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Il desiderio divino desidera che un figlio degli uomini predisponga i tempi e le persone all’incontro, alla venuta del Figlio di Dio sulla terra. Per questo compito ha designato Giovanni, che dovrà nascere da Elisabetta e Zaccaria.
La realtà dice che Elisabetta è sterile, il desiderio divino dice: dettagli, si va avanti. La realtà dice: Zaccaria ed Elisabetta sono avanti negli anni ed è terminata per loro l’opzione per figliare, il desiderio divino dice: dettagli, si va avanti.
Zaccaria è un sacerdote, Giovanni suo figlio sarà il più grande e l’ultimo dei profeti dell’antica alleanza. Nella storia la realtà dice che la linea sacerdotale non è mai andata d’accordo con la linea profetica, anzi tra loro c’è sempre stata guerra e opposizione, il desiderio divino dice: dettagli, si va avanti. Nemmeno sul nome da imporre a questo bambino ci si trova d’accordo, la realtà, le tradizioni, le leggi dicono che Zaccaria deve essere il suo nome, il desiderio divino dice: dettagli, il suo nome è Giovanni, si va avanti.
La realtà dice che i potenti della terra potrebbero non apprezzare il gesto d’amore del Padre di offrire una nuova vita, una nuova evoluzione a tutti i livelli attraverso l’incarnazione, la presenza, la Parola di Gesù, suo Figlio, il desiderio divino dice: dettagli, si va avanti. La realtà dice che la proposta di Gesù di costruire sulla terra il regno dell’amore e del vero benessere, che liberi i popoli dall’ignoranza, dalla paura e dalla sottomissione, subirà sempre opposizione, persecuzione e violenza da parte dei poteri forti dei predatori terreni, il desiderio divino dice: dettagli, si va avanti.
La realtà dice che i popoli faranno fatica ad accogliere Gesù e la sua proposta di liberazione che parte da dentro, dal cuore e non dalle politiche e dagli eserciti, molti anzi lo rifiuteranno e lo vorranno eliminare, il desiderio divino dice: dettagli, si va avanti.
La realtà dice che l’uomo preferisce le catene della schiavitù e il buio dell’inganno e della bugia alla potenza della libertà e alla luce della verità, il desiderio divino dice: dettagli, si va avanti. La realtà dice che Giovanni – dall’ebraico Yohanàn, Dio è misericordia – vivrà nel deserto lontano da uomini e poteri, ambizioni e compromessi, intrighi politici e convenienze partitiche, sarà imprigionato e decapitato dai governatori, misconosciuto dalla gerarchia sacerdotale: dettagli, si va avanti. La realtà dice che il Figlio Gesù sarà torturato e ucciso in croce, che i potenti faranno in modo, lungo tutta la storia, di coprire con il fango del ridicolo il suo vangelo e di spegnere nell’ignoranza e nella paura l’intelligenza dei popoli, il desiderio divino dice: dettagli, si va avanti.
La realtà dice che l’uomo è costituzionalmente debole, non vuole essere liberato, non crede in nulla se non al proprio tornaconto e vantaggio. L’uomo ha un solo dio, il denaro, una sola religione, l’ambizione, una sola intelligenza, il possesso, una sola opzione per affrontare e risolvere i problemi, la violenza, il desiderio divino dice: dettagli, si va avanti.
Il nostro bene, la nostra salute totale e la nostra salvezza completa, questo è il cuore del desiderio e della volontà divini, e questo si realizzerà nella misteriosa gradualità regolata dalla potenza dell’amore divino e nella potenza della libertà umana.
Non temere dice l’angelo a Zaccaria la prima volta che lo incontra. Non temere dice il vangelo all’umanità, non temete dice Gesù a tutti coloro che incontra, e lo ripete innumerevoli volte durante la sua vita terrena. Non temere dice il desiderio divino, dice il cuore di Dio a tutta l’umanità, non temere, i miei desideri di bene totale per te e per tutte le cose si realizzeranno in pienezza e bellezza come io ho pensato e voluto da sempre. Non temere dice il cuore di Dio al cuore dell’uomo, non temere.
Molti saranno gli impedimenti, gli ostacoli, i nemici, molti e diversi i rallentamenti al regno di Dio, ma Dio ci ripete non temere, perché il regno dell’Amore si compie e si compirà. Tutto il resto è un dettaglio, un semplice dettaglio. Si va avanti.

Vangelo di Luca 1,57-66.80

57 Per Elisabetta si compì il tempo del parto e diede alla luce un figlio. 58 I vicini e i parenti udirono che il Signore aveva manifestato in lei la sua grande misericordia, e si rallegravano con lei.
59
Otto giorni dopo vennero per circoncidere il bambino e volevano chiamarlo con il nome di suo padre, Zaccaria. 60 Ma sua madre intervenne: «No, si chiamerà Giovanni». 61 Le dissero: «Non c’è nessuno della tua parentela che si chiami con questo nome».
62
Allora domandavano con cenni a suo padre come voleva che si chiamasse. 63 Egli chiese una tavoletta e scrisse: «Giovanni è il suo nome». Tutti furono meravigliati. 64 All’istante gli si aprì la bocca e gli si sciolse la lingua, e parlava benedicendo Dio.
65
Tutti i loro vicini furono presi da timore, e per tutta la regione montuosa della Giudea si discorreva di tutte queste cose. 66 Tutti coloro che le udivano, le custodivano in cuor loro, dicendo: «Che sarà mai questo bambino?» E davvero la mano del Signore era con lui.
80
Il bambino cresceva e si fortificava nello spirito. Visse in regioni deserte fino al giorno della sua manifestazione a Israele.