Immersione - Come una creatura...

Immersione

Come una creatura dell’oceano, se decide di vivere fuori dall’oceano, decreta immediatamente la sua morte e la sua fine, così l’uomo, che nell’Eden ha scelto di mettersi in rivolta contro Dio, di vivere separato da Dio, ha decretato la sua morte e la sua fine. Dio Creatore ha di certo lasciato liberi i suoi figli, gli uomini, di andarsene a vivere senza di lui, ma ha predisposto immediatamente, per potenza di Spirito Santo, il suo piano di salvezza per l’umanità, piano di salvezza e guarigione che Gesù è venuto a farci conoscere con la sua incarnazione sulla terra. La venuta di Gesù è stata preparata da Giovanni, voce che grida nel deserto, che non a caso si presenta all’umanità come baptistès, Immergitore, colui che predispone l’uomo a reimmergersi in Dio per ritrovare salvezza, guarigione, felicità, benessere e pace.  
Giovanni Immergitore riceve direttamente da Yeshua l’ordine di reimmergere l’umanità in Dio attraverso la conversione dei pensieri, del dialogo interiore e della vita, attraverso il segno purificante dell’acqua. L’acqua diventa il segno della salvezza, della reimmersione dell’uomo in Dio. Ma è Giovanni Immergitore stesso che rivela all’umanità che Gesù, Yeshua, colui che Sana e Salva, ispirerà l’umanità a reimmergersi in Dio nella conversione dei pensieri, del dialogo interiore e della vita, non attraverso il segno dell’acqua, ma nella potenza dello Spirito Santo Paraclito. Da Gesù in poi, la reimmersione dell’uomo in Dio non avviene più nel segno dell’acqua, ma nella conversione del dialogo interiore per potenza del Santo Paraclito, nel nome del Padre, del Figlio e dello Spirito Santo.
L’Immergitore Giovanni ha mostrato la via dell’immersione in Dio a tutta l’umanità nella conversione dei propri pensieri nel sacro segno dell’acqua, Yeshua ha ispirato l’umanità a ritrovare salvezza, guarigione, felicità, benessere e pace, reimmergendosi in Dio, non in un segno ma nella persona e nella potenza divina del Paraclito Spirito.

Vangelo di Giovanni 1,29-34

In quel tempo, Giovanni, 29 vedendo Gesù venire verso di lui, disse: «Ecco l’agnello di Dio, colui che toglie il peccato del mondo! 30 Egli è colui del quale ho detto: “Dopo di me viene un uomo che è avanti a me, perché era prima di me”. 31 Io non lo conoscevo, ma sono venuto a battezzare nell’acqua, perché egli fosse manifestato a Israele».
32
Giovanni testimoniò dicendo: «Ho contemplato lo Spirito discendere come una colomba dal cielo e rimanere su di lui. 33 Io non lo conoscevo, ma proprio colui che mi ha inviato a battezzare nell’acqua mi disse: “Colui sul quale vedrai discendere e rimanere lo Spirito, è lui che battezza nello Spirito Santo”. 34 E io ho visto e ho testimoniato che questi è il Figlio di Dio».