Shiloh

È scritto in Genesi 49,10: Non sarà tolto lo scettro da Giuda e il bastone da in mezzo ai suoi piedi fino a che verrà Shiloh e a lui sarà l’obbedienza dei popoli. Il primo nome che nella bibbia si riferisce a Lui, il Signore Gesù Cristo, è Shiloh. Shiloh è il primo nome del Messia, Mashiach in ebraico. È il nome che raccoglie in essenza tutti i significati, i simboli, la storia del Signore e Re Messia. Il termine ebraico Mashiach significa propriamente “Unto” e le lettere che compongono questa parola costituiscono le iniziali di altri quattro termini ebraici che nella loro essenza definiscono la figura del Messia: Menachem, “Consolatore”, Shiloh, “Pacifico” o “Colui a cui appartiene lo scettro del comando”, Yinon, “Germoglio” o “Colui che cresce”, Chanina, “Pietà, Misericordia, Amore”. Questi nomi, che si trovano in altrettante citazioni bibliche, definiscono l’identità del Messia, ne delineano e rivelano la figura personale, ne svelano le qualità individuali e le funzioni collettive. In questi nomi si concentra la sostanza stessa dell’essere divino del Messia, di Dio stesso, che Gesù ci farà conoscere come Dio Misericordia e Amore nel volto del Padre, Dio Consolatore nel volto dello Spirito Paraclito, Agnello di Dio, Pacifico Signore a cui appartiene lo scettro del comando, in Gesù il Maestro. Mashiach raccoglie perciò in una parola il volto di Dio Trinità.
Infinita è la misericordia, infinito l’amore che Lui possiede e dona, infinita è la capacità di consolare tutti e sempre, infiniti sono la potenza e il comando supremo che manifesta su tutte le cose visibili e invisibili, morte compresa. Infinito è il possesso di ogni sapienza e verità e al tempo stesso è assoluta l’assenza di paura che rende Gesù signore di ogni giustizia e regalità. Queste sono le caratteristiche attraverso le quali il Messia si rivela all’uomo e può essere dall’uomo riconosciuto senza errore.
Non ci potrà essere nessun profeta e santo, mistico e illuminato di provenienza umana che possa soddisfare i contenuti e i compiti profetizzati nella parola Mashiach. Se paradossalmente Gesù, il Figlio di Dio, non avesse adempiuto in pienezza la profezia e i segni inscritti in questo nome, non ci potrà comunque mai essere nessun’altra persona che potrà farlo.

