Giovanni 3,8;14,15-17

Quando si ama e si è amati, quando si è felici e si sta bene, non ci si fanno domande sul senso della vita, non si giudica, non si interferisce, ma si vorrebbe semplicemente che tutto questo durasse per sempre. È un’esperienza comune. Quando il momento è felice, la mente non è più posizionata nel passato o nel futuro ed è serena, il cuore dell’uomo sente il bisogno che questo stato di pace non finisca mai, sente nascere il bisogno del sempre. Ma perché, perché cerchiamo il sempre quando siamo felici e amati? Non si può cercare qualcosa che non si è perduto e, se abbiamo perduto una cosa, significa che prima in qualche modo ci apparteneva, era con noi, faceva parte della nostra esperienza. Dunque, se cerchiamo tanto una cosa, significa che l’abbiamo persa, significa che c’è stato un momento in cui l’abbiamo conosciuta e ci apparteneva, e il fatto che continuiamo a cercarla intensamente significa che era per noi molto bella, importante, necessaria. Perché allora cerchiamo il sempre della felicità? Evidentemente il sempre ha fatto parte della nostra esperienza, un’esperienza impareggiabile, bellissima, così bella che, dall’istante in cui l’abbiamo persa, continuiamo a cercarla quasi disperatamente.
Ma si può vivere la bellezza del sempre già qui su questa terra? Sì, Gesù ci assicura che è non solo possibile, ma meravigliosamente possibile. Sì, ma come? Gesù spiega così le caratteristiche della vita e la procedura per essere felici. Il vento soffia dove lui vuole. Il vento rappresenta lo Spirito stesso della vita, l’Amore, Dio, la somma dei doni e del benessere, la pace, la bellezza, la forza, l’energia vitale. La pienezza della vita e di Dio soffiano, sono presenti ovunque in totale pienezza e ricchezza per tutti, sempre, si muovono in totale e assoluta autonomia divina, e nessuna delle creature create può dirigere, controllare, comandare questo flusso di ricchezza, niente può dominare, condizionare, regolare questa energia, nessuno può prevedere, gestire, azionare questa potenza di vita. Il vento soffia dove lui vuole sottolinea la certezza e la vastità assolute della sempre presente al presente presenza dello Spirito, della ricchezza dei suoi doni ovunque e della sua totale divinamente libera autonomia di movimento. È nell’autonomia stessa dell’amore l’essere presente tutto e sempre al presente. Perciò la prima indicazione è: vivi e ama il presente, nel presente c’è tutto. Vivi ma non puoi controllare, vivi ma non puoi possedere, vivi ma non puoi sapere dove si va.
Tu ne senti la voce chiarisce definitivamente che tutti, ma proprio tutti, come sentono la voce del vento quando spira sulla pelle, così tutti ma proprio tutti nel cuore sanno, sentono, percepiscono la presenza di Dio, la sovrabbondanza della sua magnificenza, che ogni giorno si riversa senza limiti e calcoli sull’uomo per il benessere e la felicità. Anche solo guardando il creato, le cascate, i fiori, le vallate e il mare, le galassie e il cielo, chi può negare la meraviglia, lo splendore, l’abbondanza, la magnificenza dell’atto creativo? Tutti possono vedere il miracolo continuativo della vita, tutti lo possono sapere, è evidente, assolutamente evidente. Tutti possono sentire la voce della bellezza e della grazia dello Spirito, ora nell’istante presente. Seconda indicazione: tutti possono sentire come la più chiara delle evidenze la bellezza e magnificenza del tutto e dell’uno per essere felici e ringraziare. Se a qualcuno manca qualcosa, è inutile sospettare di Dio, è preferibile e molto più logico riflettere sui comportamenti e sulle scelte dell’uomo.
Ma non sai di dove viene e dove lui va. La vita non ha bisogno di spiegazioni, non sente la necessità di domande né di risposte di senso. La vita scorre e risplende ovunque come lo Spirito e l’Amore di Dio, ma non ha nessun senso investigare da dove viene e dove va, sul passato e sul futuro. Tutto viene da Dio e va a Dio, ma nessuno sa né può sapere i modi, i tempi di come questo accade. Farci domande di senso sulla vita, oltre che essere un atto di deliberata arrogante stupidità, segna il nostro fastidio e la rabbia contro Dio. Quando senti il vento, sii grato, gustalo, ascoltalo, fatti portare, impara a conoscerlo perché ti può guidare a conoscenze utilissime per la sopravvivenza, ma non ci sono domande da fare, non ci sono perché da chiedere, non c’è passato da ricordare né futuro da investigare. Terza indicazione: vivere senza porsi domande, senza formare giudizi sul passato e sul futuro.
Unendo le tre indicazioni si ottiene: vivi e ama il presente; nel presente c’è tutto; a tutti è stato dato tutto per essere felici e ringraziare senza mai sospettare di Dio e accusarlo per ciò che ci manca, senza porsi domande e formare giudizi sul passato e sul futuro. Questo è semplicemente di chiunque è nato dallo Spirito.
Il sempre della felicità che stiamo cercando non risiede nel passato e tanto meno nel futuro, il tempo dell’amore di Dio e di tutto il bene che ci dona costantemente è nel presente. Amare il presente, ringraziare con fede Dio per il presente, senza farsi mai nessuna domanda su ciò che verrà, è il primo passo per essere felici. Questa è la procedura per essere felici sempre. Ogni volta che ci prende il fastidio che deriva dal dubbio che Dio ci ami e provveda a noi in modo perfetto e completo, ogni volta che giudichiamo e ci catapultiamo nel passato e nel futuro, noi perdiamo la gioia, la gratitudine. Allora il processo di illuminazione si interrompe o rallenta, si perde l’umile forza del presente e la paura e la confusione avanzano come una marea. Il sempre dello Spirito dice e ci ricorda che sempre si può ricominciare, tante volte al giorno quante volte si respira. Ti chiederesti mai se hai respirato abbastanza o se devi continuare a farlo? Appunto. Non chiederti mai quante volte devi ricominciare nelle braccia dello Spirito. Per comporre questa preghiera allo Spirito Paraclito sono stati scelti e uniti insieme due passi bellissimi del vangelo di Giovanni, entrambi dedicati a raccontarci e ad annunciarci la presenza e la potenza dello Spirito.

Il vento soffia dove lui vuole
e tu ne senti la voce
ma non sai di dove viene e dove lui va
così è chiunque è nato dallo Spirito

Se mi amate
custodirete le mie procedure
io pregherò il Padre
e vi darà un altro Paraclito
perché sia sempre con voi

Spirito di verità
che il mondo non può ricevere
perché non lo vede né lo conosce
voi lo conoscete
perché in pace presso di voi dimora
e in voi sarà

Nota per il lettore
Il brano Sempre è tratto dall’opera Shiloh, cd e libro, Paolo Spoladore, Ed. Usiogope, Venezia, 2009.

 

Lyrics

Il vento soffia dove lui vuole e tu
Ne senti la voce ma tu non sai
Di dove viene e dove lui va dove lui va
Così è di chiunque è nato dallo Spirito

Se amate me custodirete le mie
Le mie procedure e io
Io chiederò al Padre mio un altro Consolatore
Che sia con voi che sia sempre con voi
Che sia sempre con voi

A voi darà lo Spirito di verità
Che il mondo non può ricevere
Né percepire e conoscere voi lo conoscete
Perché in pace si è fermato in voi
Lui per sempre sarà in voi

Il vento soffia dove lui vuole e tu
Ne senti la voce ma tu non sai
Di dove viene e dove lui va dove lui va
Così è così è di chi è nato dallo Spirito