Luca 1,46-55
Il cantico di Maria è tanto dolce e appassionato nel magnificare le opere e la fedeltà amante di Dio quanto inflessibilmente sferzante e impetuoso contro le opere d’ingiustizia degli uomini ingannati dal male.
Maria è la Regina al servizio del Principe della Pace, di Shiloh suo Figlio Gesù, Figlio di Dio. Al tempo stesso Maria è la Regina Madre degli uomini che combatte Satana, il principe delle tenebre, e ne schiaccia per sempre la testa.
Maria usa nel Magnificat forme verbali al tempo presente che non richiamano le formule tipiche dell’invitatorio nell’Antico Testamento, dove i verbi degli inni e dei canti di lode sono all’imperativo: cantate, lodate, benedite, esaltate. L’invitatorio qui viene trasformato in asserzioni affermative. Maria non sta esortando, Maria afferma al presente il suo desiderio e la sua intenzione di cantare e lodare la grandezza di Dio e il compimento fedele delle sue opere. Il cantico, nella forma, è dunque costruito come un’altissima preghiera dossologica, una preghiera cioè che non implora, non invoca, ma canta con asserzioni e affermazioni la gloria e la potenza di Dio. Nel contenuto contiene una sorgente viva di sapienza divina offerta con amore a piene mani al popolo di Dio di ogni tempo, una sorgente di sapienza che da sola può liberare gli uomini da ogni inganno satanico e difenderli da ogni sopruso, perché rivela il più grande imbroglio di Satana ai danni dell’umanità, la più terribile delle simulazioni. Maria ama il Signore Dio e lo esalta, magnificandone la luce della Verità e la potenza della sua Giustizia, a lui si inchina come serva della sua autorità e signoria. Questa è la via dell’Amore. Satana è riuscito nei secoli e nei millenni a creare nel cuore e nella mente della gente un tale ambiente di ignoranza e pigrizia da rendere possibile, e perversamente logico e accettabile per i popoli, credere e sottomettersi al contrario: chi raggiunge autorità e potere significa che è nella verità e nella giustizia. Questa è la via del terrore. Il giorno in cui alla mente dei popoli brillerà in modo semplice ed evidente che non è l’autorità ad avere la verità, ma è la verità che ha l’autorità, da quel giorno sarà impossibile per qualsiasi potere sottomettere i popoli, sfruttarli e massacrarli a proprio vantaggio. Maria canta la gloria di Dio, al tempo stesso rivela e ispira le genti e i popoli per condurli alla consapevolezza e farli crescere nel desiderio di non servire più il potere degli uomini come fosse verità, ma di inchinarsi amabilmente alla verità di Dio come unica autorità. Maria sa che ogni ginocchio oppresso dall’ignoranza, dalla consuetudine, dalla paura, da abitudini e convenzioni, che non si inchinerà, servo per amore, alla verità di Dio, sarà un ginocchio, saranno schiene e anime piegati e piagati, miseramente asserviti al gioco devastante dei potenti e del Nemico. Ogni volta che si canta e si recita il Magnificat il popolo canta e la chiesa tutta afferma che, non chi ha il potere ha la verità, ma chi ha la verità ha il potere, e la verità è di Dio.
Tre più uno sono i nomi di Dio con cui Maria, segno, immagine di tutta la chiesa, descrive la sua esperienza e il suo amore per l’Assoluto. Il primo è Kyrios, il Signore del mondo, è il Padre, il Creatore di tutto, Padre fedele, provvidente e amoroso. Il secondo è Soter, il Salvatore del mondo, il nome proprio di Gesù, la Salvezza incarnata, il Bel Pastore, il Crocifisso Risorto, la Via, Verità e Vita che ci rivela il volto del Padre. Il terzo è Dynatos, il Potente Imprevedibile, descrive la dynamis, la forza non afferrabile, onnipotente e fantasiosa del Vento divino che tutto pervade di vita. È il sempre inedito e imprevedibile Respiro di Dio, la Ruach che nessuno sa di dove viene e dove va, il Paraclito. Aghios, il Santo Santo Santo, è il nome trinitario che raccoglie in sé l’unica sostanza, l’unica essenza, l’unica natura, l’unica divinità, l’unica immensità, l’unica eternità di Dio e la sua assoluta e totalmente amante unità. Tre sono i nomi con cui Maria magnifica l’unico Dio nella trinità delle persone e tre sono i nomi con cui Maria schiaccia e sferza Satana, l’unico nemico, nella trinità delle sue manifestazioni contro la vita e l’uomo.
