Isaia 8,7-8; Luca 2,10-11
Sono molti i testi del profeta Isaia che preannunciano la venuta del Messia, e ognuno di essi usa immagini e simboli diversi e particolari per raccontare la vastità e la meraviglia dell’evento. In questo testo la venuta di Gesù è descritta come una marea che tutto attraverserà, inonderà e coprirà. Una marea di amore e di vita che fino al collo arriverà, non per toglierci il respiro ma per ridonare a tutto e a tutti vita nuova.
Più avanti Isaia racconta che Gesù non verrà solo come acqua che tutto copre, ma giungerà a noi spiegando le sue immense ali che stenderà su tutta la larghezza della terra.
Solo qualche istante a immaginare e a meditare su questa scena, in cui Gesù verrà e con le sue ali coprirà di amore e perdono tutta la terra, toglie il fiato, ma moltiplica il canto e la benedizione.
Nell’ultima strofa le parole sono quelle dell’angelo che annuncia ai pastori la realizzazione della profezia nella persona di Gesù, nella città di David oggi è nato Yeshua, l’Immanuel.
Immanuel significa “Dio con noi” e indica in modo meraviglioso e unico la presenza presente di Dio. La presenza fedele e sicura di Dio che è prima e oltre ogni altra immaginabile presenza, una presenza che si differenzia da qualsiasi altra perché è sempre presente e sempre al tempo presente. Immanuel è il presente di Dio che viene ad abitare tra noi.