Numeri 6,24-26

È la benedizione sacerdotale che si trova nel libro dei Numeri al capitolo 6, insegnata dal Signore a Mosè e da Mosè ad Aronne, il capostipite di tutti i sacerdoti. In questa benedizione in cui il Signore cala, si posa, prende contatto col suo popolo, c’è tutto l’amore, tutta la potenza che Dio pone nella sua creatura. […] In questa benedizione Dio benedice l’uomo, gli mostra il proprio volto, gli concede la somma di tutti i suoi beni e ricchezze, di ogni benessere e armonia, lo shalom. L’uomo risponde benedicendo Dio per i suoi benefici, per la sua iniziativa di salvezza. Questo movimento dall’alto verso il basso e dal basso verso l’alto è la berakhah, la benedizione biblica.

Benedire è mettere in relazione, mettere in relazione Dio e l’uomo: l’uno guarda l’altro con gli occhi dell’amore. Mai come nell’incarnazione di Gesù Dio fa comunione con noi, ci benedice, ci protegge, fa brillare il suo volto su di noi. In Gesù, Dio ci è propizio, solleva verso di noi il suo volto e pone in noi shalom.

Questa importante benedizione torna nella nostra preghiera liturgica, ma torna anche in tutta la devozione cristiana nel corso dei secoli con san Francesco.

(Introduzione tratta dall’opera Shiloh, CD e libro, di Paolo Spoladore, Ed. Usiogope srl, Venezia, 2009)

Lyrics

Il Signore ti benedica e ti protegga
Il Signore faccia brillare il suo volto su di te
Ti sia propizio

Il Signore sollevi verso te
Il suo volto e ponga in te Pace
Il Signore sollevi verso te
Il suo volto e ponga in te Pace