Tre i grandi mali che Maria ci rivela origine di ogni altro male: superbia contro Dio, potere corrotto contro i figli di Dio, ricchezza ingiusta contro le risorse della vita e della terra. Questi sono i tre grandi mali che attanagliano l’umanità quando le persone si lasciano individualmente e collettivamente irretire e convincere che il potere possiede la verità e non che la verità possiede il vero potere e l’autorità.
Come a una madre, l’umanità si rivolge a Maria con incessante frequenza per ogni necessità e bisogno, e Maria non lascia cadere nessuna richiesta e preghiera dei suoi figli, nemmeno la più piccola, umile e quotidiana. Ma guidata realmente dalla luce e dalla sapienza delle parole del cantico, l’umanità credente potrebbe essere ispirata per una preghiera a Maria ancora più ricca e potente, capace e vasta. Nel cantico, Maria si rivela come Serva del Signore ma al tempo stesso Signora e Regina contro il Male, contro tutto il male, ma poi specifica con inattesa precisione i tre grandi mali che possono incatenare e distruggere l’umanità: superbia contro Dio, poteri corrotti e ingiusta ricchezza. Ispirati dal cantico i credenti in Cristo potrebbero imparare a pregare Maria in modo ancora più potente ed efficace, per essere difesi e guidati lontano da questi tre grandi mali, che poi sono all’origine di tutti gli altri.
Il Magnificat è un invito a pregare e a chiedere grazia a Maria per essere liberati dall’origine stessa del male ancor più e ancor prima che per ogni necessità privata e guaio personale. Maria ci spinge a cambiare il modo di desiderare e di implorare per il bene, di pensare e concepire la salvezza per noi stessi e per tutti. Se l’uomo imparasse a chiedere con fede a Maria, per sé e per tutti, aiuto e guarigione dalla superbia contro Dio, liberazione dai poteri corrotti e dalle ingiuste ricchezze, l’umanità potrebbe conoscere tempi e vita meravigliosi.
Al tramonto del sole, ogni giorno al canto del Vespro, tutta la chiesa si unisce a Maria e in questo cantico magnifica Dio e la sua fedeltà.
Tutto il mio essere magnifica il Signore
e il mio spirito è pieno di gioia
in Dio mio Salvatore
perché ha fissato lo sguardo
sull’umiltà della sua serva
ecco infatti da ora tutte le generazioni
mi diranno beata
perché il Potente
ha compiuto in me cose grandi
e Santo è il suo Nome
la sua misericordia
per generazioni e generazioni
è per coloro che lo temono
ha fatto forza con il suo braccio
ha disperso i superbi nel piano del loro cuore
ha rovesciato i potenti dai troni
ha innalzato gli umili
ha riempito di beni gli affamati
ha mandato via i ricchi a mani vuote
sostiene Israele suo servo
ricordandosi della sua misericordia
come aveva parlato ai nostri padri
ad Abramo e alla sua discendenza
per sempre.
Nota per il lettore
Il brano Megalynei Magnificat è tratto dall’opera Shiloh, cd e libro, Paolo Spoladore, Ed. Usiogope, Venezia, 2009. All’interno del libro Shiloh, puoi approfondire parola per parola il testo del Magnificat attraverso uno studio approfondito dalle fonti originali greca e aramaica.