Uniti - Cosa...

Uniti

Cosa può fare un dito tagliato via dalla mano? Cosa può fare una mano staccata dal braccio? Cosa può fare un braccio separato dal corpo? Dito, mano e braccio nulla possono fare se non sentirsi perdutamente separati e inutilizzabili; e una sola cosa possono chiedere e implorare: essere in qualche modo riattaccati al corpo per ritrovare unità e funzionalità.
Parte dell’umanità crede di poter vivere separata dal suo Signore e ha abbandonato il Signore; un’altra parte dell’umanità, a causa di molte ferite e delusioni, si sente invece abbandonata dal Signore e dunque da lui separata. Una e l’altra parte non si sono ancora rese conto, nemmeno lontanamente, che nulla l’uomo può fare e vivere volontariamente separato dal suo Dio, dal suo Creatore, dal suo Signore, e che nulla l’uomo può fare e vivere se da Dio si sente abbandonato e separato. L’unità di un sistema non è un obiettivo finale ma la sostanza fondante della sua integralità, la condizione prima del funzionamento stesso di un sistema.
Per chi vuole essere separato, Dio è motivo di violenza, ridicolo e dileggio, per chi si sente separato, Dio è motivo di bestemmia o preghiera affannosa e disperata. L’umanità che si sente separata da Dio crede che Dio sia sempre e solo l’ultima spiaggia, la compensazione doverosa ai suoi limiti, la copertura indispensabile alle proprie lacune. In questa visione la preghiera sarà obbligatoriamente circoscritta alla sola insanabile necessità di vedere assicurati i propri bisogni essenziali per superare i propri limiti e i problemi costituzionali. Dio non è questo. Dio, il Signore, è il nostro amorevole tutto, è la nostra infinita e suprema Unità e noi, scollegati da lui, non possiamo trattenere dentro di noi lo spirito vitale, nemmeno per un istante.
Uniti in lui, collegati a lui, dentro a lui, possiamo tutto e ogni cosa. Finché ci sentiamo da lui separati e separati da lui vogliamo esistere, non può funzionare nulla della vita e della storia, non ci può essere salute né armonia, e la nostra preghiera non potrà in alcun modo essere potente e meravigliosa come Gesù ci ha insegnato che può essere.

Vangelo di Giovanni 14,6-14

In quel tempo,6 disse Gesù a Tommaso: «Io sono la via, la verità e la vita. Nessuno viene al Padre se non per mezzo di me. 7 Se avete conosciuto me, conoscerete anche il Padre mio: fin da ora lo conoscete e lo avete veduto».
8 Gli disse Filippo: «Signore, mostraci il Padre e ci basta». 9 Gli rispose Gesù: «Da tanto tempo sono con voi e tu non mi hai conosciuto, Filippo? Chi ha visto me, ha visto il Padre. Come puoi tu dire: “Mostraci il Padre”? 10 Non credi che io sono nel Padre e il Padre è in me? Le parole che io vi dico, non le dico da me stesso; ma il Padre, che rimane in me, compie le sue opere. 11 Credete a me: io sono nel Padre e il Padre è in me. Se non altro, credetelo per le opere stesse.
12 In verità, in verità io vi dico: chi crede in me, anch’egli compirà le opere che io compio e ne compirà di più grandi di queste, perché io vado al Padre. 13 E qualunque cosa chiederete nel mio nome, la farò, perché il Padre sia glorificato nel Figlio. 14 Se mi chiederete qualche cosa nel mio nome, io la farò».