Domenica 5 marzo 2023

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Symphonein Celebriamo la Pasqua 2023

L’esperienza intima o comunitaria della preghiera e della lode a Dio è un’esperienza del cuore e dello spirito. Ogni ripresa audio-video, e la relativa trasmissione pubblica o privata, ne tradisce profondamente il valore, ne snatura il senso, ne annulla l’efficacia. Durante Symphonein, nel sito di People in Praise non avrà luogo alcun evento online, né alcuna trasmissione in streaming.
Qualsiasi altra esperienza analoga, organizzata da chiunque e riferita a People in Praise, o che comunque utilizza il materiale di People in Praise, dovrà attenersi a quanto sopra.

 

Domenica 5 marzo 2023, ore 17:00
2a di Quaresima – Anno A

Indicazioni sul metodo
Scegliamo un ambiente raccolto.

Se possibile, esponiamo un’immagine della Sindone da illuminare con tre candele, sulla quale raccogliere morbidamente lo sguardo.
Facciamo precedere alla preghiera alcuni istanti di silenzio e di raccoglimento.
Può essere molto utile sincronizzarsi sul proprio respiro.
Viviamo le diverse parti della preghiera con calma e tranquillità, senza ansia né fretta.
La fretta è nemica della preghiera e dell’unione con Dio.
 


Traccia per la preghiera

Guida:    Nel nome del Padre, del Figlio e dello Spirito Santo.
Tutti:      Amen.
Guida:    Benediciamo Dio, origine e fonte di ogni bene.
Tutti:      Amen.

Ripetiamo la seguente invocazione molto lentamente, quasi sottovoce, per qualche minuto, per poi concluderla con tre Gloria al Padre.

Tutti:    Spirito Santo Paraclito, Consolatore e Difensore,
            guida e ispira la nostra preghiera. Amen.

            Gloria al Padre e al Figlio e allo Spirito Santo
            com’era nel principio, e ora e sempre nei secoli dei secoli.
            Amen. (tre volte)

Donaci o Signore il tuo amore

Salmo 32,4-5.18-20.22

Donaci, o Signore, il tuo amore: in te crediamo.

4 Retta è la parola del Signore
e fedele ogni sua opera.
5 Egli ama la giustizia e il diritto;
dell’amore del Signore è piena la terra.

18 Ecco, l’occhio del Signore è su chi lo teme,
su chi confida nel suo amore,
19 per liberarlo dalla morte
e nutrirlo in tempo di fame.

20 L’anima nostra attende il Signore:
egli è nostro aiuto e nostro scudo.
22 Su di noi sia il tuo amore, Signore,
come in te noi confidiamo.

Testo tradotto dall’ebraico

 

Momento di silenzio.
Segue la lettura del vangelo da parte di un lettore; la lettura sia eseguita tranquillamente, senza fretta, facendo risuonare sia le parole che il senso del testo.

Vangelo di Matteo 17,1-9

In quel tempo, 1 Gesù prese con sé Pietro, Giacomo e Giovanni suo fratello e li condusse in disparte, su un alto monte. 2 E fu trasfigurato davanti a loro: il suo volto brillò come il sole e le sue vesti divennero candide come la luce. 3 Ed ecco, apparvero loro Mosè ed Elia, che conversavano con lui.
4 Prendendo la parola, Pietro disse a Gesù: «Signore, è bello per noi essere qui! Se vuoi, farò qui tre capanne, una per te, una per Mosè e una per Elìa». 5 Egli stava ancora parlando, quando una nube luminosa li coprì con la sua ombra. Ed ecco una voce dalla nube che diceva: «Questi è il Figlio mio, l’amato: in lui ho posto il mio compiacimento. Ascoltatelo».
6 All’udire ciò, i discepoli caddero con la faccia a terra e furono presi da grande timore. 7 Ma Gesù si avvicinò, li toccò e disse: «Alzatevi e non temete». 8 Alzando gli occhi non videro nessuno, se non Gesù solo.
9 Mentre scendevano dal monte, Gesù ordinò loro: «Non parlate a nessuno di questa visione, prima che il Figlio dell’uomo non sia risorto dai morti».

Parola del Signore.
Lode a te, o Cristo.

 

Segue la lettura della riflessione da parte di un lettore.

