Gerarchia - I miracoli vengono...

Gerarchia

I miracoli vengono comunemente considerati come una manifestazione del sovrannaturale, eventi, fenomeni, fatti sensibili, straordinari durante i quali le leggi della natura si piegano, obbediscono a forze superiori, divine. Il termine miracolo deriva dal latino miràri, che ha il significato di essere profondamente meravigliato, stupito per qualcosa che supera l’ordine della natura. Secondo il testo evangelico cos’è un miracolo? Come accade e perché Gesù lo compie? Il testo dice, comandò alla febbre. Gesù comanda alla febbre come si comanda alla propria mano, a un sottoposto, a un dipendente, a un subordinato, e in questo comando, in quest’ordine non c’è segno di fatica, traccia di conflitto, dimostrazione di forza, margine di opposizione. Gesù mostra che tutto vive secondo una gerarchia energetica e l’energia della sua voce è gerarchicamente più elevata dell’energia della febbre. Alla febbre non resta altra possibilità che obbedire.
Che cosa comanda Gesù alla febbre? Dice il testo: la febbre la lasciò, e dal risultato si intuisce che Gesù ordina alla febbre di andarsene da quella persona. La febbre riceve un ordine e immediatamente lo esegue. La febbre è trattata da Gesù come un essere vivente, come un’entità a sé stante, capace di intendere e volere, dunque in grado di ricevere un ordine e di eseguirlo. In questo modo Gesù tratta ogni realtà della natura, sia essa il vento, il pane, le gambe, gli occhi, gli organi del corpo, a cui parla e ordina per operare quelli che l’uomo definisce miracoli. Anche nei testi biblici, soprattutto nei salmi, si parla delle stelle, dei mari, delle montagne, delle galassie, del sole, degli alberi e degli animali come di entità energiche viventi che vivono in perfetta armonia e bellezza, perché, come esseri capaci di intendere e capire, sono in grado di ascoltare la Parola di Dio e di obbedire esattamente ai suoi ordini, secondo una gerarchia energetica perfettamente stabilita. Gesù afferma e rivela in Matteo 17,20: se avete fede quanto un granello di senape, potrete dire a questo monte: “Passa da qui a là”, e passerà; e niente vi sarà impossibile, e così in Luca 17,6: se aveste fede quanto un granello di senape, potreste dire a questo sicomoro: “Sràdicati e trapiàntati nel mare”, e vi ubbidirebbe. Questo significa che l’uomo, nell’ordine gerarchico delle energie create, è su un gradino tale che, se fosse nell’amore e nella luce di Dio, potrebbe dare ordini a qualsiasi energia della natura, e questa non potrebbe che obbedire. Quando questa generazione si evolverà e si eserciterà più nell’amore che nel possesso, più nel dono che nel profitto, più nella gratuità che nel prestigio, allora potrà capire cosa Gesù intendeva quando ci ha rivelato: niente vi sarà impossibile. Gesù rivela qualcosa di assolutamente stupendo, anche se non ancora concepito dalla nostra psiche, rivela qualcosa di completamente nuovo e meravigliosamente funzionante, perché è secondo le leggi stesse di cui Gesù è il Signore. Gesù afferma che se avessimo un po’ di fede vera, se fossimo in uno stato di amore ed energia elevati, potremmo dare ordini a qualsiasi realtà naturale ed energetica, e questa non potrebbe far altro che obbedire. Gesù ci rivela che se ci elevassimo un po’ dall’ignoranza delle nostre credenze e convinzioni umane e ci affidassimo a lui e alla sua sapienza, potremmo usare con successo la legge delle gerarchie energetiche per vivere una vita meravigliosa, sana e nella felicità.
Gesù che ordina alla febbre di andarsene compie dunque un miracolo, una cosa straordinaria? In verità, secondo la legge delle gerarchie energetiche e spirituali da lui conosciute, Gesù non piega le leggi della natura, ma le usa come noi ancora non possiamo immaginare, esegue una precisa procedura di riarmonizzazione, una procedura che lui amerebbe tanto imparassimo, per vivere sani, felici, in pace e in armonia con tutti e con tutto. Certo che Gesù può usare queste leggi in modo perfetto e assoluto, perché sono le sue leggi, lui le ha create, ma desidera con tutto se stesso che impariamo a usarle anche noi, per il vero bene di tutto l’uomo e di tutti gli uomini. Infatti questa è la prima capacità, la prima potenza che dona ai suoi discepoli, a coloro che manda per far conoscere all’umanità le procedure evangeliche. Li manda capaci, per potenza di Spirito Paraclito, di usare le gerarchie energetiche per guarire ogni malattia, per cacciare i demoni e perfino per risorgere i morti. Ogni volta che Gesù compie un miracolo, non lo fa per dimostrare quanto lui è potente, ma per rivelarci come, insieme a lui, tutto potrebbe funzionare, se ci elevassimo a uno stadio di consapevolezza superiore, secondo la legge dominante delle gerarchie energetiche e spirituali che Dio ha creato.
