Il tormento - Gesù è il...

Il tormento

Gesù è il tormento dei demoni, perché? Perché Gesù riesce a ispirare senza spargere sangue e, se deve spargere sangue per mano dei violenti, lascia che sia il suo sangue a essere sparso. Gesù è compassionevole con tutti, invita all’umiltà ma non umilia mai l’uomo per la sua debolezza. Gesù è il tormento dei demoni perché lui non si rivolge ai dirigenti e ai potenti del popolo, sia politici che religiosi, non rivela la sua sapienza ai dotti e ai sapienti della terra ma ai piccoli e agli umili. Gesù è il tormento dei demoni perché non usa la paura e il terrore, l’inganno e l’ignoranza per farsi ascoltare ma l’entusiasmo, la tenerezza, la sapienza e l’intelligenza della sua Parola. Gesù è il tormento dei demoni perché Gesù li scaccia dall’uomo e dalla storia dell’umanità e i demoni si sentono ancora più soli e disperatamente devastati senza la vicinanza dell’uomo.
Il demonio vive per essere scelto dall’uomo e non può vivere senza avere la preferenza dell’uomo, in questo è il suo tormento bruciante. I demoni sanno che se riescono ad avere la scelta dell’uomo è sempre una scelta senza amore e, se riescono ad avere la preferenza dell’uomo, è solo e sempre per interesse e per calcolo, non per affetto. I demoni non possono amare né essere amati, questa è la loro condanna e il loro inferno: possono solamente possedere e dominare. I demoni sia angelici che umani non hanno altro scopo nella loro esistenza che spingere gli uomini a raggiungere i loro obiettivi senza mai scegliere e usare l’amore, ma scegliendo e usando il dominio, la prepotenza, l’avidità e la violenza che generano la paura. Satana sa che non può essere amato, allora non gli resta che essere temuto, sa che non può essere accolto per entusiasmo e allora non gli resta che l’imposizione e la costrizione. Sa che non può essere cercato per la bellezza e allora non gli resta che persuadere con il terrore. Satana tenta gli uomini a vivere allo stesso modo, così che gli uomini preferiscano essere temuti che amati, cercati per il potere che per la capacità di amare, per la bellezza esteriore, il prestigio piuttosto che per la bellezza del loro spirito e la sapienza della loro intelligenza protesa al bene. In questa tentazione di Satana è nascosto un inganno gigantesco. Satana ci spinge a vivere come lui, a usare come lui il non amore, la non vita, ma tra noi e lui c’è una differenza abissale. Satana si è messo contro Dio e ha rinunciato all’amore e vive senza amore perché non può più usarlo in nessuna delle sue infinite manifestazioni, mentre l’uomo non è assolutamente costretto a vivere senza amore, l’uomo in qualsiasi momento può decidere per la via dell’amore e della bellezza, della tenerezza e della compassione. Il grande inganno di Satana è convincere l’uomo che anche lui deve vivere senza amore, perché anche l’uomo come Satana non ha altra via. Questa è la più pericolosa bugia della storia. Anche l’uomo ha rifiutato Dio, si è messo in rivolta con l’Amore di Dio come Satana, ma la decisione umana si è posta a un livello dimensionale e di consapevolezza completamente diverso da quella di Satana. Satana non può usare l’amore, l’uomo invece, se riconosce umilmente il suo errore, in Gesù può tornare a Dio quando vuole. Ecco perché Gesù è il tormento dei demoni, perché in Gesù, per Gesù, con Gesù l’umanità può riscegliere la via dell’amore e della vita per sempre.

Vangelo di Marco 5,1-20

In quel tempo, Gesù e i suoi discepoli 1 giunsero all’altra riva del mare, nel paese dei Gerasèni. 2 Sceso dalla barca, subito dai sepolcri gli venne incontro un uomo posseduto da uno spirito impuro. 3 Costui aveva la sua dimora fra le tombe e nessuno riusciva a tenerlo legato, neanche con catene, 4 perché più volte era stato legato con ceppi e catene, ma aveva spezzato le catene e spaccato i ceppi, e nessuno riusciva più a domarlo. 5 Continuamente, notte e giorno, fra le tombe e sui monti, gridava e si percuoteva con pietre.
6 Visto Gesù da lontano, accorse, gli si gettò ai piedi 7 e, urlando a gran voce, disse: «Che vuoi da me, Gesù, Figlio del Dio altissimo? Ti scongiuro, in nome di Dio, non tormentarmi!» 8 Gli diceva infatti: «Esci, spirito impuro, da quest’uomo!» 9 E gli domandò: «Qual è il tuo nome?» «Il mio nome è Legione - gli rispose - perché siamo in molti». 10 E lo scongiurava con insistenza perché non li cacciasse fuori dal paese. 11 C’era là, sul monte, una numerosa mandria di porci al pascolo. 12 E lo scongiurarono: «Mandaci da quei porci, perché entriamo in essi». 13 Glielo permise. E gli spiriti impuri, dopo essere usciti, entrarono nei porci e la mandria si precipitò giù dalla rupe nel mare; erano circa duemila e affogarono nel mare.
14 I loro mandriani allora fuggirono, portarono la notizia nella città e nelle campagne e la gente venne a vedere che cosa fosse accaduto. 15 Giunsero da Gesù, videro l’indemoniato seduto, vestito e sano di mente, lui che era stato posseduto dalla Legione, ed ebbero paura. 16 Quelli che avevano visto, spiegarono loro che cosa era accaduto all’indemoniato e il fatto dei porci. 17 Ed essi si misero a pregarlo di andarsene dal loro territorio.
18 Mentre risaliva nella barca, colui che era stato indemoniato lo supplicava di poter restare con lui. 19 Non glielo permise, ma gli disse: «Va’ nella tua casa, dai tuoi, annuncia loro ciò che il Signore ti ha fatto e la misericordia che ha avuto per te». 20 Egli se ne andò e si mise a proclamare per la Decàpoli quello che Gesù aveva fatto per lui e tutti erano meravigliati.