Ha provato - L’uomo...

Ha provato

L’uomo ci ha provato. L’uomo ha provato a cercare ristoro per la propria stanchezza psico-fisica. Ha provato a cercare liberazione dalla propria oppressione intellettuale e spirituale. L’uomo ha cercato ovunque e in tutti i modi di trovare ristoro per la propria stanchezza psico-fisica, e liberazione dalla propria oppressione intellettuale e spirituale. L’uomo ci ha provato con le ideologie, le filosofie, le religioni, la magia, le leggi, il dovere, il piacere, l’attaccamento, il possesso, il denaro, il potere, il dominio, il controllo, ma niente. Ci ha provato sacrificandosi, rinunciando a se stesso, annullando il proprio divino sentire, rinunciando ai propri sogni, cancellando i propri desideri, cercando di spegnere la mente, o di usare la mente per costruire un ego sostitutivo, ma niente. Ci ha provato assumendo droghe, gettandosi sull’alcol, abbandonandosi a vizi, ma niente. Ci ha provato affidando la propria vita a re, imperatori, despoti, dittatori, tiranni, governi, istituzioni, poteri economici, poteri politici, scuola, arte, cultura, ma niente. Ci ha provato rendendosi dipendente da santoni, maghi, indovini, stregoni, fattucchieri, illusionisti, istrioni, ma niente. Ci ha provato sottomettendosi a mode, consuetudini, tradizioni, abitudini, usanze, morali, ma niente. Ci ha provato con ogni forma di devozione, ritualità, culto, celebrando rituali esoterici, sacrifici umani, riti satanici, cerimoniali diabolici, ma niente. L’uomo si è inventato di tutto per trovare ristoro per la propria stanchezza psico-fisica, e trovare liberazione dalla propria oppressione intellettuale e spirituale, ma nulla e nessuno, in questo meraviglioso pianeta terra, è stato in grado di dare ristoro all’uomo e di liberarlo dalla sua oppressione. Uomini di potere, uomini di religione, uomini di legge, uomini di scienza, uomini di medicina, uomini di governo, uomini delle armi, uomini di cultura, uomini delle ideologie, uomini dell’economia si propongono all’umanità come vero ristoro e reale liberazione per l’umanità ma, nella realtà, l’umanità è sempre più affaticata e sempre più oppressa.Gesù si propone all’umanità come il solo che ha reale desiderio e reali capacità di poter donare ristoro e offrire liberazione all’umanità, a tutta l’umanità, e afferma: Prendete il mio giogo sopra di voi e imparate da me, che sono mite e umile di cuore, e troverete ristoro per la vostra vita. Gesù indica se stesso come colui da cui l’umanità può realmente imparare mitezza e umiltà, che sono le chiavi, il segreto per trovare ristoro da ogni stanchezza psico-fisica e per ricevere liberazione da ogni oppressione intellettuale e spirituale. Gesù rende pubblicamente lode a Dio suo Padre, il Signore del cielo e della terra, perché questo segreto, il più importante della vita per vivere sereni, nel benessere, in pace, nell’armonia, nella bellezza e in gioiosa libertà, è stato nascosto ai sapienti e ai dotti, a coloro che si ritengono i sapienti e i dotti della terra, ed è stato rivelato ai piccoli, a coloro che secondo la mentalità del mondo sono ritenuti i piccoli, gli umili della terra.Gesù rivela che in realtà solo coloro che comprendono il grande segreto della vita, cioè solo coloro che si affidano a Gesù e alle procedure del vangelo, possono trovare ristoro dalla stanchezza psico-fisica e liberazione dall’oppressione intellettuale e spirituale, e solo loro sono i veri sapienti e i veri dotti della terra.

Vangelo di Matteo 11,25-30

25 In quel tempo Gesù disse: «Ti rendo lode, Padre, Signore del cielo e della terra, perché hai nascosto queste cose ai sapienti e ai dotti e le hai rivelate ai piccoli. 26 Sì, o Padre, perché così hai deciso nella tua benevolenza. 27 Tutto è stato dato a me dal Padre mio; nessuno conosce il Figlio se non il Padre, e nessuno conosce il Padre se non il Figlio e colui al quale il Figlio vorrà rivelarlo.
28 Venite a me, voi tutti che siete stanchi e oppressi, e io vi darò ristoro. 29 Prendete il mio giogo sopra di voi e imparate da me, che sono mite e umile di cuore, e troverete ristoro per la vostra vita. 30 Il mio giogo infatti è dolce e il mio peso leggero».