Shiloh

Nelle lingue semitiche, dall’accadico sillu/sillum all’ebraico sel, i significati della parola “Shiloh” riportano al concetto di “rifugio, copertura, protezione, aver cura, adombrare per proteggere”. La radice ebraica shlh indica “essere tranquillo, felice, vivere in pace, prosperare”. Da qui moltissimi sono i nomi comuni, propri, gli aggettivi derivati con le stesse radicali: l’aggettivo shalew, “tranquillo, felice, sicuro”, il sostantivo shelew, “tranquillità, spensieratezza, pace”, l’antica forma primitiva Shiloni, una città nella tribù di Efraim, nel regno di Israele, dove è stata protetta l’Arca dell’Alleanza per molto tempo. Ancora vi sono shalwah, “riposo, prosperità, sicurezza”, shelewa, “felicità, tranquillità”, shilluach, “presente, dono”, shalom, “pace, benessere”. Shiloh è l’essere della pace, della protezione, della cura, del riposo. Shiloh ha in sé il potere di offrire pace, ha in sé dunque un potere supremo sconosciuto all’uomo, il potere di sconfiggere, sciogliere, vincere, annullare la radice del conflitto, di ogni conflitto e tensione, scontro e violenza. Shiloh non offre una pace che scende magicamente dall’alto in modo accidentale sopra le azioni, le volontà, le coscienze umane, ma è capace di portare e creare la pace vera da dentro, lui può condurre alla pace partendo da dentro. Lui conduce alla vera e unica sorgente della pace: rispondere all’amore di Dio, alla vita e a tutto con lo slancio dell’amore. Shiloh non combatte il conflitto con il conflitto, non forza alla pace, non argomenta sulla pace, ma mostra e conduce alla sorgente della pace, la sorgente della pace che parte da dentro: rispondere con amore all’Amore. Shiloh ha la potenza di costruire la pace nell’uomo dal suo interno, liberandolo dagli inganni, dalle ferite, dai conflitti interiori ispirati e provocati dal Nemico. Solo Shiloh porta la pace vera, perché ha in sé la conoscenza e la potenza di sconfiggere il conflitto, ogni conflitto. Solo Shiloh offre protezione contro il male, perché solo Lui ha realmente la forza onnipotente di sconfiggere l’origine del male. Solo Shiloh offre cura reale alle ferite, ai disagi, alle disarmonie e solo Shiloh può offrire il vero riposo, lo shabbat divino.
Le Scritture sono coerenti nel loro accento sul fatto che solo il Principe della Pace è capace di offrire al suo popolo il riposo e la pace. Fino a Yeshua non è stato possibile portare alla gente la pace perfetta, la pace da dentro, la pace vera della nuova ed eterna alleanza tra Dio e l’uomo. Gesù è il Principe della Pace, anzi è il Volto della Pace, l’unico volto della pace, l’unico essere dove riposa e risplende la Pace di Dio.
Shiloh, il primo nome di Gesù nella bibbia, descrive il Volto del Pacifico, del Dio della Pace che dona il riposo e la grazia della salvezza. Se il primo nome di Gesù ce lo dona il Genesi 49,10, l’ultimo nome del Messia è nella rivelazione a Giovanni evangelista in Apocalisse 22,16, dove Gesù stesso si autodefinisce la lucente stella del mattino. Il primo e l’ultimo nome di Gesù nella Parola di Dio hanno ispirato il testo della preghiera nella canzone Tu Sei, pubblicata nel 1989, che canta a Gesù senza mai nominarlo direttamente ma come la prima stella del mattino e l’unico volto della Pace-Shiloh.
Shiloh in tutta la sua vita terrena ha manifestato e realizzato la potenza del suo nome. È il portatore stesso del riposo e della pace che dice: Venite a me, tutti voi affaticati e oppressi, e io vi riposerò. Prendete il mio giogo sopra di voi e imparate da me, che sono mite e umile nel cuore, e troverete riposo per le vostre anime; il mio giogo infatti è buono e il mio carico leggero (Matteo 11,28-30). Egli dona la sua perfetta pace: Pace lascio a voi, la mia pace vi do, non come il mondo dà io la do a voi. Non sia turbato il vostro cuore né sia spaventato (Giovanni 14,27). Shiloh è il Pastore pacifico, il leader efficace al quale gli uomini renderanno pronta obbedienza quando desidereranno veramente vivere e godersi la pace e la bellezza della vita. Il testo di questo brano è una raccolta dossologica, una preghiera cioè che afferma, rivela, canta la gloria e la bellezza di Dio.
Solo Lui c’è, solo Lui è il Re. Ogni bene è da Lui, Egli non muterà. Solo in Lui lo splendore del cielo, ogni pace, ogni luce, viene solo da Lui. Tutto gli appartiene, Shiloh. Dalla sua pienezza grazia su grazia e verità. Tutto viene da Lui. Lui illumina ogni uomo, sempre. Tra centinaia di immagini e affermazioni che nella bibbia si riferiscono alla bellezza, alla grazia, ai compiti di Shiloh-Mashiach e ne profetizzano il volto e l’identità, ne sono state qui raccolte alcune tra le più belle e inusuali, che aderiscono e si congiungono alle rivelazioni del vangelo e si realizzano e compiono pienamente nella persona e nelle opere di Gesù.

Nota per il lettore
Il brano Shiloh è tratto dall’opera Shiloh, cd e libro, Paolo Spoladore, Ed. Usiogope, Venezia, 2009.

Lyrics

Solo Lui solo solo Lui c’è
Solo Lui è il Re          
Ogni bene è da Lui
Egli non muterà

Solo in Lui solo solo in Lui
Lo splendore del cielo
Ogni pace ogni luce
Viene solo da Lui
Tutto gli appartiene sempre   

Shiloh Shiloh Shiloh

Solo da Lui solo solo da Lui
Dalla sua pienezza
Grazia su grazia e verità
Tutto viene da Lui
Lui illumina ogni uomo sempre           

Shiloh Shiloh Shiloh