Ora sciogli - Il vecchio Simeone...

Ora sciogli

Il vecchio Simeone, dopo aver incontrato nel tempio di Gerusalemme Gesù, presentato secondo la Legge di Mosè al Signore, chiede il permesso di congedarsi da questa terra. Ora ha visto con i suoi occhi la Salvezza, la Luce, l’Incarnazione di ogni profezia e rivelazione, di ogni grazia e verità. Ora Mosè ha trovato il suo completamento e ogni profezia il suo compimento, l’attesa della storia è terminata.
Prima del riposo notturno, dopo una giornata di vita, la chiesa canta questo luminoso canto di fede e in queste parole ci invita a riconsegnare la nostra esistenza a Colui al quale essa appartiene, a Dio. Ogni giorno è un servizio a servizio della vita, ogni giorno è pieno di avvenimenti lieti e meno lieti, ma prima del sonno e del riposo è meraviglioso riconsegnare tutto a Dio, deporre nelle sue mani l’opera delle nostre mani, tutti i piani del nostro cuore, i desideri della nostra anima e chiedere di essere sciolti con un grazie da ogni cosa.
È bello chiudere gli occhi prima di dormire, sapendo che tutto quello che abbiamo vissuto nella giornata è stato comunque un incontro con la Salvezza, anche ciò che non abbiamo capito o apprezzato. È bello chiudere gli occhi ogni sera nella consapevolezza che tutto quello che ci ha dato la giornata è stato comunque e sempre una rivelazione della luce, una possibilità di crescere e di incamminarci verso la felicità e la pace. È bello addormentarsi per il riposo come se il sonno fosse parte del grande viaggio di ritorno, in totale abbandono, lasciando il nostro respiro e tutta la nostra essenza nelle mani del Signore Dio, sapendo che chi ha visto lui e in lui crede non conoscerà la morte che dissolve la vita nel nulla impersonale e senza senso, ma torna a casa, la grande casa di Dio.

Vangelo di Luca 2,22-35

22 Quando furono compiuti i giorni della loro purificazione rituale, secondo la legge di Mosè, Maria e Giuseppe portarono il bambino Gesù a Gerusalemme per presentarlo al Signore - 23 come è scritto nella legge del Signore: «Ogni maschio primogenito sarà sacro al Signore» - 24 e per offrire in sacrificio una coppia di tortore o due giovani colombi, come prescrive la legge del Signore. 25 Ora a Gerusalemme c’era un uomo di nome Simeone, uomo giusto e pio, che aspettava la consolazione d’Israele, e lo Spirito Santo era su di lui. 26 Lo Spirito Santo gli aveva preannunciato che non avrebbe visto la morte senza prima aver veduto il Cristo del Signore. 27 Mosso dallo Spirito, si recò al tempio e, mentre i genitori vi portavano il bambino Gesù per fare ciò che la Legge prescriveva a suo riguardo, 28 anch’egli lo accolse tra le braccia e benedisse Dio, dicendo: 29 «Ora puoi lasciare, o Signore, che il tuo servo vada in pace, secondo la tua parola, 30 perché i miei occhi hanno visto la tua salvezza, 31 preparata da te davanti a tutti i popoli: 32 luce per rivelarti alle genti e gloria del tuo popolo, Israele».
33 Il padre e la madre di Gesù si stupivano delle cose che si dicevano di lui. 34 Simeone li benedisse e a Maria, sua madre, disse: «Ecco, egli è qui per la caduta e la risurrezione di molti in Israele e come segno di contraddizione 35 – e anche a te una spada trafiggerà l’anima –, affinché siano svelati i pensieri di molti cuori».