Visione

È probabile che tua mamma avesse una visione di te, un’idea di te, un’immagine di te ancora prima di concepirti. È invece assolutamente sicuro che tua mamma si è fatta un’immagine, un’idea, una visione di te, carica di aspettative, appena sei venuto alla luce. È molto improbabile che tuo padre avesse una visione di te, un’idea di te, un’immagine di te prima di sapere che tua mamma fosse incinta di te, ma è certo che anche tuo padre si è creato un’immagine, un’idea, una visione di te, carica di aspettative, appena sei venuto alla luce.
Si sono fatti una visione di te, un’idea di te i tuoi fratelli e sorelle, i nonni, e tutti gli altri parenti e familiari. Poi si sono fatti un’idea di te gli insegnanti dell’asilo, delle elementari, delle medie, delle superiori, dell’università. Gli insegnanti si sono costruiti l’idea di te attraverso esami, verifiche, prove, saggi, e hanno espresso l’idea, la visione che avevano di te con un voto, un giudizio. Anche gli amici, i compagni di gioco sono vissuti con un’idea e un’immagine che si erano fatti di te.
Fidanzati e fidanzate, mariti e mogli, tutti hanno una visione, un’idea, un’immagine di te. L’allenatore dello sport che hai praticato aveva una visione di te. Il maestro di musica, il capufficio o il superiore al lavoro, il vicino di casa, l’autista del bus che ti portava al lavoro, il fornaio che ti vendeva la merendina al mattino prima di andare a scuola, tutti si sono fatti un’idea, una visione di te. Tu stesso ti costruisci idee e visioni sugli altri continuamente.
La religione in cui credi ha una visione di te. Tutte le religioni hanno una visione di te, e sono tutte visioni diverse. Imperi, regni, re e imperatori, tutti hanno un’idea di te, una visione di te, idee e visioni tutte diverse. Filosofi, poeti, romanzieri, sceneggiatori, scultori, letterati, scienziati, medici si sono fatti un’idea dell’uomo, dell’umanità, hanno una visione propria della vita, di se stessi e degli altri. Ideologi, politici, statisti, governanti, costituzioni, partiti, tutti hanno un’idea di te, una visione di te, idee e visioni tutte diverse.
Anche tu, attraverso l’ego, ti sei fatto e costruito una visione, un’immagine, un’idea di te, della vita e degli altri.
Dalla visione che ho di una realtà o di una persona derivano le aspettative e le azioni che riguardano quella realtà o quella persona. Le aspettative e le azioni derivano sempre ed esclusivamente dalla visione che ho di una data realtà. Se un governo, un impero, una religione ha la visione secondo cui una particolare razza umana è schiava per natura, per essenza, ne conseguiranno delle aspettative e delle azioni nei confronti di quella razza. Se nella mia visione l’essere umano che ho a fianco è uno schiavo, mi aspetto che mi serva, mi obbedisca, si sottometta a me e mi faccia da schiavo come una cosa naturale, legale, giusta, e doverosa.
Se nella mia visione l’essere umano che ho a fianco è un figlio di Dio, il mio agire nei suoi confronti sarà di mettermi a suo servizio con amore, rispetto, onore.
Se la visione che ho di me è che devo vincere sugli altri, mi comporterò con la vita, con me e con gli altri in un certo modo. Se la visione che ho di me è che devo essere utile agli altri, mi comporterò con la vita, con me e con gli altri in un altro modo.
Se la visione che ho di me è che sono sulla terra per ricevere il più possibile, mi comporterò con la vita, con me e con gli altri in un modo. Se la visione che ho di me è che sono sulla terra per donare il più possibile, mi comporterò con la vita, con me e con gli altri in un altro modo.   
Se la visione che ho di me è che sono figlio di mio padre e madre terreni, mi comporterò con la vita, con me e con gli altri in un modo. Se la visione che ho di me è che sono figlio di Dio, l’Onnipotente Creatore, mi comporterò con la vita, con me e con gli altri in un altro modo.
Se la visione che ho di me è che io sono servo, dipendente, assoggettato a uno stato, a un governo, mi comporterò con la vita, con me e con gli altri in un modo. Se la visione che ho di me è che sono figlio di Dio, l’Onnipotente Creatore, mi comporterò con la vita, con me e con gli altri in un altro modo.
Se la visione che ho di me è che io appartengo alla casta dei poveri e dei deboli, mi comporterò con la vita, con me e con gli altri in un modo. Se la visione che ho di me è che non appartengo a nessuna casta perché le caste sono solo invenzioni degli uomini, ma sono e mi sento un figlio libero della vita e di Dio, mi comporterò con la vita, con me e con gli altri in un altro modo.
Tutto nella vita dipende dalla visione che noi abbiamo di noi stessi.      
Dove abbiamo acquisito questa visione di noi? Chi ce l’ha inseminata dentro? Inoltre la visione che abbiamo di noi è quella reale o è quella indotta da famiglia, leggi, imperi, governi, religioni, filosofie e chiacchiere umane? È reale la visione che abbiamo di noi? È reale o è una menzogna indotta dalle narrazioni altrui?
Chi ci può offrire la vera visione di noi stessi?
Gesù sul monte Tabor fu trasfigurato davanti ai suoi amici: il suo volto brillò come il sole e le sue vesti divennero candide come la luce.
Gesù mostra ai suoi amici un barlume di chi è realmente, mostra la visione di se stesso, almeno quella che occhi umani possono reggere e sostenere. In questa visione Gesù mostra anche la visione che Dio ha di tutti i suoi figli, che sono figli della luce, della vita, dell’amore e della gioia.
Gesù non mostra questa visione ai suoi amici unicamente perché loro possano avere una visione più realistica, vera e certa di lui, ma soprattutto perché in questa visione celeste i suoi amici possano avere una visione più realistica, vera e certa di loro stessi agli occhi di Dio: amatissimi, splendenti e immortali figli di Dio.
L’uomo che ha certa la visione di sé come figlio di Dio, si comporta con la vita, con se stesso e con gli altri in un certo modo, in quel modo certo che Gesù ispira nel suo vangelo.
La tua vita dipende esclusivamente dalla visione che hai di te.

