il quale, a sua volta, lo appone su tutti coloro che credono nel suo nome come segno della sua signoria.
Le cose create da Dio hanno un sigillo. Il sigillo di identificazione di Dio è che le sue opere sono perfette, sfolgoranti di bellezza, gaie, tutte collegate all’Uno e al Tutto, sono sempre in movimento, libere, piene di energia vitale, gratuite. Anche Satana, non potendo far altro che copiare, vuole mettere il proprio sigillo sulle cose, ma non lo può fare. Perché? Perché lui è creatura, non è creatore, perciò non può porre il proprio sigillo come su una cosa da lui creata e gli resta che l’unica possibilità di porre il proprio marchio sulle cose da lui dominate. Satana marchia le cose e le persone con il suo marchio come si fa con i vitelli, come si fa per dimostrare ed esercitare il proprio dominio. Il marchio di identificazione dell’angelo Maligno è l’invidia, la vanità, l’avidità, la sete di dominio, la rigidità, la freddezza, la rabbia, l’energia distruttiva. Ma cosa c’entra il sigillo con il cibo?
Gesù ci mette in guardia sul tipo di cibo, sul tipo di energia psico-spirituale che decidiamo di ingerire per la nostra alimentazione e sussistenza. Gesù ci avverte che c’è un cibo con il sigillo di Dio Padre e un cibo con il marchio di Satana. Sono cibi diversi, di provenienza diversa, di energia diversa, con fini diversi.
Il nutrimento con il marchio di Satana è un nutrimento che si annulla, che consuma chi lo ingerisce e si consuma a sua volta. Il nutrimento con il sigillo di Dio è un nutrimento che solo Gesù può dare, esso dona energia vera, è gratuito, apre alla conoscenza, non si consuma e rimane per la vita eterna. Invidia, vanità, avidità, ambizione, culto dell’immagine, potere, sete di dominio, rabbia e vedetta sono cibi marchiati da Satana. Umiltà, semplicità, dono di sé, amore, condivisione delle risorse, servire il bene, gioia, sete di giustizia, compassione e misericordia sono cibi col sigillo di Dio. Il cibo di vita offerto da Gesù, con il sigillo del Padre, sono le Beatitudini, il cibo di morte offerto da Satana, con il suo marchio, sono l’ambizione, l’avidità, i conflitti, la separazione, la calunnia, l’ingiustizia, la violenza. Il Padre del cielo ha messo il suo sigillo di vita su tutte le cose e a sua volta Satana sta provando a mettere il suo marchio ovunque. Ecco perché tutto quello che esce dalle mani dell’uomo deve avere un marchio, e si può vendere e comprare solo ciò che ha un marchio. Perché? A quale scopo tutto questo? L’acqua dei torrenti e dei fiumi ha il sigillo di Dio e per sua natura è acqua che l’uomo può e deve bere, è acqua che disseta, dà vita, irriga, purifica. Satana ha voluto metterci il suo marchio, ha fatto in modo che venisse inquinata così da godersi lo scempio di una generazione umana che vive miseramente in mezzo all’acqua inquinata e che deve comprare con il denaro nei mercati delle multinazionali l’acqua che gli serve per vivere. Il cibo che la terra dona all’uomo porta il sigillo di Dio e per sua natura è sano, energetico, fatto apposta per lui. Satana e i suoi figli hanno operato fino a inquinare e a trasformare il cibo in chimica velenosa, cibo questo che ha ucciso miliardi di persone, per arrivare al giorno in cui l’uomo avrebbe potuto avere qualcosa di più naturale e biologico, almeno formalmente, pagando oltre misura quello che Dio aveva già dato gratuitamente. Così è per tutte le cose che fanno parte della vita dell’uomo e della sua sopravvivenza, come lo spazio per abitare, le vie per viaggiare, il divertimento, la conoscenza, le relazioni, lo scambio e la condivisione delle risorse. Questo è lo scopo della marchiatura di Satana: mettere un prezzo a tutto ciò che Dio ha donato gratuitamente a tutti. Perché il prezzo delle cose è così importante per Satana? Perché il prezzo prima ancora di creare il mercato genera la separazione nell’umanità. Da una parte pochissimi aguzzini rapaci, il gruppo dei vantaggi, dall’altra un oceano sconfinato di vittime miserabili, schiavizzate, omologate, depresse, ignoranti e impaurite. Questo è il marchio della bestia di cui parla Apocalisse significato nel numero 666, il prezzo delle cose. Satana sta operando giorno e notte per espandere il proprio marchio su ogni cosa del vivere umano, usando soprattutto i sistemi politici, legali, scientifici, religiosi ed economici che l’uomo si è dato per garantirsi la sicurezza, la serenità esistenziale, la sopravvivenza. Gesù ci mette in guardia sul tipo di cibo che vogliamo scegliere per la nostra vita e ci chiede di fare attenzione a quello che abbiamo deciso di riconoscere come nostro cibo, se ha il sigillo di Dio o il marchio di Satana. Quello che Gesù ci offre gratuitamente e nella libertà ha il sigillo di Dio, è sicuro. Quello che ci impongono i potenti della terra, le leggi degli stati, i signori del tempio, della scienza, della medicina, della tecnologia, del mercato economico ha sempre un costo e non è mai libero e liberante e non ha il marchio a fuoco di Dio, è sicuro.
Il sigillo della vita senza fine di Dio Padre o il marchio della morte senza fine di Satana? A ogni mondo cosmico, generazione storica, individuo, famiglia, comunità, la propria scelta.

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