Lavacro - Gesù dice...

Lavacro

Gesù dice: Voi siete già puri, a causa della parola che vi ho annunciato. Il termine che qui Giovanni usa per dire che i discepoli sono puri è lo stesso usato da Matteo nelle Beatitudini quando Gesù dice: beati i puri di cuore. Che cosa intende Gesù con essere puri? Forse che ascoltare, conoscere, seguire la Parola di Gesù può rendere puri? Gesù mette la conoscenza della sua Parola come causa prima, come condizione essenziale della purezza dei suoi discepoli. Secondo il testo evangelico cosa significa essere puri? Essere puri, secondo il vangelo, significa non pensare male di Dio. Essere impuri, secondo il vangelo, è pensare male di Dio. Secondo il vangelo pensare male di Dio è sempre un atto cerebrale ingiusto, malvagio, perfido, violento, velenoso, crudele, iniquo, infame. Secondo il vangelo, quando l’uomo è in sfida con Dio, è in conflitto con Dio, pensa male di Dio, è impuro, e dunque non può portare frutto nella vita. Ma quand’è che l’uomo pensa male di Dio? L’uomo pensa male di Dio quando pensa male della vita, di se stesso, degli altri, della natura. Pensare male di Dio è il modo più efficace per rendere impura tutta la propria persona e infruttifera la propria vita. L’uomo può pensare male di Dio consapevolmente o inconsapevolmente, volontariamente o involontariamente. L’uomo può pensare male di Dio per paura, per ignoranza, per stupidità, per abitudine, per calcolo, per interesse. L’uomo può pensare male di Dio per scelta, per decisione personale, per imitazione, a causa dei condizionamenti, delle influenze, delle consuetudini, degli inganni. L’uomo può pensare male di Dio a causa dell’oppressione cui è sottoposto, per le ingiustizie che può subire e che vede accadere nel mondo, per il senso di solitudine che può provare, per i tradimenti subiti, per gli eventi dolorosi e tristi che possono avvenire nella vita. Qualsiasi sia il motivo per cui l’uomo pensa male di Dio, è in questo modo che l’uomo rende impura la sua persona, la sua vita, la sua energia e non può portare frutto in alcun modo. Qualsiasi sia il motivo per cui l’uomo pensa male di Dio, è in questo modo che l’uomo avvelena tutti i suoi pensieri e il suo sangue, avvelena i suoi dialoghi interiori e i suoi sogni, avvelena il rapporto con gli altri, con se stesso e il suo metabolismo, blocca la vera realizzazione della sua persona e il battito del proprio cuore. Qualsiasi sia il motivo per cui l’uomo pensa male di Dio, è in questo modo che l’uomo avvelena tutte le sue energie pneumopsicosomatiche, fino a rimanere senza forze e incapace di movimento vitale. Qualsiasi sia il motivo per cui l’uomo pensa male di Dio, è in questo modo che l’uomo genera la sua infelicità, la sua tristezza e il suo dolore. Secondo il testo biblico del Siracide, la causa stessa di tutte le malattie dell’uomo va ricercata a livello spirituale e psichico, proprio nel pensare male di Dio. Il testo dice: Chi rinnega il suo Creatore cade nelle mani del medico (38,15). 
Ascoltare, conoscere, seguire la Parola di Gesù è il modo più efficace per aiutare la propria intelligenza e il proprio cuore a non pensare mai male di Dio, a non costruire dialoghi interiori di giudizio e di accusa nei confronti di Dio, a non alimentare il proprio orientamento mentale con pensieri in opposizione a Dio, in confitto con Dio, in sfida con Dio. Gesù pone la conoscenza della sua Parola non solo come la condizione essenziale per non scivolare nell’abisso del pensare male di Dio, ma anche come il lavacro capace di purificare l’uomo da ogni impurità, cioè da ogni cattivo pensiero fatto contro Dio. Ascoltare, conoscere, seguire di giorno in giorno la Parola di Gesù è il modo più potente per purificare il dialogo interiore dai pensieri malvagi contro Dio, per sostituirli con dialoghi interiori di richiesta di vita e di luce, di amore e di gratitudine, e conoscere finalmente la gioia e la felicità. Ascoltare, conoscere, seguire di giorno in giorno la Parola di Gesù è il modo più potente perché l’uomo impari a sostituire i pensieri malvagi contro Dio in modo tale che il proprio dialogo interiore non scivoli più nello stagno putrido del pensare male di Dio e possa felicemente vivere una vita piena di frutti, nella gioia e nel benessere.

Vangelo di Giovanni 15,1-8

In quel tempo, Gesù disse ai suoi discepoli: 1 «Io sono la vite vera e il Padre mio è l’agricoltore. 2 Ogni tralcio che in me non porta frutto, lo taglia, e ogni tralcio che porta frutto, lo pota perché porti più frutto. 3 Voi siete già puri, a causa della parola che vi ho annunciato.
4
Rimanete in me e io in voi. Come il tralcio non può portare frutto da se stesso se non rimane nella vite, così neanche voi se non rimanete in me. 5 Io sono la vite, voi i tralci. Chi rimane in me, e io in lui, porta molto frutto, perché senza di me non potete far nulla. 6 Chi non rimane in me viene gettato via come il tralcio e secca; poi lo raccolgono, lo gettano nel fuoco e lo bruciano.
7
Se rimanete in me e le mie parole rimangono in voi, chiedete quello che volete e vi sarà fatto. 8 In questo è glorificato il Padre mio: che portiate molto frutto e diventiate miei discepoli».