 

Padre nostro che sei nei cieli
Santificato è il tuo nome
Il tuo regno viene
La tua volontà si compie
Come in cielo così in terra
La tua volontà si compie
Come in cielo così in terra
La tua volontà si compie
Tu ci doni il pane di ogni giorno
Tu rimetti a noi i nostri debiti
Nell’istante in cui noi li rimettiamo
Ai nostri debitori
Tu non ci induci in tentazione
Ma nella tentazione ci strappi
Dal maligno
Perché tuo il regno la potenza
E la gloria ora e per sempre
Perché tuo il regno la potenza
E la gloria ora e per sempre

Avun d(e)vashmayyo
Nethqaddash sh(e)mokh
Tithe malkuthokh
Nehwe tsevyonokh
Aykan no d(e)vashmayyo
Of bar‘o nehwe tsevyonokh
Aykanno d(e)vashmayyo
Of bar‘o nehwe tsevyonokh
Hav lan lachmo d(e)sunqonan yawmono
Washvuq lan chaubayn
Aykanno dof chnan shvaqn
L(e)chayyovayn
W(e)lo ta‘lan l(e)nesyuno
Ello patson ello patson
Men bisho
Mettul d(e)dhilokhi
Malkutho w(e)chaylo w(e)theshbuchto
Mettul d(e)dhilokhi
Malkutho w(e)chaylo w(e)theshbuchto
L(e)‘olam ‘Olmin Amin

Chaire

Onore a te Maria onore a te
Piena di Grazia
Onore a te Maria onore a te
Il Signore è con te
Benedetta sei tu tra le donne
Benedetto è il frutto
Del tuo grembo Gesù

Chaire Maria Chaire Maria

Santa Maria Santa Maria
Madre del Signore
Prega per noi prega per noi
Noi figli tuoi
Ora e nell’ora del nostro ritorno
Del nostro ritorno
Alla casa del Padre

Chaire Maria Chaire Maria

 

Guida:    Per intercessione di Maria nostra Madre e dei Santi Arcangeli, ci benedice, ci accompagna, in noi dimora Dio Onnipotente, Padre, Figlio e Spirito Santo.
Tutti:      Amen.

 

Il Signore ti benedica e ti protegga
Il Signore faccia brillare il suo volto su di te
Ti sia propizio

Il Signore sollevi verso te
Il suo volto e ponga in te Pace
Il Signore sollevi verso te
Il suo volto e ponga in te Pace

 

Note:

  1. i brani Avun, Chaire, Peace sono contenuti in Shiloh (libro + cd), Paolo Spoladore, Usiogope, Venezia, 2009;
  2. la riflessione “Visione” è stata scritta da Paolo Spoladore per People in Praise - Symphonein Celebriamo la Pasqua 2023.