Da dove nasce la grande fede del centurione? Prima di tutto nasce dal suo cuore amante, un cuore che, pur essendo ingabbiato in un’armatura da militare, è un cuore capace di provare affetto sincero, amicizia e riconoscenza anche verso un servo. La grande fede del centurione ha origine anche dalla sua umiltà e onestà intellettuale. Umiltà intellettuale che produce due effetti nella capacità di riconoscere la realtà. Il centurione riconosce in Gesù, il Signore di tutte le cose, l’autorità suprema cui tutta la vita, tutte le cose create, malattia e morte comprese, obbediscono all’istante, senza obiettare. Il centurione, riconoscendo la luce della realtà divina di Gesù, è in grado di riconoscere anche se stesso, la propria vita, la qualità delle proprie scelte, il cammino spirituale che ancora deve compiere, si rende conto che la propria vita non cammina nella luce di Colui al quale ora si sta rivolgendo implorante e di quanto perdono deve chiedere all’Amore, e non si sente degno che quell’uomo, il Signore, possa anche solo entrare nella sua casa. La grande fede del centurione è frutto anche di una profonda, straordinaria sapienza, una conoscenza innata e del tutto spirituale che gli permette di sapere, di essere certo, senza alcun dubbio, che la Parola di quel giovane uomo di trent’anni funziona esattamente come funziona la Parola di Dio, anzi lui stesso è la Parola che ha creato la legge dominante delle gerarchie energetiche e spirituali (vedi riflessione dell'1 settembre 2021, Gerarchia). Per il centurione non c’è alcun dubbio: la Parola di Gesù è Parola che appartiene alla gerarchia energetica suprema, e dunque è Parola che esegue all’istante quello che dice, è Parola cui tutto obbedisce. Il centurione, in modo consapevole o no, vive uno stadio di conoscenza superiore e intuisce qualcosa che le persone che lo circondano non possono neppure immaginare. Il centurione parla, ragiona, si muove, si rapporta con Gesù come se sapesse perfettamente che la potenza del campo energetico, la risonanza della frequenza rivitalizzante del suono delle parole di Gesù appartengono alla gerarchia energetica superiore e suprema e sono così potenti da poter attraversare agevolmente il tempo, lo spazio, ogni distanza e cultura, convinzione e pregiudizio, appartenenza sociale e religiosa, da portare salute, vita, armonia ovunque e a chiunque.
Quando il cuore diventa intelligente e l’intelligenza diventa amante come il cuore e l’intelligenza del centurione, allora è possibile a un uomo vivere la potenza di una grande fede, di una fede grande, quella che stupisce perfino Gesù e lo spinge a dire: Io vi dico che neanche in Israele ho trovato una fede così grande!