È più nobile, regale, intelligente, rispettoso di Dio e del suo amore considerare che i miracoli di Gesù sono momenti in cui Gesù supera, piega, sfonda le leggi naturali a vantaggio dell’uomo, o è più nobile, regale, intelligente, rispettoso di Dio e del suo amore considerare che i miracoli sono i momenti in cui Gesù rivela all’uomo come ogni energia del creato, sotto qualsiasi forma si presenti, rispetta le leggi delle gerarchie energetiche? Il miracolo è un momento di disordine, in cui Dio piega le leggi della natura per superare un problema, oppure è un momento di ordine supremo, l’azione che tutto riarmonizza, secondo le leggi dominanti che Dio ha predisposto per l’armonia di tutte le cose? Il miracolo è ovviamente un momento di ordine, di riarmonizzazione, di riassetto secondo le leggi di come tutto dovrebbe funzionare, se vivessimo nell’amore e nella luce di Dio. La febbre non obbedisce solo a Gesù solo per andare via, la febbre è stata obbediente anche con la suocera di Pietro, è giunta obbediente quando lei l’ha chiamata presso di sé. La suocera di Pietro non sarebbe in preda alla febbre, se la febbre non avesse ricevuto in qualche modo l’ordine da parte della donna stessa di depredarla della sua salute. Gesù, per guarire quella donna, usa lo stesso meccanismo usato dalla donna per ammalarsi, usa un ordine, un comando dato con forza e potenza, senza discussioni, secondo la gerarchia energetica. La donna, per ammalarsi, ha dato a se stessa un comando di disordine, di non amore, e la febbre non ha potuto che obbedire. Gesù per guarire la donna dà un ordine in senso inverso, un ordine di armonia, di amore, di riequilibrio e la febbre non può che obbedire. Alla mente di questa generazione, involuta e cieca, crea stupore e meraviglia assistere alla guarigione della suocera di Pietro, vedere come la febbre viene vinta e come la donna torna in salute. A questa generazione, involuta e cieca, non crea affatto stupore, meraviglia e riconoscenza, scoprire come anche la suocera di Pietro, pur senza saperlo, ha usato la legge delle gerarchie energetiche per cadere nella febbre. Ha usato la legge secondo la quale a ogni ordine impartito dal dialogo interiore dell’uomo corrisponde una totale obbedienza di tutte le energie di cui egli è fatto e composto. Secondo la legge delle gerarchie energetiche, l’uomo non può vivere disarmonia, se nel suo intimo dialogo interiore non ordina disarmonia, e può vivere armonia, se nel suo intimo dialogo interiore ordina armonia. Il vero miracolo di Gesù è rivelarci che possiamo dare ordini alla nostra vita di disordine e di rancore, di sete di vendetta e di possesso, nella paura e nella rabbia, nella delusione e nella condanna di sé e degli altri e la nostra vita e la nostra persona, in tutte le energie di cui è composta, ci obbedirà, ci seguirà senza obiettare. Il vero miracolo di Gesù è rivelarci che possiamo dare ordini alla nostra vita di armonia e di perdono, di comprensione e di accettazione grata della realtà, nella fiducia in Dio e nella gratitudine piena, nella pace e nell’amore di sé e degli altri, e la nostra vita e la nostra persona, in tutte le energie di cui è composta, ci obbedirà, ci seguirà senza obiettare. Questo è meraviglioso. Comprendere questo è il miracolo.

Vangelo di Luca 4,38-44

In quel tempo,Gesù, 38 uscito dalla sinagòga, entrò nella casa di Simone. La suocera di Simone era in preda a una grande febbre e lo pregarono per lei. 39 Si chinò su di lei, comandò alla febbre e la febbre la lasciò. E subito si alzò in piedi e li serviva.
40
Al calar del sole, tutti quelli che avevano infermi affetti da varie malattie li condussero a lui. Ed egli, imponendo su ciascuno le mani, li guariva. 41 Da molti uscivano anche demòni, gridando: «Tu sei il Figlio di Dio!» Ma egli li minacciava e non li lasciava parlare, perché sapevano che era lui il Cristo.
42
Sul far del giorno uscì e si recò in un luogo deserto. Ma le folle lo cercavano, lo raggiunsero e tentarono di trattenerlo perché non se ne andasse via. 43 Egli però disse loro: «È necessario che io annunci la buona notizia del regno di Dio anche alle altre città; per questo sono stato mandato». 44 E andava predicando nelle sinagòghe della Giudea.